CAPITOLO-60

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Sapete qual è la cosa più bella al mondo?
Svegliarsi mentre il tuo uomo ti fa i grattini sulla schiena e nel mentre posa dei dolci baci sulla tua pelle. Questo è un ottimo risveglio…
Ma quale sarebbe la cosa peggiore di mattina?
Evidentemente quella migliore non faceva per me perché il mio uomo, da inetto qual è, prese a far scorrere le dita lungo i miei fianchi solleticandoli e facendomi sobbalzare. Mugolai lagnandomi cercando di tornare a dormire ma iniziò a parlare <<Lou, sono quasi le undici, alzati>> e mi tirò via le coperte.
Che cafone.
<<Stavo facendo un sogno stupendo, e tu hai rovinato tutto>> sbuffai nel cuscino cercando di riappisolarmi ma me lo negò.
Si sedette vicino a me <<Sognavi me?>>
<<Certo che no>> sogghignai nascosto dal braccio <<Stavo sognando una stupenda donna matur->>
<<Louis!>> mi sbattè il suo cuscino sul capo e risi <<Scherzi?>>
<<Sì. No dai, a dire il vero stavo sognando te mentre ti allenavi sai?>> mi misi a sedere stirandomi per bene e sentì le sue mani scivolarmi sui fianchi prima che mi abbracciasse posando il capo contro la mia spalla.
<<E com’ero?>>
Gemetti, ancora duro per il sogno in questione, <<Una visione>>
Si alzò sorridendomi compiaciuto nell’osservarmi lì a letto, eccitato e perso nella mia immaginazione.
<<Domani mi alleno>>
<<Ma esattamente ti alleni per cosa?>>
<<Per te no?>>
Alzai gli occhi al cielo prima di camminare in bagno e decidere di farmi una doccia, giusto per raffreddare gli animi.
Infilai un paio di boxer puliti e scesi di sotto pensando che per essere a fine Giugno faceva abbastanza caldo… Gli buttai le braccia al collo baciandolo intensamente, alzandomi sulle punte come sempre. Scese a stringermi il sedere un attimo prima di staccarsi con una pacca non tanto leggera <<Ti stavi masturbando e pensavi a me?>> domandò e risi prendendomi un bicchiere di latte fresco <<Certo, ovviamente pensavo a te, a chi altro se no?>> ma lo guardai con un che di misterioso e fece il broncio.
<<Non sei affatto divertente Louis>>
<<Comunque>> ripresi <<Mia madre ti ha invitato a cena stasera>> gli porsi il telefono facendogli leggere il lungo messaggio in cui: “stira questo, porta questa qua, occupati delle tue sorelle oggi pomeriggio, lava i piatti per favore e togli la roba dall’asciugatrice, fatti aiutare a piegarla” e infine “ah, perché stasera non inviti Harry a cena? Ti terrebbe compagnia, io finirò tardi”
Il riccio scrollò le spalle <<Okay>> decise avvolgendomi poi i fianchi per baciarmi dolcemente il collo <<Vuoi uscire con me di nuovo?>>
Sorrisi annuendo <<E dove mi porterai? Se non sbaglio una volta dovevo decidere io>>
<<Allora scegli tu>>
<<Al cinema! Ho sentito che esce un nuovo horror ed è una cosa fighissima!>>
<<Sì, per Halloween forse. Su cos’è?>>
<<Credo qualcosa di splatter tipo vampiri e queste cose qua- forse zombi- che fai!?>> risi quando affondò i denti nel mio collo succhiando con veemenza, stringendo la presa sulla mia pancia <<So fare molto meglio io Twilight che gli attori>> recitò e gli sorrisi <<Allora d’accordo, io ho deciso il luogo->>
<<Quindi io scelgo il film!>>
<<Che non sia però qualcosa come Piccole Donne perché davvero, non sono in vena di depressione>> gli strinsi il viso nella mano, con qualche difficoltà, e sorrise baciandomi il naso <<Cercherò cosa danno, caso mai finiremo a fare altro>> ghignò.
<<In pubblico?>> domandai stupito e si avvicinò per mordicchiarmi un orecchio <<Sono convinto che puoi fare un po’ di silenzio>>
<<Mi stai dicendo che sono chiacchierone?>> sorrisi accarezzandogli i ricci da dietro mentre i suoi denti ripresero il cammino sul mio collo.
<<Assolutamente no amore>>
Sospirai <<Ti amo>> mormorai così dal nulla, voglioso di dirglielo e basta, e la sua presa si strinse maggiormente sui miei fianchi <<Io ti amo di più>> mi baciò la guancia prima di avvicinarsi ai fornelli <<Per questo pretendo che mi aiuti a fare pranzo!>>
Mugolai strisciando verso di lui <<Questo non è amore…E’ sfruttamento>>
<<Come ti pare>> e mi mollò in mano la verdura che odiai <<Lou, domani pomeriggio mi alleno ma la mattina devo andare a correre, è un po’ che non lo faccio, verresti? Immagino che non fare sport ti manchi un po’?>>
Scrollai le spalle <<A che ora?>>
<<Uhm, le sette?>>
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva <<Le- no! Assolutamente no!>>
<<Ma dai che altro hai da fare? Tua mamma non è a casa la mattina?>> mi osservò implorante e sogghignai punzecchiandolo con il mestolo <<Non è che invece Mr.Muscolo qua non vuole correre da solo? E devo ricordarti che questo paese pullula di tuoi studenti? E amiche di Darcy…>>
<<Faremo un giro per la campagna, come sempre>>
<<Corri in campagna? Sei antistupro proprio…>> alzò gli occhi attendendo una risposta e sbuffai <<Come vuoi! Ma non alle sette, almeno le otto e mezza>>
<<Otto>>
Sbuffai dandogliela vinta e misi la sveglia per il giorno dopo.
Verso le due e mezza mi stirai spostandomi da lui mentre stavamo forse poltrendo sul divano <<Devo andare a lavoro…>>
<<Prendi le ferie?>>
<<Quando? Se mi vuoi portare a Brighton ad Agosto le dovrò prendere lì>>
Harry mi accompagnò alla porta confuso <<Ma ad Agosto non ti licenzi?>>
<<Mh…no? Insomma, finchè non trovo un altro lavoro…>>
<<A Londra lo troverai sul momento Lou>>
<<Che palle che sei! Sì, mi licenzierò prima di Agosto e starò con le mani in mano fino ad Ottobre! Anzi, credo che forse ci trasferiamo a Settembre…>>
<<Allora hai trovato un appartamento?>>
<<Io no, Zayn sì. Devo ancora vedermi con lui per la cosa, forse viene oggi al bar>>
<<Allora posso venire con voi?>>
Lo trovai leggermente insistente ma lo lasciai fare e quando fu pronto mi accompagnò fin lì osservandomi languido una volta che uscì dagli spogliatoi con la solita divisa aderente. Gli porsi il suo caffè osservando il bar mezzo vuoto. Non c’era molto da fare…
Eleanor arrivò mezz’ora dopo con Zayn che si sedette vicino al riccio.
<<Salve signore>> sorrise e Harry gli fece un cenno. Da quando avevano collaborato per trovarmi sembravano andare d’accordo…o almeno sopportarsi.
<<Fyn?>> domandò invece El, legandosi i capelli.
<<Giorno libero>>
<<Be’, non c’è molto da fare>> si sedette facendosi un frappè e rimasi appoggiato al bancone.
<<Allora,>> riprese Harry <<Quest’appartamento?>>
Zayn corrugò la fronte <<Che centri tu? Cioè lei- ti vedrò per il resto dei miei giorni non posso darti del lei!>> sbottò poi e il riccio nascose un sorrisetto <<Allora dammi del tu, ma non essere cafone Malik>>
Incrociai le braccia al petto capendo già le intenzioni di Harry <<Tu stai cercando di ficcare il naso per assicurarti che io non vada a vivere vicino a tua madre>> dissi la mia e lui rise.
Poi tornò serio <<Sì è così>>
Alzai gli occhi mentre Zayn scorreva sul telefono <<Allora…ho il numero del proprietario dell’edificio->>
<<Compriamo un attico?>> schernì e mi osservò desideroso con quell’aria da “magari!” per cui sorrisi.
<<E dice che l’appartamento sarà libero entro la fine di Agosto e che quindi dovremmo stabilirci già a Settembre ma non penso sia un male, sai conoscere anche in anticipo l’ambiente…Comunque, sarebbero millecinquecento sterline al mese, il che se consideri Londra è una fortuna>> sospirò porgendomi il telefono e prima di abbassare lo sguardo sorrisi <<Stiamo per andare ad abitare in un buco vero?>>
Scrollò le spalle e scorsi le immagini di un bagno minuscolo, una cucina che era praticamente nel salotto e due stanze da letto di cui una era sicuramente uno sgabuzzino.
