Non chiuse occhio quella notte. Rimase ferma nel letto a pensare, sebbene fosse priva di energie e stanca.
Cosa era successo?
Ripensò alla sera precedente. Non conoscendo molto bene Jimin era difficile dire quando e cosa fosse cambiato in lui. Era certa, però, che fosse iniziato tutto intorno al loro incontro con la donna in giardino, visto che durante la loro partita a carte Jimin aveva avuto quell'attacco isterico.
Preso in analisi il contesto in cui si trovavano, doveva avere a che fare con i fantasmi. Il problema era capire cosa fosse accaduto precisamente.
Voltò la testa verso la finestra, il sole stava già sorgendo. Hoseok si mosse accanto a lei e l'abbraccio con ancora più forza, lanciando pure una gamba sul suo stomaco. Quando erano tornati a dormire durante la notte, avevano avvicinato i letti, non volendo dormire da soli. Inizialmente si erano solo stretti la mano, ma poi Hoseok si era addormentato e allontanato da lei. Un po' di tempo dopo -era difficile dire quanto fosse passato- le si era avvinghiato addosso e lei lo aveva lasciato fare, trovando conforto in quel contatto.
Osservò il ragazzo addormentato al suo fianco. Hoseok dormiva con la bocca aperta, il suo volto era calmo, un sorriso accennato. Elaine si chiese cosa stesse sognando, sperò non si trattasse di un incubo. Quando dormiva le ricordava un angioletto. Spostò lo sguardo verso il comodino, cercando il telefono. Si allungò per prenderlo. Erano appena le sette di mattina, troppo presto, la sveglia sarebbe suonata alle nove. Non poteva alzarsi e lasciarlo da solo.
Provò a chiudere gli occhi, tentando di riposare. Eppure, ogni volta che le sue palpare si serravano, le sembrava di udire di nuovo la voce di Emily e sentiva i piedi congelarsi, sebbene ora fossero coperti da ben due paia di calzini.
C'era un'unica cosa da fare: rifugiarsi nel mondo di Zahira. Era probabilmente da quando aveva scritto l'epilogo del suo libro che la non rivedeva. Era passato davvero tanto tempo, ma a Zahira non importò e l'accolse calorosamente come sempre.
Escapismo, così si chiamava quello che Elaine stava facendo. Rifugiarsi in un'altra realtà. Immedesimarsi in Zahira le permise di passare velocemente il tempo e senza che se ne rendesse conto erano già le nove.
La sveglia suonò puntuale, Elaine spalancò gli occhi sorpresa e si allungò per spegnerla. Hoseok si girò verso il muro, nascondendosi sotto le coperte, mentre lei si metteva a sedere. Si mosse lentamente, rendendosi conto che tutto il corpo le faceva male. Solo quando andò in bagno e si spogliò, scoprì i lividi sulle spalle e sulle gambe. Chiese aiuto ad Hoseok per spalmarsi la crema nei punti che non riusciva a raggiungere.
Per tutto il tempo, lui non disse niente. Elaine capì che voleva parlare, lo sentiva dal modo in cui la guardava o dal fatto che apriva la bocca, per poi richiuderla subito. Probabilmente non sapeva cosa dire. Dal canto suo, Elaine era troppo stanca per parlare e doveva mantenere le poche energie che le rimanevano per quando avrebbe chiesto spiegazioni a Jimin. Sperava vivamente che durante la notte non fosse successo nessun'altro evento simile.
Uscirono dalla stanza poco dopo. Elaine si fermò davanti alla porta del bagno in cui Jimin si era rinchiuso. Aveva fatto saltare la serratura. Guardandola velocemente, pensò che se non fosse stata tanto vecchia e arrugginita non ci sarebbe mai riuscita e Jimin sarebbe...
Hoseok la prese per mano e la spinse ad allontanarsi.
In cucina, trovarono solo Namjoon e Seokjin. Stavano parlando, ma si zittirono vedendoli entrare. Elaine andò a sedersi accanto al fratellastro, mentre Seokjin si alzava, le dava le spalle e metteva a bollire per lei un pentolino d'acqua.
«Come stai?» le chiese. Gli occhi di Namjoon erano stanchi e le sue occhiaie stavano iniziando a diventare scure. Hoseok si sedette nella parte opposta del tavolo, lui e Namjoon si scambiarono un cenno.
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Dead Leaves || BTS
FanfictionDopo il successo del suo primo libro, Elaine è spinta dal suo agente a scriverne un secondo, ma questa volta si vede costretta ad affrontare un temibile ostacolo: il blocco dello scrittore. Pensando che cambiare ambiente potrebbe aiutarla, Elaine ac...