I piedi scalzi provocarono un brivido al corpo di Mayle quando entrarono in contatto con il pavimento freddo della camera. Era la quinta volta che si alzava perché non riusciva a dormire. La sua mente continuava a ricordarle l'ultima frase di Will.
"Quella ragazza è uguale a Lei."
Ma chi era questa Lei Mayle non lo sapeva. Forse era stato un errore entrare nella camera di Will dopo le sue ultime parole. Era così sicura che vedendola si sarebbe calmato che non aveva ragionato per niente prima di spalancare la porta della sua camera. Aveva trovato Will steso a letto e Marcus che raccoglieva tutti i vetri da terra. Avrebbe voluto aiutarlo ma lui glielo aveva impedito con uno sguardo da far paura. Così lei era tornata in camera per mettersi a letto e cercare di dormire con scarsi risultati.
Adesso era di nuovo in piedi mentre camminava per la camera. Guardò lora sul telefono: 6:30.
"É già mattina ed io non ho chiuso occhi" sospirò afflitta. "Ed è anche domenica. Cosa farò tutto questo tempo?"
Aprì il balcone per affacciarsi e respirare un po' d'aria mattutina. Il sole non era ancora sorto e tutte le strade erano silenziose. Le finestre delle case erano chiuse e le uniche saracinesche ad essere aperte erano quelle dei bar, già operativi. Voltò lo sguardo verso il balcone di Will, ancora chiuso e sospirò.
"Chissà se sta bene" rifletté.
Come poteva preoccuparsi per lui dopo il modo in cui l'aveva trattata ancora non lo sapeva. Sentiva questa strana ansia crescente quando gli stava vicino che non riusciva a comprendere. Tuttavia, non era riuscita a smettere di pensarlo per tutta la notte.
Sbuffò cacciando via i suoi pensieri e rientrò in camera. Si sedette alla scrivania.
"Studierò un po'" pensò iniziando a prendere i libri e l'iPad.La ragazza rimase china sui libri per qualche ora, fino a quando non era ormai mattina inoltrata e il suo stomaco iniziò a brontolare.
«Sei peggio di un orologio» disse indicandosi la pancia. Si alzò dalla sedia sgranchendosi la schiena ed afferrò il cartone della pizza che aveva lasciato sul tappeto ieri sera. Raccolse anche la felpa che aveva lanciato sugli appendini e la indossò lasciandola aperta.
Aprì la porta cercando di non fare rumore e si inoltrò nel corridoio, senza evitare di lanciare un'occhiata alla camera di Will. Si avvicinò e non sentendo alcun rumore si allontanò scendendo in cucina. Era deserta e le persiane erano ancora chiuse.
"Staranno ancora dormendo" pensò lei.
Le aprì delicatamente. «Preparerò la colazione per tutti allora» sussurrò sorridendo da sola.
"Anche per Will?"
«Possibile che non hai altro da fare di prima mattina» disse zittendo la sua coscienza impicciona.
Iniziò a prendere tutti gli ingredienti per fare dei gustosissimi muffin al cioccolato. Posizionò tutto sul tavolo e si rimboccò le maniche. Un lampo di genio le passò in mente e corse in camera. Afferrò le airpods e scese nuovamente in cucina. Aprì Spotify e inserì la riproduzione casuale. Le note di Another Love di Tom Odell iniziarono a risuonarle nelle orecchie mentre procedeva a preparare l'impasto. Ormai conosceva a memoria la ricetta dato il numero infinito di volte che li aveva preparati con sua madre per suo padre a colazione.
"Erano i suoi preferiti" pensò mentre continuava a mescolare gli ingredienti. Una volta preparato l'impasto si meravigliò nel vedere che i ragazzi avessero le teglie in silicone per i muffin.
«Non credo l'abbiano mai usate.»
Iniziò a versare il composto al cioccolato mentre ballava sotto le note di "It Aint Me" di Kygo e Selena Gomez. Infornò il tutto e impostò il timer. Nella testa continuavano a risuonare le parole della canzone e Mayle si trovò stranamente contenta a ballare a ritmo di musica intorno al tavolo.

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PROMISE
RomanceQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...