CAPITOLO 42

122 36 31
                                    


Siamo soliti, nei momenti particolarmente avversi o sfortunati, indicare nel destino il colpevole di tutto. Ma se sia uno scherzo del destino o una banale coincidenza Will non lo sapeva. Ormai aveva dato la colpa a tante di quelle persone che mancava solo il destino.

«Cristian? Il Cristian con cui hai gareggiato?» Will cercò di tenere un tono di voce basso ma non ci riuscì.

«Si» la voce di Mayle si sentì appena.

«Mio Dio, credo d'impazzire» si voltò guardandola negli occhi. «E tu hai accettato di gareggiare con lui. Per quale assurdo motivo l'hai fatto?»

«Avevo paura rivelasse a tutti che ci conoscevamo e io avrei dovuto dire la verità. Non mi sembrava il momento migliore per farlo.»

«Lo sapevo che avrei dovuto colpirlo.» si passò le mani fra i capelli. «Non gli hai proposto una cena vero?»

La ragazza scosse il capo imbarazzata. «Ho accettato di tornare in Italia con lui senza fare storie.»

Will si sentì asfissiare e mai come prima d'ora sentì il bisogno di nicotina. Si alzò dal letto ed uscì fuori al balcone. Afferrò il pacchetto di sigarette dalla tasca posteriore dei jeans e ne accese una. Inspirò a pieni polmoni cercando di calmarsi. 

Non riusciva a credere che tutta quella situazione fosse reale. Sua sorella gli diceva sempre che doveva imparare a gestire la rabbia e Will pensò che se l'avesse visto adesso sarebbe stata fiero di lui. D'altronde non aveva ancora rotto nulla.

Sentì i passi di Mayle dietro di lui.

«Non avrei dovuto permetterti di gareggiare.» disse serio buttando la sigaretta ormai finita.

La ragazza comparse al suo fianco. «Mi dispiace davvero Will. Non ve l'ho detto per non farvi preoccupare ed invece guarda com'è andata a finire.»

Will sospirò cercando di calmare la sua rabbia. Voltò di nuovo lo sguardo verso di lei che aveva la testa china sulle mani. 

"Sembra così fragile invece è una guerriera." Pensò.

«L'unico colpevole di questa sofferenza è Cristian, tu avevi solo paura.» rispose lui prima di prenderla fra le braccia. Mayle, inizialmente stupita, accolse il suo gesto e poggiò le sue mani su di lui. Will la strinse a sé, non sapendo se per confortare lei oppure sé stesso.

«Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutta questa merda, ma adesso che so che è Cristian sappi che non finirà così.» continuò lui trascinandola dentro e facendola stendere nuovamente sul letto.

«Non fare nulla di stupido, per favore.» disse lei con il capo poggiato sul petto di Will.

«Se avessi saputo che era lui il tuo promesso non mi sarei trattenuto dal baciarti prima.»

La ragazza alzò lo sguardo notando il sorriso sulle labbra di Will. «Perché mi hai baciata dopo la gara?»

Questa domanda frullava nella testa della ragazza da ore ma non aveva avuto modo di farla prima.

«Sarà il tuo caratterino, il tuo coraggio, l'odore della lavanda che ti avvolge, il tuo essere sempre buona con tutti, non lo so. Ma mi piace stare con te ragazzina e non voglio che tu soffra.»

Era la prima volta che Will parlava dei suoi sentimenti e per un attimo Mayle si sentì girare la testa.

"Beh, ora tocca a te Mayle" pensò lei.

Mayle fissò lo sguardo su di lui. Alzò timidamente la mano per passarla tra i suoi capelli. «Anche tu mi piaci. Anche se alcune volte sei veramente insopportabile.»

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora