La gara stava per iniziare. Blake e gli altri partecipanti avevano portato le macchine nel terreno adiacente la pista. Mayle si trovava in disparte mentre osservava la scena e sorseggiava un caffè caldo per riscaldarsi. Era da poco passata l'una di notte e il freddo iniziava a farsi sentire. L'adrenalina stava iniziando a scorrere nelle sue vene e si sentiva fin troppo eccitata.
"Se mi vedesse mia madre adesso le verrebbe un infarto."
«Allora principessa, sei pronta?»
La ragazza si portò i capelli scompigliati dietro alle orecchie prima di voltarsi. «Mi fa piacere che mi consideri una principessa ma non credo di esserlo.»
«Quando stavi con me lo eri.»
Mayle gli lanciò un'occhiata, come se sapesse esattamente di cosa stesse parlando e non apprezzasse affatto. Una risata isterica si levò dalle sue labbra. «Chissà perché parli al passato Cristian.»
Il ragazzo la fissò negli occhi. «Non sono cattivo Mayle, e lo sai.» borbottò lui infastidito.
«Ma non capisci quando arriva il tempo di smetterla.» stava iniziando ad alzare la voce. Poggiò la tazzina sui gradoni della pista «Sai perché sono venuta qui Cristian? Per fuggire da un destino che non voglio e che non mi appartiene.»
«Lo sai da anni cosa sarebbe successo Mayle, non puoi darmi la colpa di questo.» urlò di riamando lui.
«Ti do la colpa per non esserti opposto a questa follia.» rispose lei spingendolo indietro furiosa.
«Perché avrei dovuto? Tu mi piaci.»
Mayle scoppiò a ridere. «Io non ti piaccio, tu sei ossessionato dal potere e dal controllo. E io sarei solo un'altra vittima. Ma non voglio più esserlo, due anni mi sono bastati per capire che persona sei.» sputò acida. Il corpo di Mayle fu travolto da un'improvvisa stanchezza.
Il gemito acuto di un megafono squarciò l'aria fumosa. Quel suono spaventò la ragazza e sussultò, cercandone la fonte. Un ragazzo in piedi su una sedia di legno teneva un rotolo di banconote in una mano e il megafono nell'altra.
«Direi di mettere da parte cose legate al passato e parlarne dopo la gara.»
«Noi non ne parleremo più.»
Cristian aveva di nuovo la mascella contratta, sempre più irritato. «Non farmi pentire di averti dato altri dieci giorni di tempo Mayle.»
«Mayle» la ragazza si voltò verso Marcus che la stava chiamando per avvicinarsi.
«Non una parola Cristian, altrimenti non so per chi va a finire peggio.» ribatté lei raggiungendo l'amico.
«La gara sta per iniziare.» disse Marcus una volta che Mayle gli fu vicino. «Perché parlavi con lui?»
«Mi stava spiegando alcune cose per la gara.» mentì sospirando. Marcus non rispose e Mayle pregò non avesse intuito nulla. Arrivarono vicino a Blake e a Will che stavano discutendo degli ultimi dettagli.
«Ricordi tutto Mayle?»
La ragazza annuì con sicurezza. «Non vi preoccupate. Piuttosto io cercherei un modo meno violento per fare soldi la prossima volta.»
Will scrollò le spalle. «Non potremmo guadagnare altrettanto lavorando in un negozio, e i soldi del magazzino non bastano.»
«Avessi almeno capito cosa vendete» borbottò lei «Almeno cercate di fare attenzione.»
«Apprezziamo il consiglio, ma è superfluo» rispose Will cercando di rassicurarla con un sorriso.
«Sei pronta ragazza?» Cristian avanzò verso di loro e Mayle non poté far a meno di notare la pelle attorno agli occhi di Will corrugarsi.
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PROMISE
RomanceQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...