«Parlando di biodiversità facciamo riferimento alle specie, cioè a insiemi di individui, riuniti in popolazioni, che sono in grado di accoppiarsi e scambiarsi materiale genetico da trasmettere alle generazioni future. Ogni specie è isolata dalle altre, due individui di specie diverse non possono accoppiarsi tra loro e avere figli fertili. In termini scientifici si dice che una specie è costituita da popolazioni di individui riproduttivamente isolati da altre popolazioni di specie diverse.»
«Non so se sia il caso di inserire queste cose nella parte centrale di una relazione. Alla fine questo è quello che voi avete visto durante il laboratorio. Magari potresti spostarlo nelle conclusioni.»
Dopo la lunga serata di venerdì a preparare gli appunti Mayle e Will erano di nuovo chini sui libri. Era ormai pomeriggio inoltrato di un soleggiato sabato autunnale i cui colori si riflettevano sul vetro del balcone della camera di lei creando un gioco di luci. Will continuava a sfogliare pagine dei libri sulla scrivania e a dare consigli sulla stesura mentre Mayle era sdraiata a pancia in giù sul letto con i piedi incrociati ed una matita fra i capelli e rileggeva la bozza della relazione dal computer.
«Hai ragione» ripose lei cancellando la frase.
"Non posso credere di non averci pensato prima." pensò.
«Per fortuna ci sono io» ammiccò lui e per un inquietante momento Mayle si chiese se l'avesse letta nel pensiero.
«Sono cose che hai già studiato, che tu sappia organizzare meglio il discorso mi sembra il minimo.» borbottò lei.
«Oh come siamo permalose oggi.» rispose lui sorridendo.
Will si voltò verso di lei ed osservò i suoi movimenti. Stava muovendo velocemente le dita sulla tastiera mentre scorreva gli occhi sullo schermo. Durante queste brevi sessioni di studio aveva capito molte cose di lei: quando era concentrata serrava le labbra in una linea dura che schiudeva solo quando era soddisfatta di quello che aveva scritto.
Si mordeva le labbra quando era insicura su quello che leggeva, gesto che mandava Will letteralmente fuori di testa. Osservò il suo corpo, soffermandosi sulle sue gambe coperte da un leggins di pelle nera. Il top che indossava si era alzato, lasciando intravedere un filo di schiena nuda.
Will sbattè gli occhi alzandosi. Mayle in risposta alzò la testa corrucciando lo sguardo.
«Vado a fumare una sigaretta fuori il balcone» rispose lui estraendo il pacchetto dalla tasca ed uscì fuori.
Mayle non ebbe nemmeno il tempo di annuire che Will era già scomparso dal suo campo visivo. Stiracchiò la schiena sedendosi contro la testiera del letto stendendo le gambe. Si portò il computer in grembo e continuò a correggere la relazione.
Il fumo grigio che usciva dalle labbra di Will contrastava il colore rosso del tramonto. Quella ragazza riusciva a mandare Will in una confusione tale da renderlo nervoso, più del solito.
Sapeva benissimo di non doversi esporre, doveva rimanere nel mezzo: e quale modo migliore di essere semplicemente suo amico?
La metà perfetta fra fidanzato e nemico.
Will sussultò per quel pensiero.
"Fidanzato?" pensò.
La verità era che voleva sentire le labbra di lei sulle sue, ma non l'avrebbe mai fatto. Non l'avrebbe trattata come una delle sue conquiste consapevole che non ci sarebbe potuto essere dell'altro. Non le avrebbe fatto questo torto, non lo meritava.
Si era accorto del velo di tristezza che cercava di nascondere a tutti. Non sapeva molto su di lei, tranne che la sua storia non era completamente diversa da quella di lui. Da quando avevano fatto pace la osservava con occhi diversi, come se l'avesse vista soltanto adesso per la prima volta.
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PROMISE
RomanceQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...