Capitolo 35: Hoseok

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Cosa aveva spinto Hoseok a rifugiarsi a Heathersgate Hall?

Quando suo cugino gli aveva parlato di quel posto, aveva subito pensato che fosse un'ottima opportunità. Non solo sarebbe stato in compagnia di qualcuno che conosceva, ma era anche quello di cui aveva bisogno: allontanarsi dal suo vecchio mondo, ricominciare da zero. Si era fatto un piano: mettere da parte un po' di soldi, imparare l'inglese e crearsi una nuova vita. Sembrava tutto perfetto.

Non si sarebbe mai aspettato che quel sogno potesse diventare un incubo.

La sveglia suonò alle nove precise. Hoseok sperò che Elaine si alzasse per spegnerla, come aveva fatto nei giorni precedenti, ma quell'apparecchio infernale continuò a suonare.

«Elaine» mormorò, girandosi per cercarla. La sua mano toccò però solo il materasso vuoto. «Elaine?» la chiamò, alzandosi di scatto, preoccupato. Il movimento improvviso gli diede un forte senso di vertigine.

«Sì?» gli rispose la ragazza. Hoseok la trovò sdraiata per terra, le mani attaccate al pc vicino alla sua testa.

«Che ci fai lì?» domandò confuso, mentre prendeva il telefono per spegnere la sveglia.

La testa gli faceva male, aveva bevuto troppo e molti degli avvenimenti della sera precedente erano confusi, o mancavano del tutto. Si guardò in basso e si accorse di essersi addormentato con i vestiti e non il pigiama.

Per un momento si sentì completamente smarrito.

La testa era pesante e lo stomaco sottosopra, Elaine dormiva sul pavimento e lui non ricordava metà di quello che era successo la sera prima.

Elaine non gli rispose, probabilmente era ancora in dormiveglia. Hoseok dovette alzarsi e infastidirla fino a quando lei non fu abbastanza sveglia da allontanarsi da lui.

«Scendi senza di me» gli disse, mentre si vestiva -Hoseok si era girato e le dava le spalle.

«Perché?»

Elaine esitò. «Namjoon sarà arrabbiato.»

«Perché?»

Lei gli si avvicinò, facendogli capire che aveva finito. «Non ti ricordi cos'è successo stanotte?» Sembrava preoccupata. Hoseok dovette concentrarsi un attimo, i ricordi della notte precedenti erano confusi.

«Che è successo?» le domandò.

Era abituato ad essere confuso, spesso si sentiva circondato da persone più intelligenti o sveglie di lui. Ma il fatto che ci fosse abituato non rendeva la cosa più piacevole.

Elaine lo osservò insicura. Fece per dirgli qualcosa, ma cambiò idea. Prese il suo computer e lo mise dentro l'armadio.

«Meglio se non te lo ricordi. Magari nemmeno Namjoon se lo ricorda» disse più a se stessa che a lui. Hoseok pensò che fosse meglio non indagare, in un modo o nell'altro la verità sarebbe saltata fuori.

Anche mentre andavano verso la cucina, Elaine rimase tesa e agitata. Al minimo rumore si metteva sulla difensiva. Hoseok continuò a sforzarsi, ma i ricordi non sembravano voler uscire.

Tutto si fece improvvisamente chiaro appena entrarono in cucina. Namjoon e Yoongi erano seduti e stavano bevendo la zuppa che Seokjin preparava ogni volta che avevano una sbronza. I loro volti si puntarono subito su Hoseok ed Elaine. Anche Seokjin, che stava bevendo la sua zuppa in piedi, vicino ai fornelli, guardò verso di loro. Elaine si aggrappò con una mano alla maglietta di Hoseok, che abbassò lo sguardo verso di lei. La sua testa era puntata in basso.

«Oh» commentò Hoseok, mentre i ricordi di quello che era successo quella notte tornavano prepotenti.

Elaine aveva ragione a pensare che Namjoon fosse arrabbiato, e probabilmente non era l'unico. Non che avessero torto ad esserlo, ovviamente; il comportamento di Elaine era diventato sempre più incontrollabile. Dal canto suo, Hoseok era più spaventato che arrabbiato, ora che si ricordava meglio quello che era accaduto la sera precedente.

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