L'apparenza Inganna//Smut//Jeon Jungkook

capitolo 45

Era sera ormai. Tutto il pomeriggio lo passai con Minso in riva al mare , la portai in una delle rive più belle del paese , la corteggiai più del solito... solo perchè finalmente potei dirle tutto quello che provavo , quella volta sul serio , senza mezzi termini , come feci la prima volta. Per lei , mi disse , fu la frequentazione più assurda che avesse mai pensato di fare , perchè mi confessò che all'inizio era un po' un gioco per lei , si sentiva attratta fisicamente da me e mentalmente, ma mano mano che le cose andavano avanti ed io mi facevo più pericoloso e cocciuto agli occhi di Seokjin , capì che forse nulla di quello che era accaduto , in realtà era un gioco. Niente di Quello che successe era stato programmato , infatti noi andavamo avanti come ci sentivamo di fare , anche senza una logica vera e propria. Niente di quello che avevamo fatto era stato sensato davvero per gli altri , ma per noi si. Contava solo quello che interessava a noi e gli altri erano solo ombre che passavano accanto a noi , perchè le loro voci e loro corpi scomparivano quando io e Minso ci guardavamo negli occhi.

Mi capitò moltissime volte di sentirmi dire che non avevo cuore solo perchè sono un uomo , un ragazzo , ma questo non è vero. Nessuno aveva mai colto il mio vero carattere , nessuno aveva veramente capito io come ragionassi e questo non poteva fare altro che incrementare la mia voglia di divertimento e poca serietà. Quando incontrai Minso capii che lei è la ragazza che mi sento di lasciare nel mio cuore e esso si ritrova pieno , stracolmo di persone che amo e questa voglia repentina di fare cose nuove mi porta ancora adesso a non far annoiare nessuno , a differenza di qualche anno fa. Quindi , alla fine dei conti , le dissi schiettamente che avrei voluto dire a tutti che lei era la mia ragazza ed ovviamente , lei , non fece altro che imbarazzarsi e non rispondere perché tanto l'aveva già fatto con la propria espressione.
Le diedi un bacio dolcissimo , con la brezza estiva tra i capelli , i colori del tramonto riflessi nel mare e nei nostri occhi , la dolcezza di tutte le parole mai dette erano nelle nostre labbra che si davano quello smielato nuovo inizio , un bacio che mostrò invidia anche alle stelle che faticavano ad uscire nel cielo perchè le nuvolette rosee ne coprivano la luminosità , che ben presto sarebbero state visibili... Ma in tutt'altri panni.

La luce dei colori del tramonto che lentamente e allo stesso tempo velocemente cambiavano sfumature , per far arrivare la notte , illuminavano il Camper. Il tempo che passavamo insieme sembrava andare a rallentatore , solo per un semplice motivo: Il nostro tempo sembrava fermarsi ogni volta che realizzavamo di aver finalmente compiuto l'obbiettivo che volevamo raggiungere.
Nella realtà dei fatti in circa venti minuti era già abbastanza scuro , poichè quando successe quell'avvenimento ormai stava quasi finendo il tempo di luce. Eravamo abbastanza vicini alla , cosiddetta, casa portatile percui gli altri , avevo l'impressione , per qualche minuto , ci guardarono.
Ci avevano particolarmente tenuto a darmi quel consiglio , volevano farmi ragionare per far in modo che arrivassi ad un dunque... e funzionò. Rimanemmo seduti sulla spiaggia fino alle nove di sera. Sicuramente molti interrogativi vi sareste posti , del tipo:

"e la cena? non l'avete fatta?";

"gli altri hanno mangiato da soli?"

eccetera , eccetera...
beh , posso rispondere ad ognuna di queste domande senza alcun problema. Praticamente molti hanno dormito tutto il pomeriggio , chi dalle tre alle sei , chi dalle cinque alle sette , chi alle due fino alle sei... Praticamente non se n'è accorto quasi nessuno che noi non c'eravamo e se si , non si è lamentato nessuno per ovvi motivi , quindi non so nemmeno come si sono arrangiati per cena , ma so in compenso che avevo premeditato ogni singolo dettaglio di quella serata con Minso , compreso che avremmo mangiato un bel panino al prosciutto che avevo fatto io a casa , prima del viaggio. Mangiammo cose semplici , non ci servì andare in ristoranti di lusso , il nostro era poterci ancora stringere dopo tutto quello che avevamo passato.
Credete che tutto questo smielato racconto continui? oh no , se lo pensate potrei anche ridervi in faccia.
Non era completa senza il gioco che Elèna aveva copiosamente proposto...
Dopo le nove di sera , tornammo a "casa" e lì , tutti , ci accolsero felici di vederci , come se non ci avessero visti da giorni. Minso allora , mi guardò e mi chiese se fosse il caso di dire qualcosa come se volesse chiedermi se fosse possibile dire a tutti che effettivamente ormai stavamo insieme, inizialmente tutta quella preparazione per dirlo non mi entusiasmò , ma poco dopo , Elèna...