Seokjin attraversò quella giornata con difficoltà, trascinandosi in giro solo perché doveva farlo. Quando tornarono a Heathersgate Hall, gli altri avevano già parlato con il vecchio.
«Cosa ha detto del fatto che abbiamo trovato i suoi diari?» chiese Yoongi. Lui, Jin e Namjoon stavano salendo le scale per andare al secondo piano.
«Mi è sembrato... felice? Non saprei come definirlo altrimenti. Nonostante questo, non è stato molto di aiuto. Abbiamo cercato di convincerlo che non c'era bisogno per lui di continuare a stare qui» alzò gli occhi al cielo «ma come sempre ci ha ignorati.»
«L'avete toccato?» domandò Seokjin.
«Sì.»
«Elaine?» suppose.
Namjoon scosse la testa. «Jungkook.»
«Jungkook?» Jin non riuscì a trattenere la sua sorpresa.
«Già. È stato il fantasma a offrirsi di farci vedere il suo ricordo. Elaine ha fatto un passo avanti, ma l'ho fermata. Credo che le emicranie che le stanno venendo in 'sti giorni siano causate dalla sua eccessiva vicinanza con i fantasmi. Le ho detto che dovrebbe cercare di limitare i "contatti". E così Jungkook si è offerto di farlo al posto suo.»
«E lei come l'ha presa?» chiese Seokjin preoccupato al pensiero di un ennesimo litigio.
«In modo ragionevole, suppongo che non le piaccia stare male.»
«Cosa ha visto Jungkook?»
Erano arrivati davanti alla porta dello studio di Yoongi, dove si fermarono un attimo.
Namjoon mosse la mano, come per far capire che non si trattava di niente di importante. «Ha solo visto il vecchio seduto vicino ai fantasmi.»
«Questo dimostra che i suoi diari sono affidabili» suppose Yoongi, annuendo con la testa.
Jin e Namjoon seguirono il padrone di casa nel suo studio, per aiutarlo con la gestione della proprietà. Yoongi aveva, infatti, ricontattato la compagnia telefonica per collegare il wi-fi, e aveva trovato dei muratori disposti a venire a buttare giù il muro di troppo nella stanza del terzo piano. Seokjin era davvero curioso di vedere cosa ci fosse di nascosto.
«Muffa» aveva suggerito Yoongi.
«Scarafaggi» aveva detto Namjoon, con un'espressione disgustata.
«Altri soldi da spendere» aveva continuato Yoongi.
«E quando verranno di preciso?»
«Fra qualche giorno» gli rispose Yoongi, guardando il foglietto dove si era segnato quella data.
«Dite che per allora avremo già finito con i...?»
Sia Namjoon che Yoongi evitarono il suo sguardo. «No. Dobbiamo essere realisti.»
«Elaine ha ragione, ce la stiamo prendendo comoda» disse Namjoon con amarezza.
Seokjin si pentì di aver fatto quella domanda. «Non fate così! Noi stiamo facendo del nostro meglio. Anche se facessimo tutto di fretta, dubito che otterremmo qualche risultato utile. Guardate quanto abbiamo raggiunto rispetto a solo qualche giorno fa!»
Namjoon alzò lo sguardo verso di lui e gli sorrise con dolcezza. «Hai ragione. Non dobbiamo arrenderci.»
Nel pomeriggio, invece, Jin dovette partecipare di nuovo ai lavori di gruppo e, sentendosi di nuovo a scuola, la sua voglia di stare attento scemò in fretta. Elaine battibeccò di nuovo con il fantasma della ragazza al secondo piano, cercando di convincerla a dire loro qualcosa di utile e di spingerla ad andarsene. Yoongi la fermò quando stava per toccare il fantasma e questo sparì davanti a loro. Parlare con il fratello dell'ex proprietario si dimostrò inutile, quell'uomo aveva ripreso a delirare.
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Dead Leaves || BTS
FanfictionDopo il successo del suo primo libro, Elaine è spinta dal suo agente a scriverne un secondo, ma questa volta si vede costretta ad affrontare un temibile ostacolo: il blocco dello scrittore. Pensando che cambiare ambiente potrebbe aiutarla, Elaine ac...