Gli altri due diari non si rivelarono molto utili. Coprivano gli anni precedenti al ritorno di John a Heathersgate Hall. Elaine li trovò interessanti solo perché parlavano del suicidio del fratello con maggiori dettagli. Ma non fornivano ulteriori informazioni riguardanti i fantasmi.
La sua mente da scrittrice le diceva di mettere su carta tutto quello che sapevano. Era un'occasione imperdibile. Si fece descrivere dettagliatamente da Yoongi l'incontro che aveva avuto con il fantasma e scoprì che Seokjin aveva già visto la ragazza del corridoio al secondo piano, ma che aveva rifiutato di accettale quell'evento come reale. Farlo parlare fu complicato, viste le sue continue proteste, solo Namjoon sembrò riuscire a persuaderlo.
Poi passò a Taehyung.
«Pensi che potresti chiamare tua madre (la prossima volta che andiamo in città)?» gli chiese.
Taehyung non le rispose, il suo sguardo era puntato verso il basso. Sembrava molto triste, avvilito. Jimin era seduto al suo fianco e lo stava abbracciando. Jungkook occupava invece la sedia sull'altro fianco, gli stava stringendo una mano. Elaine provò un moto compassionevole per lui.
«No» fu Jimin a prendere parola, non diede spiegazioni ed Elaine dovette reprimere il desiderio di saperne di più.
«Prima hai detto che sei quello che ne sa di più sui fantasmi» iniziò Namjoon, Elaine pensò che le ricordasse un poliziotto. «Cosa intendevi?» Il suo volto era fermo e sicuro, ma la sua voce cercava di essere compassionevole.
Taehyung esitò un attimo. «I fantasmi sono gli spiriti di persone morte non capaci di lasciare questo mondo. Rimangono qui intrappolate da un sentimento, di solito si tratta del desiderio di vendetta. O in generale c'è qualcosa che non sono riusciti a fare in vita e che quindi devono completare.» Elaine aveva sentito quelle parole almeno un milione di volte.
«Alcuni però non vogliono andare oltre» continuò. «Questi sono i più pericolosi. Più uno spirito rimane nel nostro mondo, più diventa forte.» Ecco, quello sì che era interessante alle orecchie di Elaine.
«Pensi che parlando con loro potremmo farli andare via?» gli chiese, cercando di mantenere un tono di voce caldo e gentile.
Taehyung alzò un attimo la testa verso di lei, guardandola negli occhi. «Sì, potrebbe funzionare. Ma bisogna fare attenzione, molta attenzione. I fantasmi sono legati da sentimenti negativi, basta poco per alterarli.»
«Mi sembra troppo pericoloso» si lamentò Seokjin, seduto alla destra di Namjoon.
«È l'unica opzione che abbiamo» lo zittì Yoongi. Elaine lo guardò in volto, la sua espressione faceva quasi paura: sembrava arrabbiato, i suoi occhi erano freddi e le labbra serrate. Pensò che fosse invecchiato di un paio di anni nel giro di alcune ore.
«Dobbiamo provarci almeno» propose Elaine.
Hoseok si strinse contro di lei. «Non mi piace, non mi piace.» Elaine gli prese una mano per cercare di calmarlo e confortarlo.
Namjoon, alla sua destra, sospirò pesantemente. «Non ora. Dovremmo andare a dormire.»
«Non credo che riuscirò a dormire stanotte» commentò Seokjin, ma quel pensiero era comune un po' a tutti.
Namjoon si voltò verso la sorella e guardò anche Yoongi. «Non dovreste dormire da soli.»
Per un momento Elaine pensò che fosse sul punto di proporre loro di condividere una stanza, ma quell'idea non attraversò nemmeno lontanamente la testa di Namjoon. La stanza di Jimin e Taehyung aveva un letto in più, Yoongi decise di dormire con loro. Per Elaine, invece, decisero di prendere un materasso da un'altra delle camere e di metterlo nella stanza condivisa da Hoseok e Jungkook. All'idea di dormire nella stessa stanza di Jungkook iniziò ad agitarsi, ma cercò di nascondere l'imbarazzo.
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Dead Leaves || BTS
FanfictionDopo il successo del suo primo libro, Elaine è spinta dal suo agente a scriverne un secondo, ma questa volta si vede costretta ad affrontare un temibile ostacolo: il blocco dello scrittore. Pensando che cambiare ambiente potrebbe aiutarla, Elaine ac...