<<Bene, direi che per iniziare è okay. Poi magari ci sposteremo l’anno prossimo>> gli ridiedi il telefono e iniziammo a discutere su chi avrebbe avuto la stanza più piccola <<Posso prenderla comodamente io Zayn, non ho un cazzo praticamente da portarmi dietro->>
<<Sì ma io una ragazza, che è alta e snella, tu un uomo che in quella stanza per fare sesso non ci sta, senza offesa ovviamente>> sorrise a Harry che fece solo un cenno.
<<Ti stai basando su del sesso per deciderti di una stanza?>> Eleanor lo guardò male e lui partì con le sue scuse.
<<Malik non preoccuparti, prenditi la stanza più grande, quando verrò per Louis non credo proprio che lo faremo su un letto>> interruppe Harry e mi crogiolai nell’imbarazzo mentre i due ridevano di gusto.
<<Sei veramente un- un cazzone Harry!>> sbuffai e si nascose dietro la tazza scrollando le spalle.
Zayn riprese <<Tra i due però sei davvero quello con meno roba…>>
<<Che poi, stanza più grande! Saranno sessanta centimetri in più, niente di che…>>
<<Allora me la tengo>> Zayn alzò il bicchiere di aranciata e lo lasciai fare venendo a questioni più importanti <<Hai già cercato lavoro?>>
<<Lo sai quanto guadagnano gli spogliarellisti?>> rispose e Eleanor sbuffò mugolando un <<Ancora con questa storia…>> venendo bellamente ignorata.
<<Io non credo di saper ballare decentemente->>
<<Ballare decentemente?>> interruppe Harry <<Cosa ti fa credere che ti lascerei spogliarti davanti a dei vecchi depravati Louis?>> assottigliò lo sguardo prima di puntarlo verso Zayn <<Credevo di potermi fidare>>
<<Fidare?>> li osservai confuso mentre iniziavano a battibeccare e alla fine Harry venne sovrastato dalla mia voce <<Fidare per cosa?!>>
Il riccio si zittì piantando uno sguardo di ghiaccio a Zayn che però alternò lo sguardo sospirando <<Sua madre abita vicino all’università e il nostro appartamento sarebbe abbastanza lontano…ci vorrebbe la metro per evitare il traffico in aut->>
Afferrai il telefono di Zayn cancellando subito il contatto del tipo prima di puntare il dito contro Harry <<Non andrò a vivere in un buco distante da scuola perché tu vuoi evitare tua madre, che ti ricordo insegna dove andrò Harry. Possiamo trovare un appartamento più decente e più vicino continuando a evitarla>>
Zayn sorrise sereno <<Molto bene perché ieri sera ho visto che ce n’è uno a dieci minuti dall’università che chiede anche meno! Mille trecentosettanta sterline al mese e le due stanze sono grandi. La cucina e il bagno sono piccoli ma almeno nessuno dei due dormirà con la muffa in faccia>> e mi girò le immagini.
<<Sì, direi che va benissimo>>
Harry lanciò uno sguardo alla zona e sospirò <<D’accordo, tanto lei probabilmente vivrà dall’altra parte della città che da sul più bel paesaggio cittadino del luogo dalla vetrata del suo grande attico->>
<<Tua madre ha un attico?!>> sbottò Zayn in un lamento e Harry sospirò guardandomi non troppo d’accordo.
Gli presi le mani fra le mie <<Senti, io voglio poter vivere in un posto decente okay? Tua madre la eviteremo->>
<<Mia madre Louis, è una persona che rimugina a lungo e probabilmente sta già covando vendetta per quello che le ha fatto Gemma. Se dovessi essere un suo studente credo che mi suiciderei>> si passò le mano tra i capelli districandosi dalla mia presa e mi mordicchiai una guancia mentre Zayn e Eleanor parlavano fra loro del lavoro.
Abbassai la voce sporgendomi verso di lui <<Harry, la soluzione perché tua madre non abbia niente in mano con cui rovinarti è dire tutto a Darcy e io non credo che…insomma, non penso tu sia pronto>>
Lui digrignò i denti <<Doveva per forza andare ad insegnare e plasmare altre menti come la sua, giusto perché con i suoi figli non ha funzionato>> masticò e gli accarezzai il dorso di una mano prima che si staccasse <<Chiederò una mano a Gemma o un idea quando andrò a riprendere Darcy, tu non preoccuparti>> mi sorrise nuovamente calmo e annuì.
E andiamo, quante possibilità c’erano che riconoscesse suo figlio a Londra se poi prendeva la metro? E quanto possibilità c’erano che mi facesse da insegnante, per favore… non eravamo nemmeno discutibilmente collegabili, lui poteva entrare nel mio appartamento per tutt’altra ragione che me! Sua madre mica era uno stalker!
E con quei pensieri a tranquillizzarmi tornai a lavorare.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora