capitolo 6

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La mattina dopo feci fatica a svegliarmi , dato che ero tornato a casa molto tardi , avendo passato la serata e il pomeriggio con Minso.
Ero orgoglioso di cosa stavo facendo , dei miei obbiettivi a lavoro , di dove ero arrivato a sviluppare il mio più grande Hobby... insieme a Minso.
Lei cominciava a far parte delle mie giornate e dei miei pensieri...sempre di più , fin quando non sono arrivato a desiderarla ed essere molto geloso , protettivo , pronto a scontrarmi con chiunque per lei. 
Mi ero preparato come al solito  e come sempre andai a lavoro.
C'era uno strano clima in ufficio , quasi di sfida da parte di alcuni colleghi. 
Non capendo mi sedetti al mio posto tranquillamente.
Avevo gli occhi addosso e così mi girai. Dissi:

«si può sapere perché mi guardate così male? Ho fatto qualcosa?»

Taehyung , che aveva il posto affianco al mio ,  guardò stranito gli altri nella stanza e poi guardò me.
Dopo poco sentimmo una risposta.

«oh Jungkook.. sei l'ultimo ad arrivare e pensi di essere il migliore del settore.. quasi quanto quelli che stanno qui da anni. Staremo a vedere se sarai il migliore ancora per molto...»

Taehyung ,  a sentire quelle parole ,  si arrabbiò molto. Cercò di dire qualcosa per difendermi  ma io lo fermai prendendolo per il braccio , facendolo girare dalla mia parte e  guardandolo negli occhi scuotendo la testa leggermente , facendogli un leggero sorriso.
Mi rigirai facendo finta di non dare peso a ciò che avevo sentito..ma avevo già capito da quelle poche parole che dal quel momento avrei dovuto far vedere davvero il mio potere.
Se avessi risposto male come Taehyung stava per fare , come avremmo voluto entrambi , la nostra reputazione sarebbe calata di molto e non volevo.
Senza altre parole , rimasi in silenzio  ma dentro stavo già pensando a cosa fare.
Troppo sbrigativo?
Se bisognava farmi valere , allora , a quel punto l'avrei fatto senza risultare io l'artefice dell'inizio del conflitto..cosa oltretutto vera.
Qualunque altra persona avrebbe iniziato ad avere paura di quella situazione , ma io ringraziai dentro di me la persona che aveva cominciato tutto ,  per far vedere veramente chi valeva.. e quella persona ero proprio io. Il capo stesso mi aveva detto che ero il migliore e che se avessi continuato sarei diventato molto presto un direttore degli uffici , quindi un caposettore.
Stavo aspettando solamente quel momento , quello che mi avrebbe fatto pensare:

"Ora si comincia nella mia scalata ai punti più alti."

Era esattamente quello che io aspettavo.
Senza indugi ,  Cominciai.
Letteralmente.
Ero seduto sulla mia sedia girevole , così presi la mia valigetta , la aprii in gesti gentili e silenziosi , presi il mio portatile e lo Aprii.
Mentre andavo nella cartella dei "documenti importanti" cominciai a ripensare ad una proposta che il mio capo mi aveva fatto mesi prima ma che io , al tempo,  non ero sicuro di voler accettare.
Mi ero deciso.
L'avrei fatto.
Questo consisteva nel andare in un'altra ditta a sponsorizzare e presentare i prodotti più inediti e i progetti per quelli nuovi ancora non usciti.
Sapevo di poter sbattere in faccia l'approvazione del lavoro della ditta intera a coloro che mi avevano sottovalutato e sarei stato libero di poter sputargli in faccia senza che nessuno avesse potuto dirmi nulla , perché non più membri del settore. Si...avevo pensieri piuttosto cattivi per chi mi disprezzava , alla fine , chi dà riceve. Anche se dipende cosa.
Controllai i miei ultimi lavori per ulteriore sicurezza nella correzione grammaticale e , infine , quando completai la mia semplice revisione ,  andai su word e cominciai a scrivere l'inizio del discorso. Avevo già un sacco di idee in mente , i nuovi prodotti erano così innovativi e geniali che avrei dovuto assolutamente promuoverli come se fossero stati fatti esattamente con le mie mani. Lo lessi e lo rilessi almeno un centinaio di volte , impiegai circa tre ore per scrivere metà del testo , avevo usato mezza giornata di lavoro per fare quel discorso....ma era quello che volevo. Probabilmente l'avrei finito a casa , conoscendomi.
Non appena  mi sentii perfettamente sicuro che quello che avevo scritto , almeno la metà , sarebbe potuto essere perfettamente funzionante ed effetto , mi alzai , presi un respiro profondo , chiusi il computer e mi diressi nell'ufficio del capo.
Appena lo feci, i miei colleghi e Taehyung mi guardarono straniti , non sapendo dove io stessi andando.
Mi trovai davanti alla porta dell'ufficio del mio superiore , presi un respiro profondo. Ero agitato.
Bussai.

L'apparenza Inganna//Smut//Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora