In quella casa gigantesca , i mobili erano rimasti tutti gli stessi , ma decisamente messi a nuovo.
Era tutta pulita , senza alcun segno di invecchiamento...wow. Era tenuta perfettamente.
Le uniche aggiunte tecnologiche alla casa , che però non avevano molto a che fare con l'epoca , erano una TV gigantesca e il wifi.
Erano passati circa trenta minuti da quando eravamo arrivati e ci eravamo perfettamente ambientati , tanto da iniziare a guardare le camere come erano strutturate....
La cucina larghissima e spaziosa , il salone era così grande da poterci mettere due grandi e lunghe tavolate per Natale , bagni enormi e spaziosi , soprattutto nuovi , visto che fu ristrutturata e messa a nuovo , aveva inoltre due piani.
Ma non è finita qui! C'era un giardino che sembrava così grande da poterlo percorrere in moto...
Alberi grandissimi , alti e super fitti... Che nascondevano un'altra ala del , praticamente , maniero.
Si , io... Io sapevo di essere ricco , ma non fino a questo punto.
Davvero.
Le camere da letto erano gigantesche , enormi!
Avevano tutte un letto matrimoniale , altre a due letti ed altre ancora con quelli a castello , dei comodini e tanto altro.
Era... una casa fantastica , anche se da sistemare.
Solo che...c'era qualcosa di strano.
Non brutto... estremamente familiare , che però inizialmente non riuscivo a comprendere a pieno.
Solo che poi realizzai le parole di mia madre e lì cominciai a spulciare meglio.
Era così immensa che non seppi bene da dove iniziare , quindi la prima camera da letto che trovai ci entrai.
C'era un grandissimo corridoio vuoto , con porte lungo esso e delle scale infondo...
Quella era lì , alla nostra sinistra.
Entrai nella prima e iniziai a guardare negli armadi , non trovai altro che scatole su scatole ed apparentemente ognuna di quelle era vuota.
Ma ...Avevo solo guardato male.
Mi parve di vedere qualcosa incastonato nel cartone di una scatola un po' nascosta , così guardai meglio e vidi effettivamente che C'era un foglietto scritto a mano.
Mi sembrava uno scontrino visto da lontano , ma quando cercai di liberarlo dal cartone e lo portai agli occhi cercando di leggerlo , notai che era un bigliettino d'auguri che probabilmente era stato fatto su un foglietto di carta e attaccato al pacchetto , che però non c'era.Conoscevo la calligrafia... Era così familiare che sembrava di riconoscerla , però credevo di sbagliarmi.
Nemmeno finii la prima riga che capii all'istante che era quella di mio nonno.
Era morto poco prima che io facessi undici anni.
E con questo , intendo solo un'ora prima.
Mi distrusse la sua morte , ma ero piccolo...e con tutto quello che avevo da fare mi passò in fretta , ma mai abbastanza da dimenticarlo.
Diceva:Buon compleanno , caro nipote. Oggi fai 11 anni...
Sei diventato grande ormai , ma per me e la nonna rimani sempre il nostro piccolino.
Ti abbiamo fatto un piccolo regalo , sappiamo che hai tanti giocattoli , quindi abbiamo pensato a qualcosa che potesse servirti di più quando sarai più grande. Tienilo conservato per quando avrai il tuo primo lavoro. Ricordati sempre di noi , quando lo userai.
Non mi resta molto...da dire. Vorremmo che passassi un buon compleanno Jungkookie , sii un ottimo studente!
Un saluto da me e la nonna , ti vogliamo bene.- il nonno e la nonna
mi venne da piangere quando lessi il bigliettino...ma io , quell'oggetto da usare nel primo lavoro , non l'avevo mai nè visto né ricevuto.
I miei genitori non me lo diedero...lo nascosero lì... Anche se ancora non sapevo dove.
Decisero di fare una cosa di questo tipo perché il dolore sarebbe stato troppo grande per me e non lo avrei accettato. Stavo molto male , i miei genitori non vollero aggravare le cose.
Comunque , allora...iniziai a cercare il famoso regalo nascosto.
Tenni tra le mani il bigliettino , riposizionai la scatola dov'era e me ne andai , lasciando alle mie spalle la camera , per poi passare affianco alla grande sala e salire le scale.
guardai in tutte le stanze... Le guardai una per una , ma non trovai assolutamente niente , se non robaccia buttata come spazzatura negli angoli più remoti.
Ancora mi chiedevo perché quella casa , se era stata messa in ordine , presentasse così tanti oggetti inutili.
Comunque sia...camminai per il corridoio finché non trovai un ripostiglio molto grande , tutto apparentemente vuoto , con una grande luce che filtrava dalla vetrata e illuminava uno spiraglio di pavimento...dove portava ad un regalo.
Forse era un segno? O solo...un grandissimo caso?
Credo più la seconda opzione.
Quel pacchetto era piuttosto messo male , ma era ancora incartato.
La carta era consumata dal tempo trascorso , era di colore rosso acceso con dei disegni particolari al di sopra. Il pacchetto intero era fissato con dello spago che all'estremità creava un fiocchetto...
Lo guardai. Lo fissai....ma non c'era nient'altro da vedere. Era solo un pacchetto.
Avevo capito che era quello all'istante...ma mi stavo anche chiedendo perché non si trovasse nella scatola insieme al bigliettino e , invece di essere nascosto lì dentro, era stato messo in una stanza aperta , vuota e in bella vista.
Forse i miei genitori avevano predetto che io ci sarei arrivato da solo...?
per me era un mistero.
Mi avvicinai , mi abbassai , presi tra le mani il mio regalo e lo guardai con fierezza e dolore , tornando alla posizione di prima:
In piedi.
Ero contento che mio nonno avesse pensato a qualcosa di veramente utile per me. Era forse la cosa più bella che avesse mai potuto fare.
Allungai le mani e tolsi il fiocco di spago ,
Cercai di aprirlo , ma niente da fare... così iniziai a strappare tutto ciò che c'era , come se fosse stato davvero il mio compleanno.
E bene...lo aprii.
Iniziai a tremare , i miei occhi iniziarono a lacrimare e il mio petto a far male...e a rendersi pesante.
Il mio respiro divenne difficile , affannoso.
Mi feci cadere sulle ginocchia , sedendomi sul pavimento.
Ciò che mi trovai di fronte era un vero e proprio dono fatto con il cuore , più che con la mente.
Era un completo bellissimo elegante.
Mi conosceva...
Sapeva perfettamente che seppur , a quell'epoca , fossi solo un bambino , la mia più grande voglia e desiderio era quello di lavorare un giorno in giacca e cravatta.
Avevo moltissime aspirazioni , in realtà... Ma per un periodo veramente lungo , fino a quando non andai effettivamente a lavorare , quello fu uno dei miei più importanti obbiettivi.
Un'azienda che mi avesse fatto sentire un ottimo lavoratore , seppur senza mai ricevere complimenti , mi avrebbe sul serio affascinato.
Iniziai a sgorgare lacrime dagli occhi con tutta l'anima , il pianto veniva addirittura dal mio petto.
Non volevo che Minso mi sentisse , ma immancabilmente era già lì.
Era davanti alla porta , lì indisturbata a cercare di capire ciò che era successo...
Questo non mi fermò , poiché Iniziai a guardarne ogni dettaglio.
Era stupendo...
Ero così triste che scoppiai in un pianto senza fine , mi sentivo vuoto , sconfitto...lo volevo vicino a me , ma non c'era. Non poteva tornare.
Lo portai al mio petto e lo strinsi , lo feci così forte che quasi si scaldò con il mio calore.
Forse Minso aveva paura che io non volessi nessuno in quel momento , così , quando io la guardai negli occhi distrutto , lei venne dolcemente da me , si abbassò a sua volta e mi abbracciò.
Non credo sapesse ciò che stava succedendo , ma lei aveva capito come fossi fatto...
Volevo essere consolato solo se lo chiedevo.
Minso non mi chiese nulla , aspettò che fossi io a dirle ciò che mi era successo.
Però...guardò giù. Vide il completo di colore viola scuro , comprendente di maglione leggero nero con colletto alto e pantaloni dello stesso colore della giacca tra le mie braccia e tra le dita il bigliettino...
Così semplicemente le lasciai leggere ciò che c'era scritto.
Glielo passai con mano tremante e lei , a mente , lesse.
Appena lo fece , Mi guardò in modo mai visto prima...i suoi occhi erano diventati piccoli e pieni di tristezza.
Mise il bigliettino nella sua tasca del cappotto e mi abbracciò un'altra volta , chiedendomi nient'altro.
Però io non la smettevo nemmeno un secondo di piangere , così poggiò la sua fronte sulla mia e iniziò a darmi carezze sul viso per farmi smettere.
Mi disse frasi dolcissime per farmi sorridere e mi asciugò tutte le lacrime avevo sul viso.
Presto le avrei detto tutto...Non mi andava di farmelo chiedere.
Il fatto è che...era stata capace di capire da sola cosa fosse successo. Era così empatica che era stata capace di ricostruire l'avvenimento senza che glielo dicessi.
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L'apparenza Inganna//Smut//Jeon Jungkook
FanfictionTrama: Tra dolore , coerenza completamente nulla in momenti di rabbia , passione bollente , amore e amicizia la vita di Jungkook e di chi gli stava attorno fu in grado di modificarsi in un solo anno , scoprendo segreti sotterrati in una montagna d...