Arrivati a casa lo evitai leggermente, posando il borsone in bagno perché “almeno è già qui domattina quando mi lavo” e successivamente mi ero steso, avevo frugato di nascosto nel suo cassetto estraendone la prima cravatta che trovai fingendo di cercare i fazzoletti, e infine lo interruppi mentre diceva cose su Darcy che gli mandava foto su foto <<Credo di dover rimettere>> farfugliai velocemente e ignorando il suo <<Aspetta, cosa?>> lo chiusi fuori dal bagno, girando la chiave.
<<Louis!>>
<<E’- è solo nausea>> sì, nausea da ansia! <<Torna in camera davvero, mi passerà tra qualche minuto nemmeno, sto bene. I popcorn mi sono rimasti sullo stomaco>> davvero!
E quando sentì i suoi passi allontanarsi aprii la zip del borsone facendomi coraggio e spogliandomi tutto. Con lentezza estenuante, sperando di non rompere niente, feci scivolare per le gambe, perfettamente depilate da Eleanor- per il punto segreto mi ero sbrogliato ma direi che era venuto tutto bene-, i collant finissimi e con dei ghirigori a cuore fatti a reggente. Poi infilai le mutande rosse, bucate dietro, e con tanto di scritta “Daddy’s Ass” per cui respirai ancora più rumorosamente. Agganciai le reggenti alle bretelle nere che mi colpirono leggermente i capezzoli e quasi gemetti dall’ansia, lanciando poi uno sguardo al restante contenuto del borsone. Agitato allacciai il collare rosso con il campanello dorato che prese a fare rumore e pregai Dio che non sentisse niente o non si muovesse perché ci stavo mettendo più del previsto. Infilai per bene il cerchietto con le orecchie bianche fra i capelli spostando inutilmente la frangia, poi afferrai la boccetta di lubrificante alla fragola e stringendo i denti iniziai ad aprirmi fino a che non riuscì, con qualche gemito soppresso, a far entrare dentro di me il plug con attaccata la soffice coda bianca.
<<Ah>> sospirai inarcandomi leggermente quando al minimo movimento colpì la prostata. Mi sciacquai le mani per bene, e pulì attorno al sedere per non sporcare il pelo, poi afferrai la cravatta osservando che alla fine era coprente, la provai su di me.
Buttai fuori l’aria e quando alzai lo sguardo osservandomi allo specchio, be’, mi sarei scopato da solo ed ero già duro quindi dovevo muovermi. Silenzioso grazie ai collant, che erano davvero carini a parte tutto- dio stavo diventando una ragazzina-, scivolai sul pavimento tenendo stretta la maniglia della porta in mano. Respirai tremante e l’aprì ringraziando che bene o male la casa fosse nuova e quindi la porta non cigolasse, che lui fosse di spalle a scrivere ancora a Darcy e che non mi vide nemmeno tramite lo specchio. Ma sapevo che una volta toccato il letto mi avrebbe sentito e questo fu il motivo per cui gli saltai addosso annodandogli la cravatta sugli occhi, attento che fosse nel verso giusto, ignorando la sua confusione.
Harry sobbalzò agitandosi un attimo <<Louis?! Che cazzo stai facend->> a forza di muovere le mani beccò la mia coscia e si zittì di colpo, muovendo piano i polpastrelli sulla mia gamba rendendosi conto che fosse un rete quella sotto i suoi polpastrelli <<Oh>> respirò.
Mi leccai le labbra secche cercando di essere serio e non scoppiare a ridere o peggio, piangere, abbassandomi con un ansimo quando sedendomi il plug spinse in su.
Lui sorrise continuando ad accarezzarmi una gamba <<Sei stato particolarmente bravo a mentire questa volta>>
Prima che riuscissi a collegare la bocca al cervello la controfigura di me se ne uscì con un <<Sono stato bravo, Daddy>> per cui quasi mi schiaffai silenziosamente le mani sulla bocca, avvampando di brutto. Ma che cazzo?! La mia testa si stava sciogliendo prima di me?!
Lui rimase zitto per un po’, poi sbottò <<Okay, ora sono duro>> per cui mi alzai prendendo le mani nelle sue <<Non toglierti la benda>> lo tirai in piedi levandogli la maglia e due secondi dopo mi aveva già tirato a sé e la mia coda era fra le sue mani, insieme ovviamente al mio sedere <<Oh cazzo piccolo, non posso proprio non vederti>> e mi stava già immaginando nella sua testa con il cento per cento di probabilità.
Lo spinsi sul letto <<No, o dovrò legarti anche le mani amore>>
Sogghignò alla cieca <<Non essere un micio cattivo, baby>> ed era ovvio che fra i due lui fosse quello che si era già abituato ai ruoli.
Lanciai via le sue ciabatte e i suoi pantaloni, bloccandogli i polsi a lato della testa prima di spogliarmi dell’imbarazzo e darmi da fare. Passai lentamente la lingua dalla zona a V fino al petto dove mi attaccai a un suo capezzolo facendolo sospirare.
<<Ti lascerò giocare per un po’ allora>> mugolai perché non era proprio nei miei piani farmi vedere e cercai d’ignorare l’ansia nella mia testa continuando a lasciargli segni per il collo e il petto. Mordicchiai i suoi bicipiti rilassati prima di liberargli una mano e succhiargli due dita iniziando a muovere il sedere sopra la sua erezione.
<<Oh merda>> gemette e quando sentì le sue mani lottare per levarsi la cravatta dagli occhi tornai dritto senza smettere di muovermi, prendendogli le mani fra le mie e passandomele per il corpo fino a che non strinse con una mano la mia erezione, riconoscendo forse il tessuto delle mutande, diverso dal solito, e spingendo repentinamente e a tentoni il plug più dentro di me, pressando contro la coda.
Gemetti chiudendo gli occhi continuando ad ancheggiargli sopra senza prestare più attenzione a quello che facesse e non mi accorsi nemmeno che avesse tolto la mano dalla mia erezione per levarsi la cravatta e guardarmi.
<<Porca troia>> sbottò in un basso ringhio e allora aprì gli occhi avvampando maggiormente sotto il suo sguardo, non smettendo però di muovermi per evitare di imbarazzarmi davvero più di quanto già non fossi. Mi morsi il labbro quando tirandosi a sedere non smise un attimo di guardarmi o toccarmi, poi quando mi fermai chiamandolo per nome la sua mano si schiaffò contro la mia natica e sobbalzai <<Come micio?>>
<<Daddy!>> esclamai, la pelle bruciante e l’erezione più gonfia di prima. Di colpo mi strinse i polsi dietro la schiena legandoli stretti con la cravatta e quando protestai ricevetti solo un altro colpo.
<<Non lamentarti bambino,>> sorrise, divertito dalla piega che la cosa aveva preso <<Prenderai tutto ciò che Daddy ti darà, sì?>>
Annuì sobbalzando quando mi strinse i fianchi <<Le parole Louis>>
<<S-sì Daddy>> masticai quel soprannome e sorrise <<Bene, allora mani e ginocchia>> ordinò e quando si spostò lo accontentai rosso in viso, aprendo le gambe.
Scoprì quindi che le mie mutande erano bucate, che la coda era stupenda e che le mie gambe strette nei collant erano perfette. Perché sì, scherzi a parte ero davvero bello in tutto quello.
<<Hai fatto tutto questo in bagno piccolo?>>
<<Sì D-daddy>> dio, che disagio… mi appoggiai meglio sui gomiti e mi morsi il labbro in attesa mentre le sue mani presero ad accarezzarmi la stoffa delle mutande. Ridacchiò un attimo mormorando la scritta e avvampai lasciando ricadere la testa fra le spalle.
<<Quindi mi hai mentito bambino? Mi hai fatto preoccupare per niente?>>
<<Sì Daddy>> erano probabilmente le uniche cose che avrei detto…
Una sculacciata ben assestata si posò sul mio sedere e sibilai tirandomi leggermente in avanti, venendo ovviamente fermato.
<<Sei il gattino di papà, vero?>>
Annuì più volte <<S-sì Daddy>> cazzo era eccitante…
Quando si abbassò per allargarmi le natiche e iniziare a muovere il plug dall’attacco della coda non riuscì a reprimere i piccoli gemiti di piacere e cristo, sembrava che stessi miagolando per davvero.
<<Ti sei lubrificato tutto solo in bagno?>>
<<Sì Dad-ah-dy>> strinsi il cuscino fra le mie dita sentendomi colpire la prostata.
<<Con cosa baby?>> ma non aveva voglia di scoparmi?!
<<C-con…Io- nel borsone…fragola-uhm>> mi alzai sulle mani inarcando il sedere verso di lui e mi rimise giù dalla schiena continuando a muovere il giocattolo <<Non farmi le fusa adesso piccolo, spiegati per bene>>
<<Lubrificante alla fragola nel- nel borsone…Daddy>> ansimai in una smorfia di piacere e di colpo tolse tutto il plug dalla coda, osservando come i miei muscoli si richiudessero.
<<Oh baby, ti sei tirato per le feste>>
Sorrisi <<Sì Daddy>> miagolai sentendo quanto fosse eccitato dal tono di voce e rise <<Hai chiesto una mano a tua madre?>>
<<No, a Eleanor>> un ennesimo schiaffo mi fece urlare quel “daddy” vacante e ansimai quando sentì la sua mano scendere per accarezzarmi l’erezione.
<<Eleanor ti ha toccato anche qui?>> e affondò due dita dentro di me. Gemetti poggiando la fronte contro le lenzuola <<N-no Daddy>> ansimai e quando le girò arricciandole all’insù sobbalzai alzandomi ancora una volta sulle mani gemendo.
<<Hai fatto tu qui?>>
<<S-sì Daddy>>
<<Sei stato nervoso tutta la settimana vero? Per giorni e a correre…mi hai mentito così bene…credevo l‘avresti fatto a Brighton tra due mesi>> se la rise continuando a spingere con le due dita.
<<D-Daddy>> ansimai chiedendo di più e mi tolse tutto.
<<Non essere ingordo Louis, aspetta il tuo turno>> l’ascoltai confuso e quando non sentì più niente mi voltai trovandomi solo.
Decisi lo stesso di aspettarlo e nel mentre osservai la coda ormai sul materasso allungandomi a prenderla per giocherellare con il pelo morbido. Non era poi così male…
Quando sentì di nuovo i suoi passi allargai maggiormente le gambe ma le sue intenzioni erano altre perché di punto in bianco mi afferrò per i fianchi facendomi sedere, non prima di avermi rubato il plug di mano e avermelo rimesso. Mi ritrovai faccia a faccia con la sua erezione e i suoi occhi divertiti, aveva qualcosa dietro la schiena…
<<Cosa beve un gatto Louis?>>
<<A-acqua?>>
Scosse il capo spostandomi i capelli dagli occhi <<No piccolo, chiudi gli occhi>> feci come richiesto anche se fidandomi poco e poi il suo pollice mi scivolò in bocca ma era già bagnato e con un gusto già sentito. Quando lo tolse mi ordinò di non riaprirli e di punto in bianco la sua mano bagnata si spalmò sulla mia bocca, infilando due dita dentro e lasciando scivolare il liquido per il mento.
<<Apri gli occhi baby>> soffiò e il mio sguardo cadde quasi subito sulla sua mano bagnata di bianco prima di spostarsi al cartone del latte. E quindi la mia faccia era sporca di latte.
<<Hai detto che sarai un bravo micio Louis, ora,>> e senza scrupoli per il pavimento si versò un bel po’ di latte sul cazzo <<Mangia>> avvicinò la sua erezione alla mia bocca, premendoci sopra prima che vi scivolasse dentro e lui potesse trarre piacere a sua volta.
Avvampai restando un attimo fermo poi chiusi gli occhi scendendo più giù prima di riaprirli e osservarlo appositamente. Cazzo, ero davvero un bravo sottomesso o qualsiasi cosa fossi capitato a fare. Però cristo se era eccitante.
<<Piccolo, berrai anche il latte non scremato vero?>> sorrisi con qualche difficoltà alla battuta sul suo sperma e annuì a cenni ritornando a succhiare con enfasi finché non si fermò chiedendomi di tirare fuori la lingua. Ce lo sbattè sopra prima di iniziare a masturbarsi e liberarsi sul mio palato con un basso gemito e la mano pulita fra i miei capelli facendo scivolare via le orecchie.
<<Non ti faccio leccare per terra per questioni d’igiene ma sappi che sarebbe eccitante>> mormorò divertito e grugnì <<Grazie al cazzo>> tornando un attimo in me prima che uno schiaffetto mi girasse il viso <<Louis, credevo di averti appena sciacquato la lingua o sbaglio?>> mi prese il viso nella sua grande mano, strizzandomi le guance e annuì più volte prima che mi lasciasse andare sul letto inginocchiandosi tra le mie gambe.
Mi osservò famelico salendo ad accarezzarmi le cosce e le anche arrivando poi alle bretelle che tirò per spingermi verso di lui. Mi morse il labbro prima di avventarcisi sopra e infilarmi la lingua in gola, sciogliendomi nel mentre le mani e sfilandomi la coda. Mi aggrappai al suo collo e due secondi dopo si era già infilato dentro di me guardandomi gemere. Sospirò contro il mio collo prima di ritornare a succhiarlo e scoparmi così, inginocchiato e con me semiseduto aggrappato a lui.
Gemetti profondamente contro le sue labbra quando accelerò il ritmo e rimase a guardarmi stringendomi da sotto le cosce. Gli strinsi i capelli reclinando il capo quando prese a martellare la mia prostata, piacevolmente stretto fra le mie carni e non intenzionato a rallentare o fermarsi.
<<Oh- m-merda!>> imprecai graffiandogli le spalle ma non potei nemmeno terminare che ero già con la faccia schiacciata sul materasso e vuoto. Strinsi i denti alle sue sculacciate <<Non>> schiaffo <<Impari>> schiaffo <<Mai>> schiaffo. Mi sfilò le mutande che erano ormai d’ingombro e non gli lasciavano vedere le sue impronte sul mio sedere e rimase fermo in attesa dietro di me, obbligandomi a restare in ginocchio e con il culo in aria.
<<Quindi?>> domandò poi e corrugai la fronte sentendolo fermo.
<<Uhm, cosa?>> feci per voltarmi ad osservarlo quando si schiantò l’ennesima sculacciata sulla mia natica, mista al suo <<Chiedi scusa>>
<<S-scusa D-Daddy>> dio, che cosa mi toccava fare…e non era nemmeno il suo compleanno!
<<Bravo ragazzo>> mi riscivolò dentro e gemetti stringendo le lenzuola ormai sfatte. I brividi mi percorsero le cosce e la schiena e la sensazione era sempre piacevole.
<<Cazzo baby,>> ansimò <<Lo prendi sempre così bene>> mi accarezzò le gambe prima di prendere a spingere più lentamente solo per andare a fondo e colpire il mio punto con precisione.
<<Oh mio Dio!>> iniziai a urlare quando ero ormai lì lì per venire. Mi tirai sui gomiti pronto a lasciarmi andare e mi aiutò aderendomi contro il suo petto, spingendo ancora più su, masturbandomi con la mano libera. Scostò una bretella pizzicandomi un capezzolo e ansimai sporcandogli le dita stringendogli tremante le braccia.
<<Dove vuoi il vero latte puro piccolo?>> ansimò al mio orecchio e sorrisi ripiegandomi sui gomiti, inarcando il sedere verso di lui girando il capo per sorridergli <<Dove vuoi tu, Daddy>>
Gemette una risata prima di uscire al pelo e sporcarmi l’interno coscia. Quando lo raccolse e me lo portò alla bocca succhiai senza protestare sotto il suo sguardo eccitato. Si sedette sul letto accanto a me che scivolai sul lenzuolo guardandolo in attesa di qualcosa, ma lui rimase lì riprendendosi e osservandomi divertito.
<<Ti sei davvero messo sotto Louis>>
Restai a giocherellare con la coda per un po’ prima di alzare lo sguardo temendo altre sculacciate <<Uhm, siamo fuori dai ruoli?>>
Ridacchiò scrollando le spalle <<Ti concedo qualche minuto prima di riprendere>>
<<Riprendere?>>
<<Oh piccolo, non ti aspetterai che ti lasci dormire sta notte>> mi si avvicinò accarezzandomi il viso <<Credevo stessi male per davvero però>>
Sorrisi poggiando il viso contro la sua gamba <<L’importante è che tu sia soddisfatto perché prima di fare questo ancora ci vorranno mesi di supporto morale per tutto questo disagio>> gli sventolai la coda in faccia e sorrise <<Sono soddisfatto, questo non l’avevo ancora mai fatto con nessuno>>
<<Pulirai tu il latte a terra vero?>>
<<Sì>> rise accarezzandomi il viso <<Sei un bravo micio però sai?>> mi accarezzò i capelli riprendendodal letto il cerchietto con le orecchie <<Perché bianche?>>
<<Non m’ispirava marrone, e nero non stava bene con il rosso>>
Mi ridiede la coda afferrando le mutande poco distanti <<”Il culo di papà”, sei serio Lou?>>
Sbuffai arrossendo <<Preferivi “mordimi” o “il buco di papà”?>> elencai strappandogliele di mano <<Però le calze sono carine>> osservai sedendomi e stendendo le gambe davanti a lui.
<<Davvero Eleanor ti ha aiutato?>>
<<Sì. Con tanto, tanto disagio. Ha insistito lei, a me non sarebbe fregato poi molto di mettere le calze con i peli>> scrollai le spalle. Restò a guardarmi divertito e corrugai la fronte <<Cosa?>>
<<Non ti dispiace essere un gatto vero?>> ridacchiò e arrossì <<Sì, certo che sì>>
Mi risistemò il cerchietto avvicinandomisi <<Faccia da bugia piccolo. E non si dicono le bugie kitten>> soffiò accarezzandomi il collo prima di far ciondolare il collare facendo suonare il campanello dorato come se non si fosse già mosso troppo durante la prima sessione.
Capì che eravamo tornati nei ruoli quando si avvicinò maggiormente per baciarmi infilando la lingua fra le mie labbra con lentezza estenuante. Poi si staccò smettendo di stuzzicarmi, mi prese per i fianchi spingendomi a cavalcioni su di lui che si appoggiò alla testata del letto.
<<Coraggio cucciolo, fammi vedere quanto lo sai prendere bene>>Si be', a Louis non è molto dispiaciuta la cosa del kink...
Piccola curiosità, siete fan del kpop? Perchè- so che suona triste- però dopo qualche altra storia Larry forse mi dedicherò più alle ship di altre band che a loro🥺... (se leggete la mia raccolta di Os vi siete resi conto che sono in stallo da un bel pezzo...), quindi volevo prepararvi nel caso prima o poi iniziassi a pubblicare altro e sapere che ne pensate💕.
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...