CAPITOLO-9

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<<Ti piace?>> 
<<Lo adoro>> fissai con un sorrisetto Darcy mentre mangiava i suoi spaghetti cinesi. 
<<Sei carina>> mi lasciai scappare senza neanche pensarci e lei s’illuminò.
<<Grazie>> sorrise con quelle fossette e per un attimo rabbrividì. 
Harry mi era stato addosso tutta la mattina. Occhiatacce e sguardi confusi quando, ad ogni ora, mi aveva visto con sua figlia. Credeva scherzassi? Be’ non più. Non avevo intenzione di ferire ancora la ragazza. Forse dovevo solo provare a fare sul serio con lei, era perfetta in fondo...
<<Sai, tuo padre mi ha detto che vorresti fare la stilista come tua mamma>> accennai. 
<<Oh sì! Sarebbe un sogno! Però devo fare prima questo, design all’università. Tu cosa farai?>> ottima domanda...
<<Cosa farò quando?>>
<<Dopo il liceo>> rifiutammo il dolce e mi alzai sgranchendomi le gambe pronto a pagare. 
<<Uhm, credo che resterò per l’azienda di papà>>
Lei mi osservò cauta <<Okay. Sai che con me puoi parlarne sì?>> 
Annuì incerto prima di pensare che sì, facevamo sesso, però avrei potuto prenderla come una sorta d’amicizia no? Cioè una sorta di relazione con un amicizia segreta nella mia testa...Con quale dignità volevo affrontare questa storia?
Quando mi fermai di fronte a casa sua scese ad aprire il cancello facendomi parcheggiare. Scesi e controllai i messaggi. Qualcuno da Zayn e Niall e altri da mamma che chiedeva per la cena. 
<<Ci sei?>> annuì distrattamente ed entrai con lei osservandola. 
<<Camera tua o cucina?>> 
<<Nah, cucina, così sono già qua per la merenda>> ridacchiai seguendola e ci fermammo quando sentimmo la porta sbattere. Okay, mi fermai solo io. 
<<Be? Vuoi stare lì tutto il pomeriggio?>> mi riscossi ignorando Harry che stava entrando sedendomi accanto a Darcy che mi sorrise prendendo la sua roba. Io non ce l’avevo ma sapevo come si facevano i suoi esercizi. 
<<Allora…>> iniziai una breve spiegazione per anticiparle qualcosa mentre lei annuiva prendendo appunti. 
<<Aspetta! Quindi sarebbe…>> si fermò per un attimo ridacchiando quando Harry, salutando ed entrando in cucina, le passò vicino pizzicandole i fianchi. Strinsi la penna ignorando il suo sguardo. Quelle labbra erano state sulle mie e su quelle dell’ex mogli, cosa stava succedendo? Perchè m’importava?
<<Corretto, vedi ora questo lo sai passiamo alla seconda…>> mormorai <<Che ne dici di provare con le espressioni?>> 
<<Mhm>> fece una smorfia e sfogliai le pagine mentre sentivo il frigo aprirsi e Harry si faceva un panino prima di appoggiarsi a sua volta al bancone a pochi centimetri da me. Da noi volevo dire... 
<<Tu la fai e io poi vedo, oppure mi chiedi quando sei bloccata>> proposi e lei annuì poco convinta scrivendo mentre io dettavo. Quando passarono cinque minuti, e si sentiva solo la sua penna posata sul foglio, il masticare del riccio, e la mia gamba che faceva su e giù nervosamente non ce la feci più. Mi sentivo così soffocato…. Fortunatamente il telefono squillò e sospirai silenziosamente. 
Mamma.
<<Ehi. Tutto bene?>> dissi subito e lei sospirò dall’altro lato. Mi alzai camminando fino al salotto per stare un po’ solo. 
<<Perché quel tono?>> afferrai le mie sigaretta miste e uscì in veranda. 
<<Mark non sta molto bene Lou. Siamo andati a fare una visita e…>> inspirai brutalmente la fragola buttandola fuori prepotentemente. 
<<E?>>
<<E sta peggiorando. Quasi non sapeva come si usasse un coltello oggi a pranzo e- mi sento così inutile>> 
Mi si serrò la gola improvvisamente e capì che le cose non stavano andando nel verso giusto. Quando sentì la porta di casa aprirsi mi allontanai in fretta. 
<<Vuoi che venga lì?>> ma i passi seguivano i miei. 
<<Io non lo so… Credo di dover stare un po’ da sola con lui. No, no. Sta lì e divertiti con i tuoi amici>> 
<<Mamma… Sappiamo entrambi che non è la cosa migliore…>> sbuffai interiormente voltandomi a fulminarlo con lo sguardo ed Harry ricambiò con uno guardingo. 
<<Louis, sta lì e basta. Volevo solo avvisarti che spero tu sia più presente in officina prima che si faccia male>> sospirò. 
<<Okay>> 
<<Mi spiace che pensi di non poter fare la scuola dei tuoi sogni Boo>> 
Scrollai le spalle gettando a terra la cicca <<E’ solo l’università ma’. Vivo anche senza>> 
<<I tuoi studi sono importanti, non bloccarti solo per noi>>
<<Sì, lo so>> 
Quando staccammo Harry inclazò subito senza un minimo di pietà, tanto da sembrarmi ridicolo.
<<Non dirai a nessuno ciò che hai visto l’altra sera>> inarcai un sopracciglio voltandomi verso di lui e scrollai le spalle non in vena camminando per il retro. 
<<Perchè, cos’ho visto ieri sera?>> 
<<Louis, non giocare con me. Tu non dici niente a Darcy e io non dico ciò che facciamo noi>> 
Sgranai gli occhi ridendo <<Oh e cosa facciamo noi? Sesso, Harry? Stavi facendo sesso con la tua ex? O forse dovrei dire moglie? Credo di aver visto perfettamente l’anello brillare…E poi se tu dicessi di noi sarebbe un male solo per te>> 
Lui si avvicinò strattonandomi per il gomito, un cipiglio alla fronte, <<Non ti azzardare a dire queste stronzate a Darcy>> 
<<Quali? Quali Harry?>> soffiai sulle sue labbra che s’imbronciarono appena irrigidendo la mascella <<Che stavi giocando con sua madre? Oppure che ha un padre che si diverte un po’ troppo? Oppure non dovrei dirle che forse Camille ti ha fatto solo un lavoretto, magari qui?>> posai bruscamente la mano sulla patta dei pantaloni e sentì il suo respiro fermarsi appena <<Be’ Harry, io non ci sto. Non sarò l’idiota che lascerà Darcy da sola quindi se permetti, gradirei non ti avvicinassi più a me e che non fossi così imprudente da farla stare male>> tolsi la mano e sentì il suo respiro pensate. Mi scostai con l’intenzione di andarmene ma lui fu svelto ad attaccarmi al muro di casa. 
<<Perché ora t’importa di Darcy?>> 
<<Dovrebbe importare anche a te>> scrollai il capo spingendolo via <<Se non ti dispiace la mia ragazza mi aspetta>> 
<<Louis! Almeno->> si fermò sospirando cercando di calmarsi <<Almeno non dire niente>> 
Incrociai le braccia al petto fissandolo <<Perché te la sbatti? Perché non c’è il divorzio?>> 
<<Non posso dire la mia vita a un->>
<<Un ragazzino? Che però è più furbo di te a quanto pare>> 
Scostò il mio sguardo <<Se te lo dico non ne farai parola>>
<<Non ne farò parola>> tanto non l’avrei detto a nessuno lo stesso. 
<<Io ho firmato le carte del divorzio, lei no. Prova ancora qualcosa ma io non sento più niente verso di lei quindi le ho gentilmente dato la penna per firmare ma è volata a New York prima che potessi impedirlo ed eccoci qui, a distanza di cinque anni>> 
Strabuzzai gli occhi <<E’ cinque anni che fate così nonostante il divorzio?>> 
<<No! Dio Louis, no! Sono stato irresponsabile solo con te, con Camille ci faccio solo qualche sveltina!>> 
Ma si sentiva?
<<E la nostra cos’era?>> 
<<Noi abbiamo fatto sesso>> 
<<E quello che fai con lei cos’è?>> 
Sbuffò <<Senti, è lei che pretende e non succede quasi mai se non quando diventa troppo appiccicosa. Non lamentarti cazzo, almeno con te era giornaliero>> 
<<Grazie a Dio solo due, tre volte>> 
<<Scusami?>>
<<Te l’ho detto, voglio trovare qualcosa di serio>> mi alzai e corrugò la fronte. 
<<Con Darcy?>>
<<Perchè no, stiamo già insieme>>
<<E hai fatto sesso con me>>
<<Sì ma non accadrà più>> rientrai stanco di parlarne. 
<<Lou, credi sia giusta?>> la corressi nervosamente prima di chiederle scusa e che dovevo andare. Proprio mentre Harry rientrava noi stavamo bellamente scambiandoci effusioni, lei che mi chiedeva di restare e io che cercavo una scusa per non vedere quella faccia da rana. 
Una rana carina però...
<<Dormiremo solo Lou>> promise e mi morsi un labbro prima di guardarla. 
<<Ma i libri per domani…>> 
<<Ci sveglieremo presto>> maledizione. 
<<Okay ma vado a casa per cena così cambio vestiti e libri e mamma non sta in pensiero ok?>> lei saltellò tutta contenta prima di chiudermi la porta alle spalle. 
Proprio come la prima volta lo sguardo di Harry mi bruciò sulla schiena. 

+++++++++++++

<<Che?>> il riccio sbottò aprendomi la porta e senza salutare lo sorpassai non badando che fosse a petto nudo e pantaloni entrando in casa fiondandomi nella stanza di Darcy. Infilai il pigiama e mi misi sotto le coperte con lei. La strinsi a me facendola sobbalzare. 
<<Credevo che non saresti venuto>> farfugliò e io le lasciai solo un bacio in fronte. 
<<Dormi>> mormorai prima di chiudere gli occhi a mia volta.
Venni però svegliato nel bel mezzo della notte dalla voce di Harry via telefono. 
<<Cosa?! Mi prendi in giro?!>> sussurrò inciampando per le scale <<Non provo nulla e lo sai! Passatempi! Non- Hai avuto ciò che volevi no? Ora basta. Manderò Darcy a New York nelle vacanze di Natale okay? Basta che la smetti- No! E’ sempre stata l’ultima volta, lo sai benissimo>> e detto questo silenzio.
Provai a chiudere gli occhi di nuovo ma quelle parole mi oscurarono i sogni. Quando non sentì altri rumori e la porta chiudersi mi alzai in cerca d’acqua o qualcosa che potesse rinfrescarmi. 
Aprì un cassetto mugolando di soddisfazione quando ingoiai l’arancia del succo di frutta… Che quasi sputai al suono di un ennesimo sbuffo e passi pesanti. Cercai di nascondermi da qualche parte ma sbuffai perché niente era adatto così lo lasciai semplicemente osservarmi infastidito prima di fare per andarmene. Harry mi fermò. 
<<Credo che Darcy sia confusa dal tuo comportamento>> mi voltai confuso. Lui scrollò le spalle premendo i pollici sul telefono <<L’altra sera parlavamo e mi ha detto quanto sia triste di non conoscere la tua famiglia. Credo sia una buona idea… Uhm,>> si fermò facendo una smorfia al telefono che vibrava di nuovo e pensai che probabilmente era l’ex moglie a giudicare dalla converszione che avevo sentito <<Sì hai capito no? Sia mai che svuoti il tuo di frigo...>> mormorò prima di passarmi a fianco e andarsene via. 
Passai una mano sul viso sbuffando. Senza nemmeno accorgermene ero in camera sua a tenerlo fermo per un braccio. Mi osservò dopo aver posato il telefono aspettando. 
<<Io… Non posso>> deglutì e mi guardò confuso. 
<<Louis lo sai vero che prima o poi i tuoi genitori dovranno sapere che stai con Darcy e diventerà qualcosa come cene di famiglia e bla bla no?>> mi morsi un labbro annuendo. Sospirando mi fece sedere sul suo letto <<E allora qual è il punto? Quando sono venuto per la macchina mi sono sembrati disponibili e gentili>> scrollò le spalle e mi grattai il petto scoperto per il caldo. 
<<Io uhm… Il coach- lui ha detto che avrei dovuto parlarne con te in quanto preside considerando che riguarda un po’ la proposta d’università che ho dato a Zayn ma io credo sia stupido perché tu non potresti farci nulla lo stesso no?>> dissi d’un fiato e Harry mi guardò come se fossi scemo. 
<<Mi diresti di che parli Louis? Problemi economici?>> 
<<No, no solo… Uhm, mio padre…l’allenatore mi ha detto di parlarne con te perché ho lasciato la squadra e->>
<<Perché?>> 
<<Perché- Perché… Io..>> mi morsi un labbro sentendo improvvisamente gli occhi pizzicare stranamente. 
<<Tu cosa Louis?>> sbottò e glielo dissi tutto d’un fiato. 
<<Perché mio padre ha l'Alzheimer>> dissi ed Harry socchiuse le labbra zittendosi. 
Quando parlò mi voltai a fissarlo come se fosse pazzo <<Be’ ci sono molti centri apposta e->> non lo lasciai finire che risi senza ironia. 
<<Certo, vai dal preside, lui ha esperienza! Chiude le persone nel manicomio e tanto piacere, sai cosa? Voi adulti non capirete mai con un cazzo di gente giovane>> e detto questo mi alzai scuotendo il capo e passando le mani sugli occhi. 
Stupido me che avevo provato in chissà cosa.
Lui non mi seguì.





C'è tensione nell'aria...
Cosa pensate di Harry?
Credete che Louis possa riuscire a stare bene con Darcy?
Votate, commentate e a domenica🙃!

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora