CAPITOLO-75

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L’orribile suono della sveglia mi fece ridestare dal sonno e mi allungai a spegnere il telefono. Sospirai stirandomi e quando il braccio mi ricadde dall’altro lato del letto corrugai la fronte a sentirlo vuoto. Mi allungai verso destra scrutando il biglietto lasciatomi sulla scrivania firmato a suo nome.

Buongiorno amore
Me ne sono andato presto così da essere all’hotel senza destare sospetti, oggi ci sarà da correre per tutte le mete che visiteremo, è una fortuna che io sia tutti i pomeriggi e altri professori si occupino della sera. Ho detto loro che sarei andato a fare una visita a mia madre per cena ma in realtà verrò da te. Se però sei impegnato scrivimi, così mi sblocchi anche…
E’ difficile uscire da questo letto quando mi stai addosso come un orsacchiotto, ti amo.
Ci sentiamo, H.

Sorrisi alzandomi quando Zayn bussò alla porta <<Lou! Alzati!>>
<<Sì sono sveglio>> mi tirai su vestendomi velocemente afferrando lo zaino prima di arrivare in cucina e mangiare un boccone al volo.
<<Oggi pranziamo in giro?>> proposi e lui accettò <<Sì anche perché ho il turno per le due e finiamo lezione per l’una, tu quando inizi?>>
<<Alle tre>>
Mentre eravamo sulla metro- cercavamo di non infilarci nel traffico con la macchina- mi sorrise <<Allora? Con Harry?>>
<<Quasi quasi rimpiango di averglielo detto Zayn. Mi è scoppiato a piangere fra le braccia>> ammisi <<Io capisco che Darcy abbia paura e tutto ma ora pensa di essere un padre di merda…>>
Lui sogghignò confondendomi <<Suppongo che tu l’abbia consolato per bene…>>
Sorrisi stronzo <<Sì, con il tuo lubrificante>>
Zayn fece una smorfia ignorandomi fino a quando non giungemmo in aula e come sempre il professore White si dimostrò assente. Dopo dieci minuti l’assistente prese parola e gesso iniziando a spiegare. Era stupefacente come gl’insegnanti se ne fregassero degli alunni… insomma, se io fossi stato un professore prima cosa sarei maturato, secondo ci avrei messo tutto quello che potevo sapere e non me ne sarei stato alle otto di mattina a ubriacarmi nel primo bar. Mi sarei ricordato di com’ero io da studente, senza piani e senza un'idea lavorativa, con la sola speranza che qualcuno m’indirizzasse o mi facesse appassionare all’unica materia che mi riusciva bene.
Mentre prendevo appunti realizzai che forse quello avrei dovuto fare da grande. Forse Harry non aveva tutti i torti, forse mi potevo appassionare… E Zayn?
Fu quello che gli chiesi quando uscimmo dal campus, mentre Anne Selley chiudeva l’auto ed entrava. Era strabiliante quella donna, sempre così posata e seria con quello sguardo che ti freddava. Non era molto facile riuscire a distogliere lo sguardo…
<<Probabilmente l’informatico in una di quelle ditte private che fanno soldi>> proseguì Zayn e annuì distrattamente mentre entravamo nel primo fast food a tiro.
<<Quindi,>> mi osservò <<Sei felice che Harry sia tornato con te e tutto vada bene?>>
<<Be’, bene, non lo so, dipende da Darcy>> scrollai le spalle sfogliando il menù.
<<Secondo te Harry vivrebbe senza di lei?>>
<<L’ha già fatto>> mormorai acido, poi sbuffai <<Ora sto cercando di separarlo da sua figlia?>> mi sfregai gli occhi stanco e Zayn sorrise <<Te l’ho giocata io amico, scusa ma non puoi sempre lasciar correre anche contro gli stronzi>>
Mi accigliai <<E non lo faccio ma cerco di farmi andare bene le cose che c’entrano con lui. Gli ho detto la verità, non lo separerò da sua figlia, spetta a lui ora>>
<<Suona poetico, davvero, ma guardati le spalle nel caso Darcy ti sorrida per il suo papino e poi ti pugnali quando ti giri>>
Alzai gli occhi al cielo <<Non lo farà. Io sto con Harry, non con lei. Se non vorrà trovarmi simpatico non me ne fregherà molto>>
<<Anche quando piazzerà su le sue scenate nel mentre di un bel cenone di Natale in casa Tomlinson?>>
<<Vorrà dire che andrà da sua madre>>
Zayn sorrise <<Uh, il patrigno cattivo eh?>>
Lo guardai male e la smise iniziando a ordinare.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora