Un forte scampanellare mi ridestò dal sonno e mugolai allungandomi verso il telefono. Erano le tre di mattina, che cazzo..? Un brutto presentimento s’insinuò nella mia testa e quando mi sporsi per infilare le ciabatte sentì Zayn imprecare.
<<Che succede, che succede?!>> sbuffò colpendo qualcosa mentre si alzava e mi raggiungeva davanti alla porta <<Che fai lì impalato? Rispondi!>>
<<E se è Harry?>> ansimai e sbuffando alzò lui la cornetta.
<<Sì?>>
<<Mi stai lasciando perché sono riccio? Non ti piacciono i miei ricciii?>> la voce di Harry ubriaca e sbiascicante mi arrivò alle orecchie e sospirai.
Zayn gli aprì il portone e sobbalzai <<Che fai!?>>
<<E’ ubriaco fradicio Lou, non puoi davvero lasciarlo lì sotto>> sospirò aprendo la porta e quando l’ascensore si aprì Harry gli cadde fra le braccia <<Ciao>> sorrise provando a baciarlo e Zayn lo lasciò cadere a terra <<Signore, sono Malik>> se la rise.
Sbuffai chinandomi per aiutarlo ad alzarsi e si addossò a me che faticai a reggermelo sulle spalle.
<<Ciao>> salutò me ridacchiando <<Mi lasci perché sono riccio? La barista ha detto che non le piacciono i ricci ma non stavo mica flirtando con lei io>> iniziò a straparlare e sospirai gettandolo sul divano.
<<E se vomita?>>
Zayn alzò gli occhi al cielo prendendo una padella fonda e posandogliela lì a terra. Gli tolsi le scarpe mentre Zayn tornava a dormire e Harry cercò in ogni modo di tirarmi a sé <<Lou, non mi ami più?>>
<<No Harry, non ti amo più>>
<<Ma perché no? Io ti amo così tanto>>
<<Dormi>> gli sfilai la cintura e lui continuò a tenermi fermo dal braccio <<Lou, resta con me>>
<<Ho il mio letto Harry>>
Lui sbuffò, gli occhi lucidi e svegli, il collo un po’ sudato e la presa ferrea <<No, resta con me per sempre Louis. Io- io voglio sposarti e adottare un bambino->>
Gli accarezzai il viso dispiaciuto <<Hai già una figlia>>
<<Sì ma è grande, io voglio un bambino con te>>
<<Non si può Harry, ora riposati>>
<<Nooooo!>> lagnò iniziando a urlare e sbuffai zittendolo posandogli una mano sulla bocca <<Shh! Io ho dei vicini Harry!>>
<<Margaret? Te la scopi Lou?>>
Feci una smorfia <<Ha sessant’anni te l’ho già detto!>> e quando provai ad alzarmi mi ritirò a sé <<No! Non andartene ti prego, mi dispiace, per favore, ti amo Louis>> farfugliò e sospirai risedendomi al suo fianco.
<<Facciamo che resto qui finchè non ti addormenti okay?>>
Lui annuì prima di portarmi una mano fra i suoi capelli che presi ad accarezzare come richiesto.
<<Mi racconti qualcosa?>> mi osservò con sguardo giocoso e sorrisi innamorato persino del suo lato ubriaco.
<<Cosa>>
<<Qualsiasi cosa, una storia? Tipo quella per bimbi>>
<<D’accordo…C’era una volta una bambina, innamorata follemente del principe del suo paese>> inventai proseguendo fino al fatidico punto finale della storia <<Ma i due non riuscirono mai a stare insieme, perché la strega cattiva li allontanò, minacciando la principessa di farsi da parte o avrebbe ucciso il suo principe. E così lei se ne andò scappando lontano, dove il principe non avrebbe mai potuto trovarla>> terminai e il silenzio avvolse la stanza per un po’.
Poi quando lo guardai mi ritrovai già sotto il suo sguardo serio <<Io ti ho trovato Lou>> e persino da ubriaco, Harry Styles aveva capito l’antifona <<E saresti una principessa molto carina. Ora dimmi chi è la strega nella vita reale>>
<<Non posso farlo mi dispiace. Ora dormi>>
<<Ma->>
<<Dormi>> gli posai la mano sugli occhi restando ad accarezzargli i lineamenti per un po’, scivolando sempre più giù a mia volta, fino a che i miei occhi non si chiusero e rimasi addormentato contro la sua spalla, senza sentire il tenero bacio che posò sulla mia fronte mormorando <<Ti troverei sempre Louis>>
Un fastidioso movimento continuo mi risvegliò insieme al rumore di una pentola che rotolava e aprì gli occhi in tempo per vedere Harry correre in cerca del bagno con la mano sulla bocca. Sospirai arrossendo al ricordo di essermi addormentato lì e raccattai la pentola da terra riponendola nella lavastoviglie.
Mi sfregai i capelli prima di controllare l’ora con una smorfia quando mi accorsi che erano solo le otto e mezza di mattina. Camminai fino in bagno sentendo i suoi dolorosi conati e mi chinai scostandogli i capelli dalla fronte sudata, massaggiandogli appena le spalle.
<<Non berrai mai più, immagino>> scherzai e lui mugolò solo prima di rimettere ancora. Per mezz’ora fu più o meno la routine del giorno, poi si alzò sporgendosi per sciacquarsi la bocca e il viso.
<<Stai…bene?>>
Mi guardò tramite lo specchio con quell’espressione da “che domanda di merda è” per cui alzai le mani borbottando un <<Ho solo chiesto…>>
<<Oh sì,>> gracchiò <<Sto alla grande. Mi sono ubriacato come un sedicenne perché il mio ragazzo mi vuole lasciare per non so ancora che cosa ma sì, sto benissimo>>
<<Fantastico, allora non ti servirà un passaggio per tornare in hotel>> scrollai le spalle lasciandolo solo udendo solo un <<Vaffanculo>> che decisi di ignorare.
Sentì poi solo più l’acqua della doccia e m’infilai in camera cercando di dormire un altro po’ dato che era presto e ci saremo alzati forse per le dieci solitamente. Cercai di ignorare la presenza di Harry ed ero così vicino ad addormentarmi, così tranquillo alla mia idea che se ne sarebbe andato che quando si sedette a fianco a me sul letto nemmeno me ne accorsi.
<<Lo sai che non mi arrenderò così facilmente>> sussurrò accarezzandomi la guancia e non provai neanche ad aprire gli occhi, vederlo faceva male <<Fai male. Non ricaverai niente da questa settimana, tornerai a casa da solo Harry>> gli diedi le spalle scansando la sua mano e cercai nuovamente di dormire.
<<Louis, ti prego. Non ti verrei mai contro e sono sicuro che se telefonassi a tua madre mi direbbe che non mi odia affatto>>
<<Te l’ho già detto Harry, raccontati la scusa che vuoi basta che mi lasci stare>>
<<Resterò finchè non chiariremo>>
<<Ne andrà del tuo tempo e dei tuoi soldi>>
<<Louis->> non appena il mio telefono si mise a vibrare si zittì buttando l’occhio per vedere chi fosse <<Perché Darcy ti sta chiamando?>>
Mi tirai a sedere lentamente e guardai il telefono con ansia. Quello ragazza mi stava creando dei traumi cazzo! Sentivo già il nodo alla gola e gli occhi pizzicare ma non riuscì nemmeno ad alzarmi che mi bloccò per il braccio osservandomi confuso della mia reazione.
Risposi cercando d’ignorarlo <<S-sì?>> mi schiarì la voce e respirai a fondo cercando di fare finta di niente <<Mi sembra strano che mio padre sia venuto a farsi un giretto a Londra sai?>> la sua voce arcigna si espanse per il mio orecchio e sorrisi reggendo la scena.
<<Sì, lo so, mi spiace ma il trasferimento non poteva aspettare>>
<<E lì?>>
<<Sì>>
<<Vuoi farla finita o…?>>
<<Sì, tra non molto>>
<<D’accordo, hai fino alla fine del mese Louis ma non vorrei mai trovarti tra i piedi anche ad Agosto>>
Mi posò in faccia e salutai il nulla stringendo il telefono nella mano con rabbia. Sarei stato così felice di rovinare la sua di vita se solo non avesse avuto a che fare con Harry!
<<Perché ti chiamava?>>
Scrollai le spalle <<Chiedeva come andava il trasferimento>> mi levai le coperte di dosso camminando velocemente fuori dalla stanza sempre seguito <<Dove stai->> gli sbattei la porta di camera di Zayn in faccia che per il rumore si svegliò di soprassalto giusto in tempo per vedermi rannicchiare dietro la porta e singhiozzare tra le mani, rabbioso di ciò che avrei dovuto fare e che non mi stava riuscendo.
<<Mandalo fuori>> ansimai tra le lacrime e mi osservò dispiaciuto <<Lei sa che è qui>> singhiozzai silenziosamente e quando Harry provò a entrare Zayn gli bloccò la vista anche se il pianto era abbastanza forte.
<<Louis-?!>> Zayn lo spinse fuori e finalmente la porta si chiuse lasciandomi ricadere nel silenzio della stanza.
Odiavo tutto quello che la mia vita stava diventando e con rabbia scagliai il telefono sul suo letto prendendo il muro a pugni spaccandomi le nocche contro il termosifone, cosa che mi strappò un grido non poco rumoroso.
La porta si riaprì e i due riapparve con tutta l’aria di chi aveva litigato. Poi lo sguardo di Zayn cadde sulla mano che continuavo a stringere e quando Harry me la scoprì sospirò vedendo il sangue.
<<Che cazzo sta succedendo?!>> sbottò Harry fermando Zayn dal portarmi in bagno.
Lui si bloccò osservandomi più volte prima di mormorare un <<Louis,>> per cui scossi il capo <<Diglielo>>
<<Dirmi che cosa?>>
<<Niente, ora vattene>> respirai cercando di calmarmi ma quando insistette e ripresero a urlare ricominciai a singhiozzare stringendomi i capelli fra le mani. Mi stava scoppiando la testa, non avevo idea di cosa mi sarebbe successo senza Harry o se mai ce l’avrei fatta perché non sembrava intenzionato a mollarmi. Ma alla fine del mese mancavano solo una stupidissima settimana e se non l’avessi fatta finita Darcy mi avrebbe rovinato per sempre, costringendo anche Harry a farsi piccolo sotto di lei e sotto sua madre.
<<Se Louis non me lo dice forse dovresti dirmelo tu!>> sbottò poi a un certo punto Harry e Zayn si lagnò <<E va bene! D->> gli tappai la bocca prima che potesse dire altro spingendolo fuori dalla stanza, chiudendo a chiave.
Mi urlò contro per un po’, poi lo sentì chiudersi in bagno. Rimasi appoggiato alla porta cercando di calmare il mio respiro o le lacrime e quando mi girai lui era ancora lì, confuso, preoccupato per me che forse sembravo fuori di testa.
<<N-non c’è niente da dirti>> balbettai stringendomi la mano ferita con l’altra.
<<Louis>> abbassò la voce avvicinandomisi fino a stringermi le mani fra le sue <<Ti fidi di me? A me puoi dire qualsiasi cosa, okay?>> ma negai col capo pregandolo di andarsene.
<<Non posso andarmene piccolo, perché ti amo,>> piagnucolai contro quelle parole riprendendo a piangere <<E voglio sapere che ti succede>>
<<Lasciami in pace!>> sbottai allontanandomi <<Lo sto facendo per te Harry, per noi! Vattene via!>>
<<Ma cosa stai facendo? Mi stai lasciando per me? Sono abbastanza grande per decidere per me non pensi? E di certo lasciarmi non ti farà bene se piangi ogni giorno e ti riduci così>> m’indicò <<Louis, non me ne andrò finché non mi dirai che succede>>
<<Non te lo dirò Harry basta! Vai via!>>
<<No>> si fece serio <<No, mi dispiace Louis ma devi fidarti di me una cazzo di volta>> e con questo uscì dalla stanza lasciando la porta aperta giusto per farmi vedere che si stesse piazzando sul divano in attesa della verità.
Sbuffai cercando di smettere di piangere ma fu inutile e dopo aver sciacquato la mano passai tutta la mattina a letto cercando di smettere. Alla fine telefonai a mia madre, sconsolato.
<<M-ma’>> singhiozzai a bassa voce mentre li sentivo mormorare dall’altra parte della porta che avevo rigorosamente chiuso a chiave.
<<Louis? Stai bene?>>
<<L-lui è qui. E manca una settimana alla fine del mese>> ansimai <<N-non se ne vuole andare>>
Ci fu silenzio per un po’ e lei ascoltò i miei singhiozzi e le balle che avevo cercato di propinare a Harry senza successo.
<<Lei sa che è qui e mi ha chiamato. Era così arrabbiata>> mugolai soffocando le lacrime nel cuscino <<Mamma sto uscendo fuori di testa>>
<<Tesoro ma non pensi che forse dovresti dirgli la verità? Non si sceglie chi amare ricordi? E’ sua figlia, sa cosa fare…>>
<<Ma qui si parla anche del mio futuro mamma. Se mi trovassi sua madre come insegnante e lei mi mettesse sempre i bastoni fra le ruote…>>
<<I voti si riconoscono se ci sono Louis, non può mica farti finire fuori corso>>
<<Non lo so, non ne vale la pena dirglielo>>
<<Non vale che tu non soffri e ti disperi e Harry non si sente in colpa anche se non ha colpe?>>
<<Louis quanto saresti disposto a lottare per voi? Siete gli unici a poter impedire questa relazione, non di certo una figlia isterica a meno che lui non le dia ragione>>
<<Mamma, Harry è un padre straordinario, lo era prima di me e io ho rovinato la loro famiglia capisci? Non posso fare questo a Darcy o- o a lui>>
<<Allora fa come credi Lou, non posso dirti altro>>
<<Ma come lo mando via?>>
<<Aspetta, ignoralo fino alla fine della settimana>>
<<Ma mancano quattro giorni!>>
<<Insomma Louis! Cosa vuoi che ti dica? Io penso che la soluzione migliore sia parlarne perché non ci sei solo tu in questa relazione, siete in due, ma se non vuoi okay. Fallo soffrire come un cane così ti odierà per il resto dei suoi giorni!>>
All’idea che Harry mi odiasse ripresi a piangere e lei sospirò <<No, non volevo peggiorare le cose… Lou, cavolo, vorrei essere lì con te in questo momento>>
<<N-no, no, non sto piangendo>> mi soffiai il naso <<Ti voglio bene mamma>>
<<Anche io piccolo orsacchiotto. Torna presto, okay?>>
<<Okay>>
<<E non preoccuparti troppo di tutto questo, si risolverà e andrà bene>>
<<D’accordo mamma, ciao>>
<<Ci sentiamo dopo>>
<<Okay, ciao>>
Sospirai lasciando cadere il telefono dall’altra parte del letto chiedendomi come una figlia potesse essere così merdosa. Se mia madre avesse mai amato uno più giovane dopo papà le avrei detto che andava bene perché era mia madre dannazione e io le volevo tropo bene per perderla!
E alla fine uscì vestito e tirato a lucido <<Forza, andiamo a vedere gli ultimi mobili da Frank e poi cerchiamo lavoro>>
Zayn sospirò sfregandosi il viso <<Lou->>
<<E tu vattene, non ti lasciamo in casa nostra>> puntai Harry che osservò Zayn come pregandolo di fare qualcosa ma il corvino scosse il capo e decise solo di seguirmi.
Harry, a malincuore, si trascinò fuori e rimase a fissarmi per tutto il tragitto in ascensore.
<<Non funzionerà Louis, puoi ignorarmi quanto vuoi tanto cederai prima o poi. E se me ne vado questa settimana non pensare che non tornerò o ti telefonerò giorno e notte, non me ne frega niente dell’educazione adesso. Assillerò anche tua madre Louis quindi se è la guerra che vuoi, d’accordo. Ricordati solo che l’hai deciso tu>>
Se ne andò con quella specie di minaccia e sospirai pensando a quanto la mia vita facesse schifo. Mi accesi una sigaretta mentre salivamo sul furgone e Zayn preferì zittirsi che parlarne, forse era stanco pure lui di questa storia.
E io ero stanco di piangere.++++++++++++
<<Brindiamo?>> alzai la mia birra e Zayn mi osservò divertito <<E a cosa?>>
Lo osservai basito <<Alla casa finita? E’ un record cazzo, nemmeno una settimana ci abbiamo messo! E poi hai preso delle abatjour davvero niente male, lo ammetto>>
<<A dire il vero manca ancora il lavoro Louis->>
<<Brindiamo a questa benedetta casa Zayn!>> scontrai la birra con la sua e ridacchiò bevendo un sorso prima di guardarsi intorno <<In effetti con la cassettiera mi sentirò meno solo in stanza>> scherzò e alzai gli occhi al cielo tornando al mio piatto di pasta buttando un occhio alla tv ora posta su uno stupendo mobile con due cassetti.
<<Quindi? Tutto qui? Torni con la tattica dell’ignoro?>> disse poi e scossi il capo <<Di che parli?>> finsi di non capire e rise <<Sei veramente stupido Louis. Se mia madre stesse con uno che io non approvo mi manderebbe a cagare e se lo terrebbe. I figli devono accettare le cose Louis, questa è la regola>>
<<E chi l’ha decisa? Non mi sembra di aver ancora visto un libro di regole familiari da sbattere in faccia a Darcy>>
<<Lo dicono tutti!>>
<<Sì, allora ammettiamo che io lo dica a Harry, e che lui le ponesse un timer tipo “o accetti la cosa, o torni da tua madre” e Darcy se ne andasse, non prima di aver scatenato contro di noi la madre di Harry facendomi quindi finire fuori corso ingiustamente, ti sembrerebbe ancora una buona idea averglielo detto?>>
<<Sì! Perdi un anno di studi e almeno non hai più lei come insegnante no?>>
Lo fulminai con lo sguardo <<Non perderò un altro anno di studi Zayn>>
<<Non penso però che nascondergli le cose di casa sua, perché ti ricordo che con quella stronza ci vive, sia il massimo- è El>> rispose al telefono interrompendo la conversazione e sospirai tornando a osservare la tv mentre fuori si faceva buio.
A sua discolpa Zayn poteva dire di averci provato, io di aver rinunciato per una buona causa.Wow, siamo quasi al capitolo 70, il tempo passa in fretta...
Comunque, Jay ha indubbiamente ragione ma anche il punto di vista di Louis non è sbagliato, solo il suo approccio verso Harry però...
Come si risolverà la situazione secondo voi?
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...