"Quando ci sarà il silenzio allora parlami
Se non sapremo che dirci allora guardamiQuando il mondo cadrà a pezzi allora salvamiQuando perderò il controllo allora calmami."
Il cuore di Mayle batteva ad un ritmo frenetico mentre entrava nella macchina di Will. Il ragazzo copiò i suoi movimenti sedendosi al lato del guidatore. Mayle osservò il suo volto stanco e sospirò. Will fece altrettanto poggiando la mano sulla gamba di lei.
«È tutto finito.»
Mayle sorrise debolmente. «É sempre la fine di qualcosa a portare un nuovo inizio.»
Will non rispose immettendosi nel traffico della città.
«Torniamo a casa?» continuò lei.
«In realtà voglio portarti in un posto.»
Mayle si passò una mano sulla fronte ed iniziò a massaggiarsi una tempia. «Sono stanca di essere portata ovunque da chiunque. Vorrei tornare all'appartamento.»
Will osservò il suo volto dallo specchietto. «Ti porto a casa mia.» disse abbassando il finestrino della macchina. Prese il pacchetto di sigarette e ne accese una.
La ragazza si voltò un po' troppo velocemente verso di lui. «Che significa casa tua?» disse inarcando un sopracciglio.
«Ti spiegherò tutto una volta arrivati lì, promesso.» rispose rilasciando fumo grigio dalle narici.
La casa che Mayle si ritrovò di fronte era enorme, con grandi finestre grigie e un'enorme vetrata in alto. Non si trovava molto lontano dal porto, ma la zona era molto più tranquilla, piena di villette a schiera.
«Questa è casa tua?» chiese lei sotto shock.
«Già.»
«Credevo dividessi l'appartamento con gli altri.» borbottò lei seguendo Will lungo il cortile. «Perché vivi con loro se hai una casa del genere?»
Will si voltò verso di lei prima di afferrare le chiavi «Ti ho promesso che ti avrei spiegato tutto...» disse aprendo il portone «...ma, come prima cosa, ho bisogno di una doccia.»
Quando Mayle varcò la soglia dell'ingresso rimase sbalordita. La casa di Will era arredata in stile moderno, sui toni del nero e del grigio. In contrasto le pareti erano di un bianco sporco che facevano risaltare ancora di più i mobili scuri.
«È bellissima.» disse sincera.
«Lo so, l'ho arredata io.» ridacchiò lui guadagnandosi un'occhiataccia. «In camera ho degli indumenti che dovrebbero andarti se vuoi farti una doccia.»
Mayle arrossì senza rispondere.
«Prima che tu vada a fuoco sappi che ho due bagni.»
La ragazza continuò a starsene lì ferma, imbarazzata.
«Dai andiamo.» continuò Will afferrandole la mano per trascinarla di sopra.
La ragazza si sentiva stordita e allo stesso tempo su di giri. La testa iniziava a farle male.
«Questa è la mia camera.» disse Will aprendo la porta.
«Wow» esclamò lei sorpresa.
La grande vetrata che si vedeva dall'esterno si trovava nella camera di Will. Si avvicinò lentamente e rimase incantata nell'osservare Miami illuminata soltanto dalle luci delle case e dai lampioni.
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PROMISE
RomanceQuanto coraggio ci vuole a lasciare tutto e partire? Quanto coraggio ci vuole a rialzarsi dopo l'ennesima caduta? E a fidarsi nuovamente delle persone? Ma soprattutto quanto coraggio ci vuole ad amare di nuovo? Mayle sa che è la scelta sbagliata, la...