capitolo 36

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ATTENZIONE⚠️


Questo capitolo contiene una grande quantità di dialoghi lunghi , anche se staccati da narrazione.
Sono consapevole che potrà sembrare noioso , ma fate attenzione a questo capitolo in particolare perché contiene delle informazioni importantissime da non dimenticare.

Buona lettura ♥️

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Annunciarono chi vinse l'elezione , ma io e Taehyung avevamo nella mente le parole del mio capo.
Gli avevo mandato tutta la registrazione... E lui non potè credere a ciò che aveva sentito.
A lui poco poteva importare delle elezioni , alla fine dei conti era a casa mia a riposare per via di quel pugno , anche lui , mi disse , inizialmente si era opposto di stare fermo.
Gli era stato concesso di tornare a lavoro il giorno dopo perchè tutto sarebbe passato , anche se magari avrebbe avuto un po' il naso e l'occhio destro nero.
Ciò che non potevo credere era che non ero solo io...ma anche lui , ad avere un rapporto affettivo con il nostro capo.
Fino a quel momento , come disse , aveva cercato di allontanarci... Ma non ci era riuscito , ed aveva ceduto.
Ero sicuro ormai che quel legame , io personalmente, l'avrei dovuto stringere.
Dovevo sapere , dovevo assolutamente farmi raccontare tutto , ma non avevo mai abbastanza tempo... seppur di coraggio ne avessi da vendere.
Non mi sarebbe importato nulla quel giorno , però.
La sera stessa mi sarei recato a casa dei miei genitori con Taehyung e avremmo finalmente fatto chiarezza su tutta la questione.
Avevo il diritto di saperlo...E anche Taehyung.
Era d'accordo con me , avrebbe assolutamente fatto in modo di capire i motivo di tutto ciò.

Ci trovavamo vicinissimi alla verità , così vicini che avremmo potuto toccarla con mano.
Ero come un figlio per lui... Ma quelle poche parole non mi bastarono , dovevo sapere di più.
La conferenza durò pochissimo , accompagnata da bottiglie di birra e vino per festeggiare.
Il capo se ne era andato prima della festa , dicendo che purtroppo era occupato con altre faccende ma che avrebbe lasciato il nuovo segretario divertirsi con gli altri , poiché non aveva bisogno di lui.
Ma io , beh...festeggiai per poco.
Eravamo tutti a parlare insieme , io ero in un gruppo di colleghi molto ampio...
Ma non riuscivo a divertirmi dopo tutte quelle parole.
Ero in pensiero , continuai ad immaginarmi tutto quello che sarebbe accaduto la sera stessa a casa dei miei genitori...
E improvvisamente mi venne un'idea parecchio azzardata.

"Perché aspettare a stasera , quando posso saperlo adesso?"

Mi ero deciso.
mi allontanai dal gruppo di soppiatto , e uscii fuori con passo veloce.
Ormai ero a metà strada , mi stavo recando nuovamente all'ufficio del capo...
Camminai velocemente , così tanto che non mi interessò nemmeno di usare l'ascensore , salii le scale.
Ero consapevole che tutto non mi era dovuto , ma lo ero anche del fatto che ciò che era riservato a me o a Taehyung , doveva esserlo.

Prima di arrivare presi il cellulare e feci partire la registrazione audio un'altra volta.
Ero sicurissimo che ciò che avrei sentito , sarebbe stato così importante da non doverlo più dimenticare... Ma non solo.
L'avrei fatta sentire sia ai miei genitori che a Taehyung.
Arrivai con il fiatone davanti al suo ufficio e non so come...

Ma prima che bussassi , aprì la porta e mi sorrise.

«Jungkook-ssi ... sapevo saresti tornato.
Ero consapevole che delle semplici sviolinate non ti sarebbero mai bastate... Entra pure.»

L'apparenza Inganna//Smut//Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora