CAPITOLO 20

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«Dovete per forza stare via tutto il week-end?»

Anche un'altra settimana era finita e Mayle era in cucina a fare colazione con Marcus.

«Mi dispiace pasticcino, ma dobbiamo volare a Los Angeles per lavoro. Will resterà qui se ti può far sentire meglio.»

"Dovrebbe?" pensò lei.

«In realtà le uniche parole che ci stiamo scambiando ultimamente sono buongiorno e buonasera» sospirò lei. «Non è nemmeno venuto all'università questa settimana.»

«Credevo che le cose stessero andando meglio fra voi.» disse lui portandosi il caffè alle labbra per berne un sorso. «Mi avevi detto che avevate chiarito la settimana scorsa.»

Ed era vero. Peccato che da quel giorno Mayle aveva visto Will solo di mattina, quando lui rientrava a casa e lei usciva per andare all'università, e di sera, prima di vederlo uscire nuovamente. Aveva sentito più volte l'impulso di andargli a parlare per chiedergli se andasse tutto bene ma la ragione aveva sempre prevalso sul suo cuore.

«Si abbiamo parlato, ma quella è stata anche l'ultima volta.» rispose lei addentando l'ultimo pezzo della sua brioche.

«Effettivamente è un po di tempo che non lo incrocio per casa.»

Mayle alzò le spalle di rimando pulendosi il viso sporco di cioccolata. «Resterei volentieri a chiacchierare con te ma fra due ore inizia l'ultimo laboratorio della settimana e ho promesso a Giorgia che l'avrei aspettata alla fermata del pullman.» disse avvicinandosi a Marcus e stringendolo in un abbraccio.

«Mi mancherai tanto.» Si era affezionata rapidamente a Marcus e la presenza di uno come lui le era servita molto, aveva riportato colore alla sua vita. Un buon amico era quello che desiderava da sempre.

«Hey, vado via per lavoro, non in guerra.» ridacchiò stringendola fra le sue braccia.

«Riesci sempre a rovinare dei bei momenti eh.» borbottò lei staccandosi.

«Però come li rovino io...»

«Non li rovina nessuno.» rispose posando le tazzine nel lavello della cucina. «Scappo su a cambiarmi.»

«Vola via passerotto, leggera come il vento»

La risata di Mayle rimbombò per tutto il corridoio prima di andare a sbattere contro qualcuno.

«Scusami» disse osservando il corpo mezzo nudo della ragazza appena uscita dalla camera di Blake.

«La prossima volta guarda dove cammini» rispose acida dirigendosi verso il bagno.

"Se lei è così acida dopo aver urlato tutta la notte non oso immaginare come starebbe se non l'avesse fatto" pensò chiudendosi la porta della camera alle spalle.


«Per lunedì dovrete scrivere meticolosamente una relazione di cinque pagine sull'esercitazione di laboratorio che abbiamo svolto oggi. Queste sono le linee guida...» disse il professore distribuendo dei fogli sotto lo sguardo preoccupato di tutti i ragazzi presenti in aula. «La relazione influirà al 50% sul voto finale d'esame. Se avete qualche problema, mandatemi un'e-mail. Buon week-end ragazzi»

Giorgia si alzò dalla sedia stiracchiandosi. «Che bel week-end» brontolò lei. «L'esercitazione è stata davvero difficile, non immagino la teoria da dover studiare.»

Mayle si alzò e seguita dall'amica s'incamminarono verso l'uscita. «In realtà non è molto difficile. Questa settimana ho recuperato le lezioni di oceanografia e di diversità marina, e fidati, diversità marina è molto più semplice.»

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora