CAPITOLO 32

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«Ditemi che non è vero»

Lo sguardo di Will si posò prima su Marcus e poi su Blake. Entrambi i ragazzi si scambiarono delle occhiate prima di emettere un sospiro.

«Avevamo bisogno di estorcere informazioni e questo mi è sembrato il modo più semplice per farlo. Non avremo problemi, te lo assicuro.»

«Me lo assicuri?» il tono di Will aumentò di molte ottave. «Prima fate la ramanzina a me per gli incontri clandestini e adesso io dovrei accettare una cosa del genere?»

«La tua sfrontatezza sta mettendo a dura prova la mia pazienza.» borbottò Blake. «Ti ho detto che puoi fidarti.»

Marcus era rimasto per tutto il tempo fermo, con le braccia incrociata a godersi il bisticcio. Infatti, quando parlò entrambi i ragazzi sussultarono. «Dominic lo sa?» chiese rivolgendosi a Blake.

«Ovviamente no.» rispose con un tono che non ammetteva repliche.

Will iniziò a camminare per il salone dell'appartamento con le mani fra i capelli. Per un momento gli balenò l'idea di scappare su un'isola deserta ma quando lanciò uno sguardo al pianoforte lo stomaco si chiuse in una morsa.

«A che ora è?» chiese senza voltarsi.

«Mezzanotte, al solito posto.» rispose Blake prima uscire dall'appartamento sbattendo violentemente la porta.

«Poteva andare peggio.» disse Marcus dopo alcuni minuti di assoluto silenzio buttandosi sul divano.

Will lo guardò truce. «Lo sai anche tu che la situazione si sta mettendo male. Perché non l'hai fermato?» chiese gettandosi sul divano accanto a lui.

Marcus strinse le labbra. «Non è del tutto vero. Stasera potrebbe girare anche a nostro favore.»

Will parve colto alla sprovvista. «Sai qualcosa che io non so?»

Il ragazzo scosse il capo. «Sono fiducioso. Lucas è stupido, sicuramente farà un passo falso.» Vide il lieve movimento della gola quando Will deglutì. Trovò stranamente rassicurante il nervosismo di lui. «Come mai sei così teso?»

Will rispose al suo sguardo indagatore con un'occhiataccia. «Perché tu non lo sei? Stasera potrebbe rivelarsi un disastro.»

«Secondo me c'è ben altro.» disse scrutando il suo viso. «Sicuro non c'entri una ragazza dagli occhi verdi?»

Will esitò prima di rispondere intimandogli di farsi gli affari suoi. La verità era che aveva passato un'altra settimana cercando di scoprire qualcosa sul suo passato.

«Potrei aver chiesto a Dominic di indagare su di lei e sulla sua famiglia.»

«Stai scherzando?» Marcus saltò su dal divano. «Ma cosa ti dice il cervello?»

«Gli ho chiesto un piacere ed ha acconsentito, considerando quello che faccio per lui.» borbottò lui.

«Ti rendi conto che se lei lo venisse a sapere non ti parlerebbe mai più? È davvero questo che vuoi?»

Will scrollò le spalle. «Io e lei non siamo niente.»

Marcus scoppiò a ridere quasi istericamente. «Quante volte al giorno ti ripeti questa barzelletta? Proprio perché non siete nulla cerchi di passare ogni momento libero della giornata insieme a lei? Puoi darla a bere a tutti ma non a me. lo vedo come la guardi.» sospirò incamminandosi alla porta ma fermandosi prima di aprirla. «Ma sai cosa mi fa più male? Che lei ti guarda allo stesso modo.» pronunciò quelle parole prima di chiudersi la porta alle spalle lasciando Will in balia dei suoi pensieri.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora