«è lui?»
Mayle non riusciva a staccare gli occhi dal corpo grassottello dell'uomo seduto al bancone del bar.
«Quando pensavi di dirmi che il professore non è quello a cui fai d'assistente?» quasi urlò la ragazza dando un pugno al braccio di Will.
Il ragazzo alzò un sopracciglio. «Avrei tanto voluto, credimi, ma il tuo delirio non me l'ha permesso.» sbuffò afferrandole la mano e trascinandola vicino il bancone.
Il professore alzò lo sguardo verso la porta e sollevò la mano per salutare. «Will» si alzò dallo sgabello e si strinsero le mani. «Come stai figliolo?»
«Bene professore» rispose «le ho portato il libro che mi ha chiesto» Will passò il suo libro nelle mani dell'uomo senza indugio.
«Ti ringrazio» sorrise sfogliandolo. «Hai salvato la lezione di lunedì» Il suo sguardo si posò sulla ragazza al suo fianco.
«Oh, mi dispiace aver interrotto il vostro appuntamento.»La ragazza divenne paonazza. «Non si preoccupi, non è un appuntamento.» rispose imbarazzata.
Will ridacchiò. «Professore lei è Mayle, una mia collega di studi. Eravamo in biblioteca per finire di scrivere una relazione quando lei ha chiamato e così l'ho portata con me»
"Che ottimo attore, potrebbe vincere l'Oscar" rifletté la ragazza.
«Oh menomale.» sorrise il professore. «Mi sarei sentito molto in colpa se avessi rovinato il tuo appuntamento con questa bella ragazza.» disse con uno sguardo furbo verso Will per poi tendere la mano verso Mayle. «è davvero un piacere conoscerla signorina»
«Piacere mio» rispose lei ricambiando la stretta di mano.
«Non è americana, vero? Lo riconosco dall'accento.»
Mayle annuì. «No, sono italiana. Sono in Erasmus al RSMAS campus.»
«Interessante» rispose il docente. «Ma vi prego, non state in piedi, accomodiamoci al tavolo.»
Il professore si alzò e si incamminò al primo tavolo libero che vide. Mayle afferrò la mano di Will costringendolo a voltarsi verso di lei. «Non possiamo sederci con lui.» sussurrò lei.
«Perché?» chiese Will perplesso.
«è un professore, non credi sia fuori luogo?» borbottò lei sottovoce.
Will si accigliò. «ti preoccupi troppo Mayle. Smettila di vedere problemi dove non ci sono.»
Mayle l'osservò titubante non ancora convinta.
«è stato il mio relatore per la tesi, c'è confidenza tra noi. Puoi stare tranquilla, nessuno penserà male di te.» concluse lui sorridendole.Mayle fece per rifletterci ed annuì. «E va bene» ammise «Però non mettermi in imbarazzo» rispose lanciandogli un'occhiataccia.
Will sogghignò. «Ci riesci benissimo da sola ragazzina.» rispose incamminandosi verso il tavolo. Mayle lo seguì sconfitta.
«Eccovi, pensavo di avervi perso fra i tavoli.»
Will si accomodò di fronte al docente e Mayle si sedette accanto a lui. Tutta questa situazione la stava rendendo molto nervosa.
«Stavamo risolvendo un attimo una questione» rispose Will facendole un'occhiolino che sfuggì alla vista del professore.
«Oh, bene. Dai ordinate qualcosa da bere, non fatevi pregare.» sorrise il docente sorseggiando il suo drink. Il suo odore fruttato arrivò fino al naso della ragazza.
«Mayle non può ancora bere.» rispose Will. La ragazza lo guardò truce e gli tirò un calcio da sotto al tavolo.
«Devo ancora abituarmi a questa legge americana» sorrise all'uomo mentre sentì Will borbottare qualcosa di incomprensibile.
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PROMISE
RomantizmQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...