CAPITOLO 25

203 53 86
                                    

«Tu sei proprio una stronzetta tanto fortunata quanto idiota. Un intero week-end sola con Will e cosa fate? Parlate del vostro passato?»

Giorgia stava urlando per il corridoio dall'università. Si erano recate al laboratorio del professor Milton per consegnare la relazione e da quando Mayle aveva raccontato come aveva trascorso il fine settimana Giorgia era letteralmente impazzita.

«Calmati, o ci sentiranno tutti.» borbottò Mayle roteando gli occhi.

«Come posso calmarmi? Passi il week-end con un figo assurdo ed invece di aprirgli le gambe gli apri il cuore?»

«Giò ti prego, abbassa la voce.» si coprì il capo dalla vergogna sentendo le guance farsi più calde.

Giorgia borbottò qualcosa d'incomprensibile prima di trascinarla nel cortile. «Qui non c'è nessuno, puoi spiegarmi tutto nei minimi dettagli.»

Le due ragazze si sedettero sulla panchina adiacente l'ingresso. Mayle osservò di sottecchi l'amica che aspettava il racconto con trepidazione.

Ma come poteva spiegargli cose che non aveva capito nemmeno lei? Come poteva parlare di sentimenti che non sapeva ancora decifrare? Come poteva spiegarle che l'idea che si era fatta inizialmente di lui era totalmente sbagliata?

«Aveva una strana luce negli occhi Giò, come se avesse voluto trattenersi dal dire un sacco di cose. Abbiamo parlato tanto, di tutto. Ed è assurdo che io mi sia trovata a parlare con tanta facilità del mio passato con una persona che conosco da 2 settimane e che ritenevo essere soltanto uno stronzo senza cuore.» sospirò alzando lo sguardo per incrociare gli occhi dell'amica.

«Mi sono chiesta tutta la notte cosa fosse successo in quella camera di così intenso da spingere entrambi a parlare. Cos'è cambiato in noi?»

«Ti sei innamorata» la frase pronunciata da Giorgia fu soltanto un sussurro che a Mayle arrivò nitido.

«Non si c'innamora in due settimane Giò.» rispose quasi sconvolta che riuscisse a pensare una cosa del genere.

«E quale legge scientifica hai studiato per poterne essere così sicura? Qui non stiamo parlando di esperimenti, teorie scientifiche e certezze; qui cè in gioco il cuore. E fidati, non è qualcosa che puoi comprendere solo perché sei certa di riuscirci. Qui le certezze servono a ben poco, ci vuole un pizzico di follia, di paura e di leggerezza. I sentimenti non hanno logica, altrimenti li studieremmo nel nostro corso.»

Le parole di Giorgia fecero tremare il cuore di Mayle, ma lei non poteva ascoltarle, seguirle.

«Non sono innamorata» sussurrò bloccandosi per prendere un profondo respiro. «e non potrò mai esserlo.»

Giorgia la guardò scrutandole il viso. «Perché tutta questa negatività?»

"Non sono solo i ragazzi a nascondere un segreto" pensò.

«Devo esserlo per forza.» disse stendendo le gambe davanti a sé «Il mio Erasmus dura 12 mesi e poi dovrò tornare in Italia. Non posso permettermi sentimentalismi.»

«Tesoro» disse Giorgia con fare materno prendendole le mani «Non sei tu a decidere. Quando i tuoi sentimenti esploderanno non potrai fare più nulla per controllarli. Non faresti meglio a prendere consapevolezza già da ora?»

Mayle scosse il capo «Non provo nulla per lui, siamo soltanto due amici che hanno chiacchierato, tutto qui.»

Giorgia aveva capito che qualcosa non andava. Il volto di Mayle si era scurito e rassegnato nell'istante in cui aveva parlato d'amore.

«Se hai bisogno di parlare, di sfogarti, io ci sono. Lo sai vero?»

La ragazza sorrise buttandosi fra le braccia dell'amica per stringerla in un forte abbraccio. «Lo so. E vale la stessa cosa per te.»

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora