CAPITOLO 2

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"Devo essere pazza davvero per aver accettato di rimanere qui per 12 mesi."

Mayle trascinò la sua valigia fino in cucina. Dietro l'ingresso c'era una lunga scalinata che portava al piano superiore.

«Lasciala, ti aiuto io.» disse Marcus.

«Ce la faccio anche da sola.»

Marcus le lanciò un'occhiataccia e Mayle lasciò immediatamente il manico della valigia. Lui si era dimostrato essere il più disponibile fra tutti, quindi cercò di non farlo arrabbiare.

«Su questo piano ci sono 5 camere da letto e due bagni. Ora ti mostro tutto.» Mayle osservò scrupolosamente ogni particolare, ogni quadro, ogni colore che si ritrovava davanti.

«A destra ci sono la mia camera, le due camere dei gemelli e il primo bagno.» disse indicando con la mano le varie porte chiuse. «Ognuno di voi ha il nome sulla porta.» constatò Mayle a voce alta.

«Fidati, non vuoi sapere veramente il motivo del perché abbiamo dovuto farlo.»

Mayle aggrottò le sopracciglia. «C'è un motivo losco anche sul perché dei cartelloni con il vostro nome?»

«Per niente» Marcus la guardò negli occhi. «Diciamo che le ragazze non riuscivano mai ad entrare nella camera giusta.»

Le guance di Mayle si tinsero di un rosa intenso. «Okay, ho capito.»

Marcus ridacchiò. «Qui invece» continuò indicandole le porte a sinistra. «C'è la camera di Will, la camera vuota ed in fondo il secondo bagno»

Mayle osservò la disposizione delle stanze rapidamente. «Credi che debba mettere anche io un cartellone con il mio nome sulla porta?»

La porta della camera di Carlos si spalancò e uscì con le lacrime agli occhi ridendo.

«Io credo che non sarebbe una cattiva idea Mayle.» disse continuando a ridere mentre scendeva al piano di sotto.

«Sei più simpatica di quel che immaginavo.» continuò Marcus. «Vieni entriamo nella tua nuova stanza.»

«La mia però non era una battuta.» sussurrò lei seguendo Marcus. Appena lui aprì la porta la ragazza tirò un sospiro di sollievo. La stanza era ben ordinata, grande e pulita.

«Dal tuo sospiro capisco che non ti aspettavi per nulla che la stanza fosse così sistemata.» sogghignò Marcus.

«Diciamo che mi aspettavo un letto ed un armadio. Già quello mi sarebbe bastato.»  Mayle entrò nella stanza per osservarla meglio. Al centro c'era un letto matrimoniale con un comodino ad entrambi i lati. A destra uno specchio ed un piccolo balconcino. Di fronte c'era un armadio gigantesco e vicino una piccola scrivania.

«Non male vero?»

«É assolutamente perfetta.» rispose lei con gratitudine.

Marcus le sorrise. «Allora lascio qui la valigia e ti faccio sistemare le cose. Se hai bisogno di qualcosa sono nella mia camera.» disse incamminandosi alla porta.

«Ah Marcus aspetta.» lo fermò lei. «Non voglio che vi sentiate costretti a farmi stare qui. Se per alcuni di voi è un problema posso dire all'università che si sono sbagliati, oppure posso vedere se si è liberato qualche alloggio e...»

«Hey, calmati. Respira» sorrise. «stai tranquilla, nessuno ha problemi nei tuoi confronti. Alcuni ci metteranno di più ad accettarlo ma non pensare minimamente di essere un problema.»

«Stai parlando di Will vero?» chiese lei curiosa.

«Forse» sorrise lui. «Diciamo che la vostra presentazione non è stata delle migliori.»

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora