CAPITOLO-55

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<<Your sugar
Il tuo zucchero
Yes, please
Sì per favore
Won’t you come and put it down on me?
Perchè non vieni e mi ci riempi?>>
Mi svegliai con i suoi sussurri all’orecchio che mi permisero di ricordarmi della notte passata, del ballo e della canzone, mentre me ne cantava un altro pezzo. Sospirai quando smise solo per iniziare a baciarmi il volto facendomi il solletico con le mani che mi accarezzavano i fianchi.
<<Vuoi il mio zucchero?>> gracchiai <<Perchè suona male…>>
Lo sentì ridere <<Buongiorno bella addormentata>>
<<Se ho dormito tanto è perché tu mi hai tenuto occupato stanotte…>>
<<E’ stato solo fino alle tre, come sei drammatico>> pizzicò e sobbalzai scattando a sedere, sibilando al leggere male al culo <<Certo, la notte leoni e la mattina dormiglioni? Ouch, ho male ovunque…>> mi stirai prima di alzarmi per infilare i boxer e andare in bagno.
<<Ti porto a fare colazione?>> domandò iniziando a vestirsi e quando uscì tirai su da terra la mia camicia <<Che vestiti scomodi, come fai a vestirti così…>> sospirai abbottonandola <<Comunque sì. Poi però devo andare a ripassare. E te lo dico, non ci sentiremo per due giorni perché sarò piegato sui libri>>
Sbuffò passandosi una mano fra i ricci cercando di pettinarli e osservai l’ora sul telefono. Erano le dieci e trenta e quando scendemmo al piano terra trovammo tutti lì. La prima cosa che notai erano i boccoli di Eleanor, sconvolti e gonfi, poi il zoppicare di Niall e infine l’aria rilassata di Liam, Zayn e Harry.
Ridacchiai accendendomi una sigaretta <<Si vede chi ha fatto da passivo eh?>> scherzai e Niall mi trucidò mentre Zayn si allungò per sculacciarmi, cosa a cui gemetti ringhiando al dolore <<Oh si che si vede>> sogghignò e Harry sospirò infilandosi nel gruppo per abbracciarmi i fianchi e di nascosto massaggiarmi il sedere <<Malik, mi stai sempre di più sulle palle>> affermò senza barriere e Zayn sorrise <<Ma non mi boccerà mica spero>>
<<Purtroppo la tua media me lo impedisce>> sorrise prima di fare un cenno e portarmi via con la promessa che avrei ripassato con Eleanor nel pomeriggio.
Quando salì sulla sua macchina buttai la giacca dietro tirando su le maniche della camicia scrivendo a mamma che andavo a fare colazione e poi tornavo a casa.
Si fermò al primo bar e si prese un caffè mentre io optai di più per un aranciata.
<<Ma non hai fame? Dopo tutta l’attività che hai fatto>> ammiccò e gli feci il medio finendo il bicchiere <<No, sto bene così>>
Mi riportò a casa e accostò un po’ distante <<Ci vediamo quando quindi? Non sarò alla festa di Darcy…credo sarò in un motel>>
<<E allora probabilmente passerò la notte lì>>
<<Ti ricordo che dopo gli esami devi dire di noi a tua madre Louis,>> mi osservò <<E dopo gli esami s’intende martedì sera probabilmente>>
<<Mi stai dicendo che tra due giorni devo dire di te a mia madre?>> assottigliai lo sguardo contrariato <<Nono Harry, io decido. Dopo l’esame voglio almeno un giorno di relax>>
Perse il sorriso <<Darcy festeggerà e poi partirà per la California>> sospirò <<Allora ci sentiamo e decideremo>> scrollò le spalle salutandomi e ricambiai il suo bacio anche se non fu facile staccarmi.
<<Ti amo. E il tuo esame andrà bene>>
Sorrisi annuendo <<Anch’io>>
<<Cosa, credi che andrà bene o mi ami?>> sogghignò e alzai gli occhi al cielo scendendo per avviarmi a casa.
Quando entrai mamma mi osservò dall’alto al basso <<Nottata piena?>>
<<Sì, qualcosa così. Nella struttura del ballo davano anche le camere, così mi sono fermato per dormire>> inventai, tanto mica era scema, e poi le porsi il telefono lasciandole guardare le foto.
<<Bello il vestito di Eleanor.. lei chi è?>> indicò Darcy e sospirai <<Darcy Styles>>
<<Oh, la figlia del Signor Styles>>
<<Sì, quella con cui sono stato, ricordi?>>
<<Sì>> sorrise alzando gli occhi esasperata forse dalle mie storielle <<Comunque, oggi vieni a trovare Mark?>>
<<Sì. A che ora?>>
<<Per le cinque andiamo, chiedo alla vicina se può dare uno sguardo alle ragazze okay?>>
<<D’accordo, oggi pomeriggio vado da El a ripassare, lei passa domani e io martedì quindi poi vengo con la mia macchina okay?>>
<<D’accordo amore. Ah aspetta,>> mi bloccò <<Hai finito la scuola Louis, o almeno, la scuola è chiusa per il resto degli studenti che non devono fare l’esame…>> infatti aveva chiuso quel venerdì <<Quindi, il tuo fidanzato può venire a conoscerci o?>>
<<Lui vi conosce già mamma, e sei tu che vuoi conoscerlo>> sorrisi agitato <<L’hai già visto e la scelta non ti piacerà per niente ma non posso farci niente, ricordati che non si sceglie chi amare okay?>>
<<Louis lo so questo e ti ho sempre lasciato sbagliare da solo ma è ovvio che ti dirò qualcosa per i primi giorni…>> scrollò le spalle <<Quindi quando verrà?>>
<<Non lo so, finito gli esami? Lui è davvero un brav’uomo mamma e quando lo conoscerai penserai a tutto quello che probabilmente io avrò fatto per tutto l’anno ma non lo smerdare okay?>> e mi riferivo al fatto che ovviamente chiunque avrebbe pensato “mio figlio ha scopato con il preside nel suo ufficio tutto l’anno!” ma speravo che Jay ci sarebbe passata sopra.
Alzò gli occhi <<Louis, io voglio il meglio per te e se ti rende felice va bene, non sono tua madre quindi in ogni caso non avrei voce in capitolo>>
<<Se tu decidessi però di non farmi più vedere le ragazze…e a proposito di questo mamma, le gemelle lo hanno già incontrato… eravamo in videochiamata il giorno in cui papà ha rubato loro i giocattoli e allora ho chiesto a- a lui di distrarle e l’ha fatto. So che sono figlie tue e teoricamente io sono solo il fratellastro e avrei dovuto chiederti il consenso, perché un altro giorno ero di turno ed è andato a prenderle lui per farmi un favore, ma non arrabbiarti con loro…>>
Jay rimase ferma per un po’ <<Uhm, tu- allora, prima cosa, io non smetterei mai di fartele vedere perché sei fidanzato con qualcuno che non mi va a genio, se le cose andassero male nemmeno se lo ricorderebbero fra qualche anno. Ed è una cosa bella che sia andato a prenderle per farti un piacere quindi seconda cosa, tu conosci le mie bambine e sei loro fratello Louis. Sai quali sono le persone da non presentare loro e quali invece sì. Ti fidi dei tuoi amici e loro li conoscono. Non penso che presenteresti loro dei drogati->>
<<Per un po’ di tempo hanno vissuto con un drogato ma’>> ricordai amaramente e lei scosse il capo <<No, quand’eri a casa cercavi sempre di riprenderti Louis e anche il quel caso, ti ho lasciato sbagliare perché ti conosco. Ho messo naso nella tua relazione con Eleanor due volte se tutto va bene ma sapevo che ne saresti uscito da solo perché sei intelligente, e Mark ha insistito molto per tirarti su quando lei è finita in riabilitazione e tutto il resto. Tu sei un lottatore Louis e sai qual è il giusto e qual è lo sbagliato. Sei il figlio migliore che potessi mai desiderare e se il tuo fidanzato ti ama e tu stai bene con lui allora è okay anche per me. Ti pare che ti andrei contro solo perché stai con uno che ha trentasei anni, dei figli o quel che è?>>
La osservai addolcito <<Sì? Mamma quella con El era solo droga alla fine, questa è un’altra cosa->>
<<Non dirlo nemmeno per scherzo Lou, preferisco vederti con uno più grande di te che morto per overdose>> puntò il dito e l’abbracciai grato di avere una madre così in casa, promettendole che per le cinque sarei stato da papà.
E dopo settimane mio padre era tornato in sé. Almeno di mente, per il resto aveva sempre un aspetto di merda, stanco, dimagrito, dispiaciuto, qualche volta si perdeva, qualche volta ascoltava…
<<Cosa?>> si girò osservandomi confuso e sospirai silenziosamente, sorridendo paziente, <<Ho la maturità fra due giorni>> ripetei e Mark annuì <<Oh giusto giusto, e le gemelle, tutto bene a casa?>>
<<Sì>>
<<Tua madre sa di te e il signor Styles?>>
Sobbalzai sorridendo <<Allora te lo ricordi>>
Papà sbuffò <<Un Tomlinson non si abbatte così facilmente, giusto?>>
<<Certo>> osservai le nuvole come stava facendo da un po’ anche lui e poi negai <<Glielo devo ancora dire>>
<<E quando lo farai?>>
<<Finiti gli esami credo…>>
<<Che farete quest’estate?>>
<<Non lo so. probabilmente andrò a Brighton con Harry ad Agosto. Questi sono i miei piani per ora…forse organizzeremo qualcosa fra noi, e forse porterò con me le gemelle>>
<<Anche Jay dovrebbe svagarsi un po’>>
<<Lo so>>
Rimase in silenzio per un po’, poi sorrise al niente ridacchiando <<Papà?>> chiamai e si fermò per un attimo, poi alzò lo sguardo curioso <<Sì?>>
<<A che stai pensando?>> almeno sapeva di essere mio padre.
<<Stamattina Marì mi ha chiamato. Ha detto che le manchiamo tanto Lou, ci credi?>>
Rimasi spiazzato un attimo. Questa cosa su Marì sembrava finita…
Sospirai arrendendomi <<Certo, che altro ha detto?>>
<<Che non vede l’ora di mostrare le ecografie a tutti quanti!>> e no, forse non era consapevole che fossi suo figlio.
<<Cosa pensi che sarà?>>
<<Non lo so. La mamma non mi ha detto molto>>
<<La mamma?>>
<<Marì>>
<<Oh…>> certo. Marì, sua mamma, come no. Sospirai stanco sfregandomi un attimo gli occhi prima di spegnere la sigaretta <<Ti ricordi di Jay papà?>>
Mark corrugò la fronte <<Non ricordo nessuna Jay Louis, perché?>>
<<E che parentela abbiamo noi due?>>
Lui rise <<Coraggio Lou, non scherzare con me! D’accordo che sono il fratello più vecchio ma non sono mica poi così tanto vecchio!>>
Sorrisi dandogli corda, come si doveva fare in questi casi e poi mi alzai <<Allora io torno a casa ora, okay? Ti vengo a trovare domenica prossima, sì?>>
<<D’accordo Lou, buona fortuna per l’esame>>
Lo abbraccia stretto cercando ancora qualcosa di mio padre ma nemmeno l’odore che aveva addosso era più il suo.
<<Grazie papà>> mi osservò confuso un secondo ma lo lasciai lì uscendo dalla stanza. Jay era entrata per prima e quando mi chiese scrollai le spalle <<Due domande da realista, poi sono diventato Louis, suo fratello minore e Marì è diventata sua madre>> spiegai e mi osservò dispiaciuta <<No, va tutto bene. Andiamo?>>
Quando arrivammo a casa trovai qualcosa come nove telefonate perse da Eleanor e subito mi allarmai. Quando la tua amica è un ex tossica che deve dare un esame e potrebbe mandare tutto a puttane cercando i vecchi contatti solo per della stupidissima ansia, be’, ti viene il coccolone.
<<El? Stai bene?>>
<<No!>> sbottò e sospirai trovandola in sé <<Me la sto facendo sotto Louis! Domattina alle nove passo io! Non so niente, non so niente, non->> un singhiozzo la fermò e chiesi silenziosamente a mamma se potevo uscire. Mi annuì e quindi <<Sto venendo da te okay? Non stressarti, chiudi i libri e calmati>>
<<Dio, sarebbe stato tutto più facile se non fossi tornata a scuola!>>
<<E meno male che tu sei la più grande e dovresti pensare che a prescindere l’esame è una cazzata>> sorrisi suonando il campanello di casa Calder per la seconda volta di quel giorno.
<<Tu non capisci!>> mi accolse <<Questa è la mia ultima possibilità Louis!>>
<<Non preferisci Zayn?>>
<<No lui sta ripassando ancora con calma, passa la prossima settimana>> sospirò buttandosi sul divano e legando i lunghi capelli che con il caldo le pesavano <<Dio, sto morendo>>
<<No, stai benone>> mi avvicinai al frigo tirando fuori due birre e gliene porsi una sedendomi vicino a lei <<Non ripassare più niente, nemmeno domattina perché la notte porta consiglio e domani saprai tutto>>
<<Certo, come no>> sospirò <<Grazie per essere venuto, spero che tu non sia come me domani perché sarebbe un suicidio>> scherzò e scrollai le spalle <<Starò a digiuno tutto il giorno, ripasserò come un cretino e alla fine telefonerò a Harry che mi ripeterà le stesse cose che sto dicendo a te. Come se non bastasse, domani pomeriggio lavoro pure>>
<<Anche io>>
<<Allora mi dovrai tenere compagnia>> e dopo un brindisi alla maturità passammo una serata di film in amicizia, una cosa mai fatta in casa Calder.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora