Capitolo 22: Jimin

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Jimin camminò con la coda tra le gambe e si sedette vicino a Jungkook, Taehyung si era addormentato sulla sedia accanto.

«Non sai cosa ho appena scoperto!» gli disse tutto eccitato, cercando di non farsi sentire dagli altri. Guardò sospettoso Yoongi, Seokjin e Hoseok dall'altra parte del tavolo e si avvicinò a Jungkook, che lo stava osservando confuso. «Elaine ha baciato qualcuno tra di noi!» Non seppe dire esattamente perché avesse trovato interessante quella conversazione, forse era la leggerezza di quell'argomento che gli permetteva per un attimo di alleviare i suoi sentimenti.

Jungkook rimase in silenzio. Jimin lo esaminò un attimo: era arrossito e il suo sguardo si era abbassato. Ci mise poco ad unire i puntini.

«Vi siete baciati?» Jungkook non riuscì a trattenere un sorriso. «Vi siete baciati!» Subito si coprì la bocca preoccupato di aver alzato troppo la voce, ma nessuno sembrava avergli fatto caso.

Si avvicinò ancora un po'. «Ti piace?»

Jungkook proprio non sembrava riuscire a smettere di sorridere imbarazzato e dovette girarsi per evitare lo sguardo di Jimin, che ancora una volta capì la risposta anche solo dalla sua reazione. Emozionato e imbarazzato anche lui, Jimin si allungò verso l'amico per abbracciarlo e prenderlo in giro.

Proprio in quel momento, Elaine e Namjoon rientrano nella stanza. Jimin colse subito come lo sguardo della ragazza avesse cercato quello di Jungkook.

«Credo mi stia evitando» sussurrò Jungkook al suo orecchio. Jimin lo guardò sorpreso.

«Davvero?» Continuò ad osservare Elaine e Namjoon anche quando si sedettero intorno al tavolo non troppo lontano da loro.

Il sorriso di Jungkook era gradualmente scomparso. L'amico gli spiegò velocemente quello che si erano detti dopo il bacio e come lei gli avesse chiesto del tempo. «Non abbiamo avuto un momento da soli da allora» gli confessò.

«Be' con quello che sta succedendo...» Jungkook annuì con la testa e Jimin gli diede una pacca sulla spalla.

Non era mai stato molto bravo con le questioni di cuore, ma nel suo piccolo decise di aiutarlo. Se quello di cui i due novelli innamorati avevano bisogno era un cupido, allora lui lo sarebbe diventato. Almeno, concentrandosi su quello, poteva smettere di pensare ad altro.

Visto che il piano più gettonato era quello di aspettare fino alla sera e di provare ad affrontare il fantasma della vecchietta tutti insieme, ognuno ritornò -o meglio tentò- di fare qualcos'altro. Jimin e Jungkook portarono Taehyung in camera per aiutarlo ad andare a letto, visto che faceva persino fatica a reggersi in piedi. Jungkook si stese nel letto accanto e rimase a fargli compagnia. Jimin, invece, decise di scendere un attimo e andare in cucina per prendere dell'acqua.

Non sapeva esattamente cosa stessero facendo gli altri. Namjoon aveva detto qualcosa a riguardo la sua tesi, e Seokjin forse voleva dormire.

L'atrio era silenzioso, impedendogli quindi di capire se qualcuno fosse rimasto lì. Sebbene fosse ancora pomeriggio, muoversi da solo per quella casa gli metteva una certa soggezione, soprattutto in quei giorni in cui il sole era coperto dalle nuvole. Per non parlare di quel silenzio innaturale che pervadeva i muri.

La porta della sala da pranzo era aperta, prima di andare verso la cucina, guardò chi ci fosse dentro. Notò, con conseguente sollievo, che Namjoon era rimasto lì. Era immerso nello scrivere qualcosa al suo portatile e non sembrò accorgersi di lui. Si guardò in giro per vedere se ci fosse qualcun altro, ma il ragazzo era solo. Curioso, si chiese dove fosse Yoongi, poi però decise di andare in cucina.

Spalancò la porta senza pensarci troppo su.

«Oh» mormorò sorpreso, vedendo che non era vuota. Elaine e Hoseok, infatti, lo guardarono con altrettanto stupore.

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