CAPITOLO 19

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I raggi solari bombardano continuamente la Terra. Prima di arrivare sulla sua superficie, però, devono passare dallo spazio vuoto attraverso la nostra densa atmosfera, scontrandosi con le particelle che la costituiscono e dando luogo ad una serie di fenomeni che vanno in qualche modo ad influenzare la traiettoria della luce. Questi raggi luminosi non sono tuttavia tutti uguali, perché possono avere diverse frequenze che corrispondono a diverse energie. Le diverse frequenze sono quelle che vediamo come diversi colori: il blu ha una frequenza maggiore del rosso e quindi una maggiore energia. Diversa frequenza corrisponde anche ad una diversa interazione con i gas atmosferici.

Al calar della sera i raggi devono attraversare un lungo tratto di atmosfera e quindi il blu fa fatica a mostrarsi, lasciando spazio al rosso e a tutte le sue sfumature. E più il sole andrà a scendere rispetto alla nostra vista, più diventerà intensa la colorazione rossa del cielo. 

Ed era proprio quel rosso intenso a far capolino nel grande salone dell'appartamento, illuminando il volto rilassato di Mayle.

Aveva ancora il libro stretto a sé e le labbra sporche di cioccolata. Si mosse dal divano stiracchiandosi ed aprendo lentamente gli occhi.

«Ma che ore sono?» sussurrò osservando il sole fare capolino nella stanza.

«É ormai pomeriggio inoltrato. Sono ore che sei lì a dormire»

Mayle si voltò verso la cucina spaventata. «D..Will» pronunciò il suo nome molto velocemente allucinata. «Non sapevo fossi qui.» disse portandosi su con la schiena.

«Come potevi saperlo se stavi russando sul divano? Spero tu non abbia sbavato sul mio libro.»

Mayle fece finta di non aver sentito la domanda. «è tuo?» chiese stupita.

«Perché quel tono sorpreso?» chiese lui sogghignando.

«Non ti facevo un tipo che legge» alzò le spalle lei. «Insomma non hai proprio la faccia da lettore.» cercò di spiegarsi meglio ma complicando ulteriormente le cose.

«Perché com'è la faccia di un lettore?» chiese lui prendendola in giro.

«Lascia perdere» borbottò in risposta alzandosi e riponendo il libro nella libreria. Si voltò verso di lui e lo trovò intento ad osservare i muffin sul vassoio.

«Attento a non sbavare sui miei muffin» rispose lei incrociando le braccia al petto ed avvicinandosi al tavolo.

«Touché» rispose Will chinando il capo. Quando lo rialzò la ragazza si incupì nel vedere il suo volto stanco.

"Non deve aver passato una grande nottata" pensò lei osservandolo. Il labbro inferiore gli si era gonfiato, gli occhi erano contornati da linee viola.

Si sedette di fronte a lui spostando il vassoio nella sua direzione. «Puoi prenderli se vuoi. Ce ne sono anche altri nel forno, quindi non preoccuparti.» gli sorrise dolcemente.

Will la scrutò e non disse nulla. Afferrò un muffin e se lo portò alle labbra iniziando a mangiare. La ragazza contenta si alzò per tornare in camera sua.

«Resta» la fermò lui prendendola per il braccio.

Mayle sussultò al contatto e si fermò. «Sei stato molto chiaro ieri sul non volermi più rivedere» rispose lei con disappunto.

«Mi dispiace»

Mayle poté percepire, come fosse qualcosa di tangibile, l'orgoglio che aveva dovuto soffocare per pronunciare quelle due parole. La ragazza spostò il peso da un piede allaltro, esitante. Nella testa iniziarono a passarle milioni di motivi per cui non sarebbe dovuta rimanere ma l'istinto ebbe la meglio e si accomodò nuovamente sulla sedia. La ragazza poté giurare di aver visto un sorriso sul volto di Will prima che lui diede un altro morso al muffin.

PROMISEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora