<<Uhm- cazzo sì>> chiusi gli occhi preso dai brividi allungandomi per inarcare la schiena al piacere <<Oh mio Dio>> rantolai sotto il suo peso, sentendolo cozzare così bene contro e dentro di me. Strinsi le coperte e il cuscino aprendo maggiormente le gambe quando le sue mani si strinsero attorno alle mie cosce. Adocchiai i muscoli guizzare e il bacino scattare avanti e voglioso di venire abbassai la mano a toccarmi velocemente.
<<Cazzo>> lo sentì grugnire e capì fosse vicino anche lui.
Si abbassò su di me portando i pugni ai lati delle mie spalle mentre con una mano salivo a scostargli i ricci dalla fronte nonostante fosse smosso dalle sue stoccate lunghe e profonde.
Non aveva aspettato molto quella mattina a farmi suo e così, appena arrivati all’isola felice eravamo finiti sul letto in pochi minuti, i borsoni gettati a fondo di quest’ultimo anche da disfare.
Si abbassò a baciarmi facendo collidere le nostre carni e le sue dita scesero a stringermi il sedere spingendosi completamente in me, spezzandomi anche dal male <<Ah!>> mi morsi il labbro e strizzando gli occhi venni gemendo alla sensazione di liberazione piantando le unghie in quelle braccia così fottutamente muscolose.
Lui mi seguì poco dopo e già sentivo quella tipica aria estiva, salata, con le coperte attaccate al corpo. Sembrava quasi Luglio. Si addossò a me rilassandosi con baci tranquilli continuando a carezzarmi l’interno coscia approfittando delle mie gambe separate sotto di lui. Gli accarezzai il viso sciogliendomi ancora ansante e quando mi lasciò andare spostandosi dall’altro lato mi allungai a prendere il telefono scorrendo tra i messaggi dei ragazzi che avevano causato la vibrazione dell’oggetto per tutto il rapporto.
Che dire, mi stavano scherzosamente insultando chiedendomi come stesse Mr. Muscolo e il villone. Ridacchiai scattando di nascosto una foto ad Harry che fortunatamente se ne stava a osservare fuori il mare oscurato dal cielo nuvoloso. Quando la mandai i ragazzi iniziarono a inveire contro il culo del riccio che era proprio lì, scoperto e fottutamente sodo. Forse più bello del mio che elogiava così tanto con quei morsi durante i preliminari.
Nell’istante in cui ricevetti un audio da Niall mi sentì tirare verso l’unico petto caldo e confortante che conoscessi in quegl’ultimi tempi. Mi mordicchiai il sorriso mentre il suo braccio mi avvolgeva i fianchi e le sue labbra si posavano contro il mio orecchio per un veloce <<Buongiorno>> e rilasciai una risata divertita <<Quante volte vorrai ancora salutarmi?>> soffiai e lo sentì stringermi il fianco pressandomi su di sé <<Finché il sole non tornerà fuori, mi sembra ragionevole a te no?>>
Risi lasciando da parte il telefono <<No>> si riabbassò su di me facendo per sovrastarmi nuovamente ma il suo telefono che suonava lo distolse dal resto.
Inizialmente non vi badò continuando a lasciare baci lungo il mio collo scendendo sempre più giù mordendomi la pancia con la chiara intenzione di soddisfarmi là sotto ma il continuo squillare mi indusse a tiracchiarlo per i ricci e accennargli con lo sguardo l’oggetto. Harry corrugò la fronte, con quello sguardo lucido affannato, le labbra gonfie e fuxia che m’indussero a mordermi le mie. Avrei tanto voluto lasciarlo rispondere o ricordargli della cosa, perché magari era importante o che sapevo io, ma mi ritrovai invece a pensare che potessero aspettare e ribaltai le posizioni salendogli addosso.
E proprio mentre lo facevamo- cioè mentre io ero intento a cavalcarlo e lui a gemere sotto di me- la segreteria telefonica si fece sentire:
<<Hai un nuovo messaggio da Darcy>> inutile dire che quando partì la voce della ragazza lui grugnì e io per un attimo fui tentato di fermarmi. La cosa aveva perso eccitazione…
Ma alla fine la ragazza gli ricordava solo quanto bella e stupenda fosse NY e il suo programma di giornata, quindi tutto bene. Nel momento in cui lei disse “ci sentiamo papi” io gli sporcai il petto e il mento e lui venne dentro di me con un leggero ringhio.
<<Cazzo>> ansimò quando ricaddi all’indietro reggendomi alle sue gambe <<Che cosa sciatta>> continuò sbuffando afferrando il cellulare.
Risi stanco sbadigliando appena <<Tu mi hai fatto tornare sonno. E stiamo facendo sesso da due ore Harry. Ho fame>>
Mi guardò divertito e addolcito al tempo stesso dal mio broncio e <<Allora vieni a lavarti con me e poi andiamo a fare qualcosa. Credo ci siano dei preparati da qualche parte>>
Lo seguì sobbalzando quando mi prese in braccio per niente provato dal mio peso o dal movimento di queste ore e quando mi posò nella vasca con un <<Ora facciamo il bagno bimbo>> girai il soffione verso il suo viso bagnandolo mentre alzavo il medio giusto per scandire il messaggio.
Lui fece un balzo all’indietro per un secondo prima di entrare dentro e girarlo dalla mia. Fu un macello tant'è che quando uscimmo dire che c’eravamo lavati era poco, la schiuma era finita anche a terra così come l’acqua che quasi riempiva il bagno ed ero più che certo di aver bevuto una delle tante volte che quasi mi aveva spinto di sotto. Insomma, un disastro.
<<Non farò mai più la doccia con te>> ammisi frizionando i capelli e infilando i boxer puliti. Lui mi passò dietro già vestito mentre cercava di asciugare il bagno con il mocio trovato di sotto nello sgabuzzino. Risi a vederlo così <<Ma a casa tua chi li fa i lavori? Tu o Darcy?>> domandai e di tutta risposta mi guardò male <<Darcy non saprebbe nemmeno da dove partire. C’è l’aspiratore automatico>> sogghignò come un vero ricco e lo spinsi infilando la maglia restando a gambe nude.
<<E’ deprimente che il tempo sia così>> mormorai scendendo di sotto una volta infilate le ciabatte che mi ero portato dietro. Mi appoggiai al bancone e lui iniziò a frugare in frigo. Per un secondo ripensai alla storia dell’appuntamento: l’idea di venire qua per farlo secondo me avrebbe tolto l’atmosfera… Insomma, gli appuntamenti non sono per chi deve conoscersi? Lo osservai pensieroso, forse nemmeno se ne ricordava…
<<Stavo pensando>> mi distrasse e sorrisi alle sue parole.
Arricciai il naso dondolandomi sullo sgabello <<Siamo messi male allora…>> mi fece il verso per un secondo prima di procedere.
<<Che potrei portarti al Sea Life>>
Inarcai un sopracciglio <<L’acquario? Ci sono stato credo, o forse non era quello…>>
Lui sorrise <<Scopriamolo no?>>
Annuì mordicchiandomi l’interno guancia. La mia mente era un po’ altrove e non capivo perché tenessi tanto a un appuntamento. Mi sentivo una ragazzina… Che cazzo stavo diventando scemo.
Nel dubbio scrissi a mamma se erano già arrivate dai nonni e rimasi a pensare per un po’ alla questione dei soldi. Jay era sempre stata comprensiva ma come dirle che il suo figliastro aveva avuto una madre a quanto pareva un po’ ricca? Non volevo s’intristisse, o che pensasse di non essere okay perché papà le aveva tenuto nascosto qualcosa specie perché non volevo ci discutesse.
<<Non me lo dirai mai vero cosa sta succedendo?>>
Sobbalzai alla sua voce così vicina e quando mi voltai notai fosse appoggiato al bancone alla mia sinistra a osservarmi forse già da un po’. Sorrisi leggermente scrollando le spalle <<Non ho voglia. Non…Nemmeno tu mi dici tutto, no?>>
Sbuffò una risata annuendo <<Te lo dirò quando sarà risolto credo…>>
<<Farò lo stesso>> lo adocchiai da sotto le ciglia <<Credo>>
Alzò la mano per posarmela sul capo <<Sei con me ora, lontano dal resto. Svuotala>>
Risi <<E poi come studio?>>
<<Non m’importa, ora voglio un Louis scemo e adolescente>>
<<Ho vent’anni>>
<<E pensa che stai ancora al liceo>> mi fece un occhiolino e prima che potessi colpirlo si scansò divertito rimettendosi ai fornelli dando da fare anche a me.
Verso le tre iniziò a piovere e osservai fuori <<Be’, Sea Life domani>> mormorai mentre, poggiato sulle sue gambe leggevo la fine del “Conte di Montecristo” per la verifica di rientro di francese. Harry continuò ad accarezzarmi le cosce e i fianchi non lamentandosi che io avessi deciso di terminare già il primo giorno di vacanza alcuni compiti, infatti una volta finita anche matematica si era già fatta sera e recuperai il telefono lasciandolo alzare poiché doveva andare in bagno.
Notai qualche messaggio dei ragazzi, di mamma e di Darcy. Niente di particolare in tutto questo ma quando scorsi nuovamente la bacheca dei messaggi ne trovai uno da Perrie.
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...