«Cosa stai facendo?» gridò Hoseok, attirando l'attenzione di Elaine che girò la testa verso di lui. Hoseok era poco lontano dal divano, in piedi davanti a Jimin, che aveva tra le mani il proprio telefono.
«Un video!»
Hoseok esplose di energia a quella notizia e si mise a fare mosse strane e contorte davanti alla fotocamera. Jimin tratteneva a fatica la sua risata. I due iniziarono a spostarsi per la stanza, Hoseok fece da reporter, ponendo domande stupide ai ragazzi con cui parlava.
Si avvicinò a Seokjin, che stava ancora giocando a biliardo con gli altri.
«Una fonte certa ci ha riferito che fa delle battute molto stupide. Si considera colpevole di questo reato?»
Seokjin parve offeso da quella affermazione e iniziò a urlare in modo ridicolo verso la telecamera. «Cosa fanno otto cani in mare? Eh? Eh?»
Hoseok si voltò verso Jimin. «Meglio andarsene». Ma Seokjin li inseguì.
«Un can-otto!» urlò, scoppiando a ridere estremamente divertito da quella barzelletta. Elaine pensò che fosse più divertente la sua risata. Sembrava di sentire il rumore di qualcuno che pulisce dei vetri; era stridula e acuta.
Anche gli altri si misero a ridere, contagiati.
«Chiude una lavanderia» continuò imperterrito. «Faceva affari sporchi!». Yoongi, nascondendo una risata sotto i baffi, cercò di allontanarlo da tutti.
«Signorina, cosa ne pensa di questo crimine?» chiese Hoseok, sedendosi tra Elaine e Taehyung, e porgendole un microfono immaginario. Jimin era in piedi davanti a loro, ancora riprendendoli.
Elaine guardò la fotocamera del telefono con imbarazzo, non le piaceva essere ripresa. «Mio padre ne dice di peggiori» confessò.
«Può dircene una?»
Elaine esitò un attimo, lo sguardo puntato ancora sulla fotocamera. «Ci sono due pomodori» cominciò a raccontare, con voce titubante. «Un pomodoro dice all'altro pomodoro: Ciao, come stai? E l'altro pomodoro risponde: O mio dio! Un pomodoro parlante!». Sorrise imbarazzata da quello che aveva appena detto e si coprì la bocca con una mano.
Hoseok si alzò in piedi e la prese per un braccio, spingendola ad alzarsi a sua volta. «Vai via anche tu! Siete entrambi in arresto!»
Seokjin riprese ad urlare difendendosi e attaccando gli altri con barzellette ancora più squallide.
Si stancarono di quel teatrino solo verso l'una, quando tutti decisero di andare a dormire. Camminarono insieme per i corridoio immobili di Heathersgate Hall. Taehyung le si avvicinò di nuovo, non volendosi arrendere, e continuò a parlare di fantasmi, costringendo anche Jimin e Jungkook a inserirsi nella conversazione. Jimin dovette ammettere di aver sentito anche lui la donna piangere e Jungkook confessò che alcuni giorni prima che Elaine arrivasse gli era parso di sentire la risata di un bambino.
Elaine iniziò a sentirsi un po' a disagio e decise di cambiare argomento. «Io so leggere I tarocchi» disse all'improvvisamente. Non seppe dire perché scelse proprio alle carte dei tarocchi. Le erano semplicemente passate per la testa, quando stavano salendo le scale e passando vicino alle finestra sopra di loro.
«Davvero?» le chiese uno stupito Jimin. Elaine notò che i suoi occhi si spalancavano, diventando rotondi, quando era sorpreso.
Tutta fiera di sé, annuì. «Le hai portate?» le chiese Hoseok curioso.
«Non potevo lasciarle a casa!»
«Devi assolutamente leggere il nostro futuro!» disse tutto contento Taehyung, facendola sorridere.
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Dead Leaves || BTS
FanfictionDopo il successo del suo primo libro, Elaine è spinta dal suo agente a scriverne un secondo, ma questa volta si vede costretta ad affrontare un temibile ostacolo: il blocco dello scrittore. Pensando che cambiare ambiente potrebbe aiutarla, Elaine ac...