La luce del sole attraversò le tende del balcone di Mayle fino a fermarsi sul suo volto dormiente. Strizzò gli occhi e li aprì. Un venticello fresco spostava le tende avanti ed indietro e la ragazza si maledì per non aver chiuso il balcone la scorsa notte. Si alzò, indossò sopra il suo top una maglietta lunga che la copriva fino al ginocchio e si affacciò al balcone. Il sole stava appena sorgendo e vederlo dietro ai palazzi era uno spettacolo a cui Mayle non avrebbe mai rinunciato. L'appartamento dei ragazzi si trovava all'ultimo piano di un condominio altissimo e la visuale sulla città non le dispiaceva per niente. Il vento le fece svolazzare alcune ciocche di capelli sfuggite dalla treccia che usava farsi per dormire.
«Non ti piace dormire?»
Con un balzo si voltò verso il balcone accanto al suo. «Dio» disse portandosi una mano al cuore.
«Non mi hanno mai dato questo soprannome. Dici che mi si addice?»
Mayle roteò gli occhi. «Mi hai spaventata Will.» rispose incrociando le braccia al petto.
«Lo so» ribatté lui facendo uscire il fumo di sigaretta dalle labbra. Mayle osservò il suo volto stranamente rilassato.
"Forse è uno di quei tipi a cui la notte porta consiglio" pensò.
«Ti piace quello che vedi ragazzina?»
"O forse mi sbagliavo". Sbuffò lei.
Tuttavia, non poté non ammettere che Will era un bel ragazzo. Indossava dei pantaloncini corti ed una maglietta nera. I capelli spettinati gli incorniciavano il viso dandogli un'aria inaspettatamente tranquilla. Quando Will la colse in flagrante Mayle arrossì per l'imbarazzo.
«Non hai freddo?» chiese lui indicando con gli occhi le sue gambe nude.
«Merda» borbottò flebile. Aveva dimenticato di essere uscita fuori quasi nuda. «Sto bene, sono uscita solo a prendere un po' d'aria fresca.» rispose imbarazzata.
Will continuò a guardare il profilo della ragazza. Aveva la pelle chiarissima, color latte, tranne per le guance che si tingevano di rosa ogni qual volta la metteva in imbarazzo. Lui l'aveva ben capito e si trovò ad ammettere che quel rossore non gli dispiaceva per nulla.
«Miami ti farà abbronzare.» costatò lui a voce alta.
Mayle rimase perplessa per il cambio improvviso di argomentazione. Scosse il capo «In Italia abito vicino al mare, Miami non mi farà nulla, il mio pallore rimarrà intatto.» rispose lei.
La ragazza si girò nuovamente verso i palazzi e vide con stupore che il sole era ormai alto. «Chissà che ore sono.»
«Saranno da poco passate le sette.» rispose Will appoggiandosi alla ringhiera del balcone.
La bocca di Mayle si spalancò per la sorpresa. «Non pensavo di essermi alzata così presto.» disse «Come mai anche tu sei già sveglio?» domandò lei sperando che questa domanda personale non lo facesse innervosire.
«Sono tornato a casa qualche ora fa.»
«Oh» disse Mayle con un filo di voce. «Capisco.»
"In realtà non capisco proprio come fa a non avere sonno adesso"
Calò il silenzio fra i due e Mayle abbassò lo sguardo sul quartiere. La strada sotto di loro iniziò ad affollarsi di gente che correva, usciva per andare al lavoro o a scuola. Un profumo di caffè e brioche invase le sue narici e il suo stomaco brontolò.
«Sai se Marcus sta ancora dormendo?» chiese lei.
Will alzò il sopracciglio. «Perché me lo chiedi?»
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PROMISE
RomanceQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...