Capitolo 15

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Elaine era rannicchiata sulla sedia, le gambe piegate contro il petto, le mani strette intorno ad una tazza di tè caldo e lo sguardo perso. Intorno a lei si erano riuniti tutti gli altri ragazzi, l'atmosfera era concitata e tesa.

«Cos'è successo?» Taehyung fu l'ultimo ad entrare nella stanza, visto che fino a poco prima stava dormendo, e subito corse verso Jimin preoccupato, una volta vista l'espressione di terrore che ancora aleggiava sul volto dell'amico.

«Sono reali, Tae...» Jimin strinse le braccia dell'amico. «Ne abbiamo visto uno.» Taehyung, spaventato, cercò conferma negli sguardi degli altri presenti. Seokjin, in piedi vicino a Namjoon, annuì debolmente con la testa. Poi lo sguardo di Taehyung cadde su Elaine, immobile sulla sedia.

«Cosa le è successo?»

«L'ha attraversata» gli sussurrò Jimin.

Elaine continuò ad ignorare tutti, la mente incapace di muoversi e lavorare. Hoseok era in piedi al suo fianco e le accarezzava gentilmente i capelli; Namjoon era invece fermo a proteggerla dall'altro lato, il volto serio e le braccia incrociate.

«Credo di averne visto uno anche io» confessò Yoongi. Era seduto su un lato del tavolo, Elaine lo vedeva abbastanza bene, e si teneva la testa con le mani. «Una mattina, nella stanza del pianoforte.» Guardò i ragazzi davanti a sé.

Taehyung e Jimin si strinsero la mano a vicenda. Jungkook fu l'unico a rimanere distaccato e impassibile, era fermo dall'altra parte della stanza rispetto ad Elaine, ancora vicino alla porta e stava guardando gli altri, confuso da quello che stava succedendo.

«Quindi è vero?» chiese Hoseok ad alta voce, guardando Namjoon.

Tutti sembravano aver accettato l'inevitabile conclusione: quello che era successo era reale, ma Elaine faticava ancora a crederci. Il ricordo si ripeteva nella sua mente senza interruzione. Mentre i sette ragazzi si agitavano intorno a lei, non sapendo cosa fare, cercò di rimanere calma.

È reale? Sta succedendo davvero? si chiese. Le sue emozioni erano reali, ne era sicura, e c'era solo un modo per confermare se anche quello che aveva visto lo fosse.

«La vecchietta» disse, parlando per la prima volta da quando era caduta. I ragazzi fecero silenzio e si voltarono verso di lei. «Quella che abbiamo visto l'altra sera in giardino» aggiunse, la sua voce era fredda, priva di emozioni, che stava trattenendo. «Se stasera ricompare e se...» non seppe come esprimere la sua idea. «Stasera vedendola capiremo se esistono davvero o no.»

«Io non ho intenzione di rimanere qui fino a stasera!» sbottò Seokjin, agitandosi e facendo dei passi avanti. «Io me ne vado!»

«Hyung» lo pregò Namjoon.

«Aspettiamo fino a stasera.» Yoongi aveva le mani tra i capelli scuri. «Decideremo cosa fare dopo stasera.»

«E ora cosa facciamo?» chiese Taehyung, ancora abbracciato a Jimin, con voce spaventata.

«A che ora abbiamo visto la vecchietta?» Elaine ignorò il suo piagnisteo.

«Verso le nove credo» le rispose Namjoon.

«L'unica cosa che possiamo fare, allora, è aspettare.»

E fu quello che fecero. Rimasero per tutto il tempo chiusi in quella stanza, Hoseok cercò di alleviare l'atmosfera raccontando aneddoti divertenti, ma non durò molto. Seokjin si mise a preparare una torta, non sapendo che altro fare per distrarsi, costringendo anche Jimin e Taehyung ad aiutarlo. Jungkook si sedette vicino a Yoongi, ma rimase per lo più in silenzio. Uscirono solo un paio di volte, per andare in bagno e lo fecero sempre ben scortati.

Dead Leaves || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora