Capitolo 31: Jungkook

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Ci fu silenzio per i minuti successivi. Hoseok e Jimin continuarono a mangiare la torta, probabilmente non avevano fatto caso al gesto di Taehyung. Seokjin stava ancora trattenendo una risata e Taehyung riprese a mangiare come se niente fosse. Jungkook continuò a guardarlo, gli occhi spalancati. Elaine, invece, era scesa dal tavolo ed era andata verso il frigorifero per prendere dell'acqua.

Taehyung notò lo sguardo di Jungkook. «Che c'è?» chiese, quasi preoccupato. Jungkook fece un respiro profondo. Non era niente.

«Niente» rispose, spostando finalmente lo sguardo. Senza rendersene conto, Jungkook piegò la testa di lato, gesto che faceva spesso quando era infastidito.

Lasciarono le ultime due fette di torta per Yoongi e Namjoon, che stavano rispettivamente dormendo e lavorando alla tesi. Seokjin uscì per primo dalla cucina, desideroso di portare loro da mangiare. Hoseok ricordò a Jimin che dovevano pulire la casa e gli impedì di andarsene in camera a dormire. In cucina rimasero solo Jungkook, Elaine e Taehyung.

«Che fai ora?» gli chiese Taehyung.

«Pensavo di tornare in giardino» gli rispose Jungkook e Taehyung fece una smorfia di disapprovazione.

«Aspetta» si intromise Elaine, tra le mani un bicchiere d'acqua. «Volevo chiederti una cosa. Ti ricordi quella stanza al terzo piano con la finestra sbarrata?»

Jungkook fece mente locale e le annuì.

«Quale stanza?» si intromise Taehyung curioso. Elaine gli lanciò uno sguardo veloce, ma lo ignorò.

«Per caso hai la chiave di una delle camere accanto?»

«No, ma so dove Jimin tiene il suo mazzo.»

«Quale stanza?» ripeté Taehyung, cercando disperatamente di entrare nella conversazione.

«Vieni e la vedrai.»

«Perché vuoi entrarci?» le domandò Jungkook curioso.

Elaine si grattò il collo. «Non c'è una ragione in particolare... Voglio solo controllare una cosa.»

Jimin teneva il suo mazzo di chiavi nel primo cassetto del comodino vicino al lato del letto in cui dormiva. Jungkook lo aveva visto metterlo lì alcune sere prima. Per fortuna, Jimin non lo aveva spostato. Elaine si mosse furtiva per il corridoio, come se stesse cercando di non farsi notare da nessuno e aumentando così la curiosità di Jungkook. Cosa doveva fare in quella stanza?

«Sbrigati!» lo incitò, mentre apriva la porta della stanza numero sette. Il legno scricchiolò mentre Elaine si faceva strada e spingeva sia Jungkook che Taehyung dentro.

«Non sono pronto per fare una cosa del genere! Ci conosciamo da troppo poco» commentò Taehyung, coprendosi con le mani il petto. Elaine lo fulminò con lo sguardo, per poi iniziare a guardarsi intorno.

«Dove sarebbe la finestra?» chiese a Jungkook.

«Lì» indicò la parete a sinistra rispetto a quella in cui si trovava la porta. Elaine puntò lo sguardo su quel muro. Le pareti della stanza erano colorate di un profondo verde bottiglia. Quel punto era spoglio, Jungkook sapeva che prima lì era stato appeso un quadro (uno di quelli che Taehyung aveva portato via). Elaine si sedette sul letto che era appoggiato a quella parete per un lato. Taehyung e Jungkook la imitarono, ancora confusi.

«Che stiamo facendo?» domandò Taehyung, lo sguardo pietrificato su di lei.

«Shhh!» Elaine tese l'orecchio destro e lo attaccò alla parete.

Rimasero in silenzio per qualche minuto. Elaine sembrava tesa.

«Senti qualcosa?» le chiese Jungkook.

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