CAPITOLO-3

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Mi svegliai con un brutto mal di testa e qualche chiamata persa da Darcy. Sbuffando mi tolsi la ragazza che avevo sopra di dosso iniziando a rivestirmi ricordando che ero in una delle stanze della discoteca in cui ero stato e dovevo assolutamente uscire di lì. Darcy mi aveva detto di incontrarci a casa sua sta mattina per stare insieme, chi cazzo credeva che fossi non lo sapevo, ed ero in ritardo di un'ora.
La vera domanda era perchè ci andassi se poi mi lamentavo. Evidentemente qualcos'altro mi attirava in quella casa... ma erano pensieri confusi e non volevo soffermarmi a riflettere su queste cose dato che ero di fretta.
Sbuffai rubando una gomma nella borsetta della tipa prima di avviarmi dalla ragazza con i vestiti stropicciati e alcuni succhiotti sul petto coperti dalla maglietta.
Parcheggiai sul retro prima di chiamarla al telefono. Col cazzo che suonavo ancora.
<<Louis?>>
<<Scusami per il ritardo è solo che Phoebe e Daisy non volevano andare dai nonni e non ho sentito il telefono e ora sono qui>> mentì svelto aggiustandomi meglio gli skinny.
<<Oh, ti apro allora>>
Sospirai prima di sentire il cancello aprirsi e percorsi tutto il cortile per arrivare alla porta di casa dove Darcy mi sorrise, vestita con un maglione da casa e un paio di pantaloni attillati.
<<Ciao>> salutai fermato dal suo bacio improvviso che non aspettavo, poi mi lasciò entrare in casa e scrutai con attenzione che suo padre non ci fosse in salotto per mia tranquillità.
Mi accomodai sul divano mentre lei mise qualcosa in tv nonostante io avessi la testa altrove.
<<Tuo padre è in casa?>>
Darcy scosse la testa lanciandomi un'occhiata forse intuendo qualcosa. Infatti poco dopo ci stavamo già baciando e mi bastò accarezzarla sull'interno coscia perché si muovesse.
<<Cazzo>> sussurrai di piacere non appena la sentì portare una mano al mio membro e scesi a stringerle il sedere <<Ma non eri vergine?>> Darcy scosse la testa.
<<No...>> negò e per un attimo mi chiesi che avrebbe detto suo padre se l'avesse saputo, poi smisi di pensarci e abbassai la mano dentro i suoi pantaloni dopo averli abbassati un po' per accarezzarla da sopra le mutande sentendola sospirare. Con l'altra mano andai a spostarle la maglia e il reggiseno per suchiarle un capezzolo e l'orologio scattò pronunciando mezzogiorno. Poi d'improvviso mi strinse il polso quando sentì l'orologio e mugolò <<M-mio padre sta->>
Non ebbi il tempo di recepire che la porta d'ingresso si aprì e non fui abbastanza svelto a sfilare le mani che suo padre si fermò all'entrata. L'espressione allegra scemò lentamente e fissandoci divenne glaciale. Vide la figlia mezza svestita sopra di me io pieno di succhiotti della sera prima che tenevo le mani a mezz'aria ma era ovvio cosa fosse successo anche dai miei jeans sbottonati.
La ragazza subito si rivestì rossissima in viso <<Papà->> l'uomo la fermò tenendo una mano in aria e abbassando gli occhi per non vederci. Nemmeno mi guardò quando posò la borsa a tracolla sulla poltrona filando in cucina ad aprirsi un po' la camicia cercando di prendere aria. Mi alzai a mia volta sistemandomi anche se avrei voluto scomparire, non ero il tipo da presentare alla famiglia ecco... Perciò non avrei mai voluto trovarmi in una situazione simile ma a quanto sembrava Darcy non sapeva quando poter fare certe cose e ora sembrava sull'orlo del pianto. Mi trattenni dallo sbuffare, ero davvero incastrato in una cosa simile?
Il signor Styles si versò del vino e lo bevve molto lentamente prima di voltarsi verso di noi e guardarmi per la prima volta come se fossi la persona più schifosa sulla terra. Improvvisamente provai vergogna, sotto quello sguardo deglutì sentendo le mani sudare leggermente.
<<Papà io->>
<<Hai diciassette anni Darcy. Sei grande, secondo la scuola e i tuoi insegnanti dovresti essere furba ma non lo sei abbastanza>> parlò il padre e io mi morsi un labbro stranamente in colpa <<Per tanto sappi che non ci sarò quando verrai a piangere dicendo che lui ti ha usata e poi non vuole saperne di te okay?>> Darcy era praticamente in lacrime e scappò di sopra mentre io boccheggiai guardando quell'uomo che non curante aveva preso il computer mettendosi a lavorare senza riguardi.
Cioè fermi tutti, quel tizio era anche più giovane dei miei genitori- che me ne avevano perdonate tante- e si comportava in modo più ferreo e tradizionalista? Cioè, sul serio? Sapevo che se i figli facevano degli sbagli allora i genitori dovevano intervenire ma quel modo era insensato, non spiegava niente a Darcy la rimproverava soltanto.
Lo guardai malissimo <<Scusa, ti chiami..?>> chiesi e lui mi diede un occhiata prima di lanciarmi la carta d'identità come se parlarmi fosse fuori questione. Osservai la foto di un lui sorridente e il suo nome accanto mordendomi il labbro, merda aveva pure un nome niente male... <<Be' Harry, di solito non sono il dito che mette il naso nelle famiglie o che chiede di essere presentato ma permettimi di dirti che come padre fai pena>> mormorai e vidi la sua mascella irrigidirsi.
Stavo giusto andando verso la porta che venni afferrato e sbattuto brutalmente contro al muro, cosa che mi fece gemere dal dolore.
La faccia del signor Styles era proprio davanti a me <<Sentimi bene ragazzino, non lascerò che mia figlia stia male per un idiota quindi va' fuori da casa mia e non farti rivedere mai più>> parlò a denti stretti e assottigliai lo sguardo seccato dai suoi modi.
<<Ciò che si fa a scuola rimane a scuola no?>> sussurrai e vidi i suoi occhi accendersi dalla rabbia quando premette di più contro al mio petto su tutte le furie.
<<Vattene>> ringhiò e mi spintonò contro la porta che mi sbattè in faccia.
Quando tornai a casa trovai due opzioni. Uno, continuare il piano e farmi Darcy per i miei fini egoistici oppure... Sentivo una strana sensazione con il padre della ragazza. Ovviamente lui non la provava ma averlo così vicino mi mandava fuori di testa e ogni volta che gli guardavo le labbra era come avere più caldo del normale.
Non era così sconvolgente per me l'idea che mi piacesse un po un uomo, metà dei miei amici erano gay e io molto curioso...
Sì. Forse avrei cambiato piano.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora