Il signor Younseok era convintissimo che io avrei potuto farcela e mi disse poi che la mia esperienza , nonostante non fosse così tanta , era sufficiente per rendere quello che dovevo fare un ottimo pretesto per andare avanti.
In tutto quello non capivo assolutamente perché lui
mi stesse dando così tanta forza a continuare , sembrava quasi che mi stesse incoraggiando per qualche scopo particolare o solamente perché ero il suo preferito.
La cosa mi faceva piacere , ma continuavo a non capirne il significato.
Mi spiegò molte delle cose che avrei dovuto fare , come avrei dovuto comportarmi e lì mi venne un'idea.
Era una cosa abbastanza azzardata , ma ero molto curioso di sapere se l'avrebbe fatto.
Volevo essere presente al set fotografico di Seokjin per vedere come lavorava. Infondo la bozza l'avrei scritta io , era di mio diritto vedere parte del mio lavoro completarsi, se gli stilisti avessero apprezzato ed accettato il modo in cui l'avrei fatto...lui avrebbe praticamente dovuto eseguire qualcosa che io personalmente avrei pensato.
Quindi , quale cosa migliore per iniziare a sapere la vita di qualcuno?
Lo chiesi.«va bene Younseok-Nim. Io avrei il bisogno di sapere come procederebbero i miei miglioramenti , quindi...
Altrettanto bisognosamente , le chiedo di poter assistere agli scatti.»Glielo chiesi con voce gentile , quasi dolce.
Sicuramente , se avessi utilizzato un tipo di tono che esprimeva sicurezza ma educazione , avrebbe accettato. Tutto sta nel come ci si pone.«...mi pare proprio una specie di scambio di proposte , Io le chiedo di creare una bozza per il set...e lei mi propone di partecipare agli scatti...ho capito bene?»
«uhm...non è proprio una proposta capo, è una necessità.»
Rimase a pensarci per qualche minuto girando la matita che possedeva sulla sua scrivania guardandola. Ero ansioso di sapere.
A quel punto , alzò il capo , mi guardò in viso e rispose serio che non ci trovava nulla di sbagliato nel farlo , visto che volevo migliorare.
Era una scusa bella e buona ma dopotutto , anche se provavo fastidio appena lo vedevo e volevo allontanarmici , ripensavo al fatto che volevo conferme...oltre al fatto che lui stesso sembrasse volermi mandare qualche segnale con sguardi strani e cose che non normalmente si fa tra colleghi , seppur di settori differenti.
Con un sorriso soddisfatto gli porsi la mano per l'accordo.
Avevamo quasi finito il nostro discorso , mi diede del "tu" chiamandomi "ragazzo" come alcune volte faceva. Mi aveva detto che avrebbe accettato felicemente.
Mi stava dando ancora una volta confidenza , era il mio capo dopotutto , perché mai avrebbe dovuto farlo?
Non lo sapevo...fin dall'inizio l'aveva fatto , sembrava che con me il vero modo di fare di tutti i capi non esistesse , o meglio , si permetteva di osare molto più.
Avevo sempre pensato che visto che ero il migliore lui fosse così fiero da comportarsi in modo inusuale per un principale.
La verità era un'altra , però...
Ad un certo punto , allontanando la sua mano dalla mia , mi guardò negli occhi e tolse il sorriso.
Iniziò ad essere parecchio inquietante.
Perché lo stava facendo? Prese nuovamente la matita e cominciò a farla girare tra le dita,
Dopodiché si girò , si alzò e Posò nervosamente la matita sulla scrivania.
Avevo molta paura di quello che stava per succedere...sembrava stressato. Si diresse verso la macchinetta del caffè che possedeva in ufficio e se ne fece uno. Girò il capo verso di me e mi chiese se ne volessi , ma io non accettai per rispetto. La voce del capo cambiò. Da un dolce tono , ad uno serio e distaccato , potente.
Non sapevo dove volesse arrivare , voleva forse dirmi qualcosa di suo interesse? Sembrava quasi volermi offrire un lavoro sporco da fare , assomigliava ad un boss della mafia...ma a quanto pare mi sbagliai profondamente. Fece qualche passo , fino a trovarsi
di spalle a me , con il bicchierino di caffè.
Era affacciato alle vetrate maestose dell'ufficio , ornate di tende bianche , a guardare il panorama.
Erano passati circa cinque minuti senza che nessuno dei due parlasse , ma immancabilmente lo fece lui sorseggiando , rendendo la voce roca e bassa.
Mi fece una domanda abbastanza strana.
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L'apparenza Inganna//Smut//Jeon Jungkook
FanfictionTrama: Tra dolore , coerenza completamente nulla in momenti di rabbia , passione bollente , amore e amicizia la vita di Jungkook e di chi gli stava attorno fu in grado di modificarsi in un solo anno , scoprendo segreti sotterrati in una montagna d...