CAPITOLO 7

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Il locale dove la confraternita aveva organizzato la festa era in un seminterrato pieno di fumo fatto con il ghiaccio secco. Le luci colorate si inseguivano sulla pista centrale, trasformandola in un arcobaleno. Gli occhi verdi di Mayle passarono in rassegna la pista dove i ragazzi e le ragazze si stavano scatenando. Le ragazze agitavano i lunghi capelli, i ragazzi dimenavano i fianchi strisciandosi addosso a loro.

«Non posso credere di essermi fatta convincere da voi due.»

Giorgia era arrivata a casa di Mayle molto prima trovandola con la testa china sui libri. L'aveva convinta a venire e a vestirsi in modo carino. Ed ora era lì, in mezzo ad una calca di corpi sudati, con una gonna corta di pelle nera e un top argento che non lasciava molto all'immaginazione.

«Madmoiselle, devi fidarti di noi. Ti divertirai»

Anche Marcus era tornato in tempo per la festa e aveva deciso di accompagnare entrambe le ragazze.

«La vostra alleanza mi incute terrore.» borbottò lei cercando di attraversare la pista.

«I ragazzi sono seduti su quei divanetti laggiù.» indicò Marcus ma Mayle non riuscì a vedere nulla per via del fumo. Iniziarono a bruciarle gli occhi ma non poté strofinarseli per via del mascara.

"Menomale che ho insistito sul mettere le sneaker bianche" mormorò a se stessa.

«Andiamo Mayle o rimarrai indietro.» Giorgia l'afferrò per una mano e l'avvicinò a se.

Carlos e Blake si erano avviati molto prima di loro per occupare per primi la zona più tranquilla del seminterrato. Con non poca fatica le ragazze seguirono Marcus fra la folla e arrivarono ai divanetti dove Mayle riuscì a respirare un po' d'aria pulita. «Con questo caldo perché fare una festa nei sotterranei anziché in spiaggia?» domando a Marcus confusa.

«Perché qui possiamo bere indisturbati.» rispose lui. «Carlos» l'amico si voltò riconoscendo la voce.

«Hey ragazzi, accomodatevi» Carlos spostò un divanetto vicino a loro e Mayle e Giorgia si sedettero.

«Stai proprio bene stasera Mayle» disse Blake e lei si sentì in imbarazzo.

«Grazie ma è tutto merito suo» rispose indicando l'amica. «Lei è Giorgia, una mia compagna di corso»

«Piacere» risposero in coro i gemelli.

Mayle iniziò a guardarsi intorno. I divanetti erano pieni di gente che non conosceva.

«Se cerchi Will, puoi stare tranquilla, non è ancora arrivato» una fitta si espanse nello stomaco di Mayle sentendo Marcus sussurrarle quelle cose all'orecchio prima di accomodarsi accanto a lei.

«Che ne pensate della festa?» chiese Blake per fare conversazione.

«É stupenda, caldo a parte, si sono superati. Mio fratello di solito organizza sempre feste ma non mi vuole mai fra i piedi. Tuttavia, questa volta non l'ho ascoltato e sono venuta.» ribatté Giorgia guardando i ragazzi.

«Oh, non sapevo avessi un fratello» sorrise Mayle.

«Si, gioca nei Miami Hurricanse.»

«Niente male» rispose Marcus facendole un occhiolino.

I ragazzi colsero la palla al balzo ed iniziarono a parlare di football. Mayle girò lo sguardo verso Giorgia per parlare un po' con lei ma la trovò completamente assorta nella conversazione. Scocciata tirò Marcus per il braccio. «Vado a prendere qualcosa da bere.»

Marcus annuì con un semplice cenno del capo e la fece passare. Con molta più fatica Mayle arrivò al piccolo bancone dove servivano i drink trovando anche un piccolo sgabello libero. Si accomodò, e mentre aspettava che arrivasse il barista, iniziò a pensare al drink da prendere leggendo tutti i nomi delle bottiglie poste in alto. Voltò lo sguardo verso la pista osservando un gruppo di ragazze che ballavano e si dimenavano sotto le luci soffuse della stanza, mostrando tutte le loro forme corporee coperte solo da minuscoli vestitini.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora