CAPITOLO-73

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<<Perché così allegro Louis?>> George s’infilò la maglia da lavoro e sorrisi <<Niente, stasera esco con il mio coinquilino per festeggiare il trasferimento. Facciamo un po’ di festa dato che domattina non servo e Annie mi accompagna>>
<<Ah, non Thomas?>>
Corrugai la fronte allacciando la zip dei pantaloni <<Perché Thomas?>>
<<Perché mi ha chiesto il giorno libero domani. Siamo solo io e Chase ma non è un problema, la domenica non è mai pieno>> andò al bancone lasciandomi solo nello spogliatoio e corrugai la fronte pensando a che avesse in mente Thomas. Uscì dal locale salutando Chase telefonando a Thomas mentre mi accendevo una sigaretta e prendevo la strada per la metro.
<<Sì?>>
<<Hey Thomas, sono Louis. George mi ha detto che ti sei preso un giorno libero…>>
<<Ah, sì. Sono solo un po’ stanco>>
<<Oh, allora magari se ti va puoi venire con noi stasera. Annie ci riporta a casa>> non mi dispiaceva la sua compagnia, era molto intelligente e simpatico.
<<Uhm, okay? Sei uno che beve molto?>>
Sorrisi dispiaciuto <<Può darsi>>
<<Allora ti sfido a chi beve di più>>
<<Ah sì? Perderai>>
<<Staremo a vedere>> 
E forse sarebbe stato meglio non scommetterci sopra, non considerando che mentre Annie cercava di tenere in piedi uno Zayn ubriaco fradicio che le parlava in continuo di quanto fantastica Eleanor fosse, io e Thomas, altrettanto andati, stavamo ridendo da mezz’ora senza nemmeno riuscire a bere gli ultimi shots.
<<Ragazzi! E’ l’una! Possiamo andare?!>> urlò Annie e Thomas annuì aspettando che prendessi Zayn per andarcene.
Rimasi a ridere con Thomas per tutto il tragitto e una volta arrivati presi Zayn di peso scivolando in ascensore mentre Thomas ringraziava barcollante Annie. Una volta a casa posai Zayn sul letto ridacchiando <<Tutto bene amico?>> biascicai e lui mugolò già mezzo addormentato.
Quando uscì chiudendo la porta inciampai addosso a Thomas, che si fermava per la notte, e risi ubriaco perso insieme a lui.
<<Shh, dorme>> mi battei sul petto e lui annuì prima che cadesse il silenzio e restassimo a osservarci, io stretto fra le sue braccia, lui con la maglia stretta fra le mie mani.
<<Hai un letto vero?>> mormorò poi e sorrisi divertito <<E per farci cosa?>>
Thomas sorrise chinandosi piano verso di me fino a sfiorarmi le labbra con le sue. Chiusi gli occhi e non riuscì a impedire che nella mia mente si formasse l’immagine del viso di Harry e di noi due nel mio letto. Confondendo le cose e i due uomini mi spinsi maggiormente contro la sua bocca trasformando quegli sfioramenti in un bacio vero e voluto.
Lo spinsi verso la mia stanza e chiusi la porta. Perché nella mia testa c’era solo Harry in quel momento.
E io volevo stare di nuovo con Harry.

++++++++++++

<<Louuu>> quel mormorio mi svegliò e alzai il viso dal cuscino, confuso dai sibili. Provai a mettermi a sedere ma qualcosa me lo impediva e quando scostai lo sguardo notai un braccio scuro sulla vita.
<<Cosa…?>>
Zayn m’indicò di stare zitto <<Hai fatto sesso con Thomas>> sussurrò e voltai il capo trovandoci effettivamente il collega dietro di me. Piano mi scostai dalla sua presa e infilai i boxer scivolando fuori dalla stanza chiudendo la porta sconvolto.
<<Oh mio Dio>> mi sfregai i capelli sentendomi in colpa <<Che cazzo ho fatto?>> lagnai e Zayn mi sorrise <<Non è un cattivo partito>>
<<Ma non è lui che amo e->> tornai con la mente alla sera prima e con una smorfia lo ammisi ad alta voce <<Per tutto il rapporto ho pensato a Harry, è un miracolo che mentre venivo non ho detto il suo nome>>
<<Oh>>
<<Zayn sono nella merda>>
<<Sai, credo che regalerò dei fiori a Annie, la tua amica ci odierà tutti per ieri sera>>
<<Sì, mi aggrego>> mi strofinai il viso sedendomi attorno al tavolo mentre mi porgeva il cartone del succo <<Merda Zayn, cosa dovrei dirgli adesso?>>
<<Che lavorate insieme ma era una sveltina in cui stavi pensando al tuo ex?>>
Presi un sorso esasperato <<No, è carino e tutto ma non->> un rigetto disgustoso mi salì per la bocca e mi pentì di aver bevuto. Corsi in bagno per vomitare tutto l’alcool della sera prima e quel poco di succo freddo.
Quando finì di sciacquarmi la bocca Thomas era appoggiato allo stipite della porta, rivestito e composto. E ovviamente aveva sentito tutto...
<<Non è un problema Louis, non sai quante volte mi è capitato di fare sesso da ubriaco e pensare ad altre persone. Volevo essere serio con te ma… la tua mente è occupata, lo capisco>> mi sorrise rassicurante e sospirai sentendomi sbagliato di testa.
<<Mi dispiace tanto Thomas, sono uno stronzo>>
<<Non direi Louis, sei stato carino invece. Quando io volevo fare sesso me li portavo in macchina>> scrollò le spalle <<E poi chissà, forse era solo attrazione sessuale>>
<<Mi dispiace>>
<<Ho avuto del sano sesso, a me non dispiace>> si avvicinò alla sala prendendo un sorso dal cartone <<Mh, è buono all’ananas>> asserì prima di fare un cenno a Zayn e uno a me <<Ci vediamo lunedì a lavoro>> per poi uscire com’era entrato.
Zayn mi osservò stranito e sospirai <<Ci ha sentiti. E dice che fa niente, non gli è dispiaciuto fare sesso una volta>>
<<Quindi... niente rancore?>>
<<Niente rancore>> sospirai portando i capelli indietro senza successo e tornai in camera per sapere se mi ero perso qualcosa dal telefono.
Qualche messaggio dei ragazzi e El, mamma… e Annie che chiedeva se fossi vivo.
La ringraziai per il passaggio promettendole che avrei fatto tutte le mattine a partire dal giorno dopo e sospirai quando fuori si affacciò di nuovo la pioggia.
Zayn sbuffò <<Ecco, questo è il motivo per cui odio Londra: il tempo>> si alzò infilandosi una maglietta <<Vieni con me da Margaret?>>
<<Ti sembro in vena di cibo?>>
<<Infatti ha solo chiesto di andare a prendere un tea>>
<<Ma a che ora ti sei alzato?>>
Saltellò per mettere i jeans <<Alle dieci e tu alle tre, cioè mezz’ora fa, forza>>
Sbuffai andando velocemente a vestirmi consapevole che in fondo un bel pomeriggio a base di tea e nonna Margaret non faceva male a nessuno- tea a parte.
Mentre camminavo per il pianerottolo Zayn notò il mio leggero zoppichio e se la rise <<Ti ha sfondato per bene eh?>>
<<Sta zitto>> lo trucidai con lo sguardo giusto in tempo prima che la signora ci aprisse.
<<Oh ragazzi che bello rivedervi insieme! Da quando lavorate è difficile incrociarsi>> e mentre entravamo mi pizzicò le guance <<Lou caro hai una brutta cera, nel tuo tea metterò tanto zucchero>>
e io odiavo il tea.
<<Zaynie mi ha detto che siete andati a fare festa, spero non abbiate esagerato>> mi osservò rimproverante e le sorridemmo solo mentre il suo pomerania saltava sul divano in cerca di coccole <<Allora, siete emozionati per il college?>>
<<Molto>> annuì prendendo un sorso e sforzandomi di non mugolare alla dolcezza esagerata.
<<Andrete alla stessa?>>
<<Sì, ma non sappiamo se saremo nella stessa classe>> o se la signora Styles sarà la professoressa, pensai con rammarico.
<<Manca poco ormai, quanto?>>
<<Una settimana e mezza circa>> risposi prontamente sconsolato <<Non so se sono pronto>>
<<Oh, coraggio tesoro, è solo la prassi, pensa al fantastico lavoro che avrai terminati questi anni>> mi accarezzò la mano con la sua vecchiotta e magrolina e sorrisi sperando fosse vero.
<<Avete già il materiale?>>
<<Sì, sì>>
Un tuono rumoroso a seguito di un fulmine ci fece sobbalzare tutti e quasi vuotai il tea. Margaret sbuffò <<Ma insomma, questo tempaccio mi ha proprio stancato!>>
Zayn ridacchiò <<Pensa che noi non siamo nemmeno abituati a tutta questa pioggia>>
<<E’ così però, Settembre e Ottobre piove sempre. E anche a Marzo>> c’informò e passammo tutta la giornata in sua compagnia. Zayn a confabulare sulle ricette del momento e io a pensare quanto coglione fossi stato a confondere Thomas con Harry.
E mi facevo pena.
Ero come un innamorato disperato in cerca di qualcosa che ormai non c’era più. Dio che imbarazzo.
La mattina dopo arrivai a lavoro come promesso per sostituire Annie e Chase mi osservò confuso <<Che fai qui?>>
<<Annie fa cambio turno con me per questa settimana>> posai i fiori dentro un recipiente che riempì d’acqua e corrugò la fronte <<E quelli?>>
<<Per Annie è merito suo se sabato sera siamo arrivati a casa>>
<<Cos’è successo sabato sera?>>
I primi clienti iniziarono ad arrivare e risi della sua ansia iniziando a prendere ordini.
Thomas e Annie arrivarono poi per le due e andai sul retro con lei dopo averle porto il regalo <<Da parte mia e di Zayn per averci portati sani e salvi a casa senza mollarci in discoteca per la nostra stupidità>>
Lei alzò gli occhi al cielo ma li accettò lo stesso lasciandoli dietro il bancone.
Thomas spuntò sbuffante <<Louis dovevi dirmelo che facevate qualcosa! Mi ha rimproverato per tutto il viaggio in tram!>> la puntò e sorrisi felice che non fosse cambiato niente tra me e Thomas infondo. O questo fu quello che pensai prima che di nascosto mi lanciasse un occhiolino sparendo.
Annie corrugò la fronte bloccandosi <<Cos’è stato?>>
<<Cosa?>>
<<Quello>>
<<Quello cosa>>
<<Quell’occhiolino!>>
<<Quale occhiolino?>>
<<Louis!>>
M’inseguì fino a dietro il bancone posando poi il vassoio rumorosamente su questo <<Avete fatto sesso?>> sussurrò e sobbalzai <<Pft! Ma che dici!>>
<<Te lo leggo in faccia!>>
Cazzo, faccia da bugia!
<<E’ stata…una sveltina di cortesia>> borbottai scarabocchiando il taccuino e ridacchiò <<Certo come no. A quando la prossima uscita?>>
<<Annie>> la guardai storto <<E’ stato solo sesso. Da ubriachi per giunta>>
<<Certo, vienimelo a dire tra qualche giorno quando vi troverò nel ripostiglio a farlo>> gracchiò sospirando andò ai tavoli sotto il mio sguardo scioccato.
Maledetta lenticchia!

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora