CAPITOLO-57

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Ero appena riuscito ad appisolarmi, cosa che non riuscivo a fare da almeno cinque o sei giorni, quando la porta della stanza di Niall venne aperta bruscamente e ne apparve Liam con appresso il padrone di casa che stava urlando già da un po’ per non farlo entrare forse, non lo sapevo, l’erba mi aveva stordito un bel po’.
<<Louis?!>>
Sorrisi annebbiato <<Heeey>> tubai e Liam si voltò di scatto verso Niall che però corrugò la fronte <<Ma che cazzo! Questa era l’erba segreta come cazzo-!?>> e poi fissò il cassetto della scrivania, che avevo forse scassinato…?
<<Louis ti sei bevuto il cervello?!>> Liam mi guardò allarmato prima di sedermisi a fianco e schiaffeggiarmi la faccia, ma io stavo solo provando a dormire <<Niall che cazzo hai fatto?!>>
<<Niente lui- è arrivato venerdì e- e ha detto che non ce la faceva e allora gli ho concesso di fumare ma solo venerdì Liam! Ha scassinato il cassetto che ne sapevo che ne avrebbe cercata altra!>>
<<E’ arrivato venerdì?! E gli altri giorni?!>>
<<Non mi ha detto un cazzo, solo di suo padre e non gli ho dato l’alcool perché sapeva già di quello quand’è arrivato e pensavo fosse stato in qualche pub->>
<<Ma ti rendi conto che abbiamo fatto i salti mortali a convincere Jay a non chiamare la polizia questa settimana quando suo figlio è scomparso da due cazzo di settimane?! Sei rincoglionito per caso?!>>
Niall piagnucolò scuotendo il capo <<Liam non potevo obbligarlo a fare qualcosa che non voleva, capisci vero?>>
<<Ma- Cazzo!>> sbuffò restando seduto probabilmente per riflettere e poi chiamò Zayn <<Zay, l’ho trovato. E’ stato da Niall per un po’ di giorni- no, non chiamare Jay perché ha trovato le scorte di Niall ed è strafatto>> ci fu un attimo di pausa in cui vidi le mie palpebre abbassarsi a rilento <<No- aspetta, Harry ti ha dato il suo numero no? Be’ vaffanculo Darcy non so dove altro portarlo! Qua finirebbe a farsi ancora>> trucidò Niall con lo sguardo, il quale mi stava scuotendo da un po’ <<Okay, allora chiama El e vieni in qua per favore>>
E mezz’ora dopo stavano provando a sollevarmi dal letto.
<<Porca troia non era magro?!>> Zayn storse il naso e sbuffai con le gambe molli <<Lasciatemi dormire…>> mormorai prima di venire buttato nella macchina di El che mi accarezzò i capelli con le lacrime agli occhi <<Louis sei uscito di testa?>>
Zayn salì dietro di lei con i ragazzi scuotendo il capo <<No è solo strafatto>> la fissai con probabilmente gli occhi rossi, i soliti che lei avesse già visto, ed ebbe davvero una brutta reazione alla cosa, o forse ai ricordi. Sentì la guancia bruciare due secondi dopo e la mia faccia era improvvisamente a sinistra. Mi aveva schiaffeggiato?
Non ascoltai le loro ramanzine per quei minuti di viaggio e sentì solo un <<Chiamo Harry>> mormorato da Zayn quando scendemmo. Liam mi tenne per la vita e Niall lo aiutò prendendomi le gambe, facendomi ridacchiare. Poi mi posarono sul divano di Eleanor.
La quale non riusciva a guardarmi senza piangere pensando che questa volta ero io nella merda forse.
Zayn ricomparve <<Sta arrivando, resto fuori così che mi veda ragazzi>>
<<Louis, mi senti?>> Niall riprese a schiaffeggiarmi.
Mugolai vedendoci male un attimo e Liam sospirò <<Niall, non mi avevi detto di aver smesso?>>
<<Sì ma era vecchia…non troppo se no non gliel’avrei mai data>> giustificò e Liam annuì <<Meglio fatto che ubriaco>> sospirò e nuovamente, proprio mentre ero lì lì per addormentarmi, la porta di casa sbattè ancora una volta.
Aprì gli occhi, trovando le palpebre pesanti e osservai Harry, o meglio una versione consumata di lui, e li richiusi ignorandolo. Harry era il mondo reale, e io non volevo tornare nel mondo reale.
<<Grazie per avermi chiamato>> sentì mormorare e risi dentro all’idea che Harry dalla disperazione avesse dato il numero a Zayn.
<<Louis non può tornare così a casa, ma tu hai Darcy e->>
<<No, è appena uscita e dormirà via, posso tenere Louis così che smaltisca->>
<<Ma come lo riporti a casa? Come spieghi il perché fosse da te?>>
<<Dirò la verità. Tanto prima o poi l’avremmo dovuta dire a sua madre>>
<<Così obbligherai Louis a farlo però>>
<<Già, forse così imparerà che non c’è più tempo nel mondo degli adulti per piangersi addosso e farsi come ragazzini quando succedono cose brutte>> sibilò e probabilmente a rilento gli feci il medio, spingendolo senza successo quando provò ad alzarmi con gli altri.
<<Lasciatemi dormire…stronzi, mollatemi>> farfugliai e alla fine non sentì più i piedi toccare per terra e quando alzai i miei occhi arrossati nei suoi capì mi avesse preso in braccio.
<<D’accordo, chiamami se hai bisogno>>
Nel momento in cui mi mise in macchina e partì il motore mi fotté subito e mi addormentai stanco come un sasso, dopo giorni d’insonnia.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora