CAPITOLO-11

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<<Cazzo Liam! Sta attento!>> sbottai quando frenò di colpo davanti alla villetta e la mia gamba fasciata sul tendine sbattè contro al sedile. 
<<Scusa Tommo, dimenticavo che ora sei così delicato>> sorrise e sbuffai mentre Darcy ridacchiava. La stavamo accompagnando a casa dopo che l’infermiera mi aveva messo delle garze e del ghiaccio dicendo che si sarebbe sciolto di lì a poco.
<<Grazie Liam, ci sentiamo stasera Lou>> mi baciò una guancia prima di uscire e correre in fretta nella villetta dove abitava. 
<<E così questa è la villa Styles,>> mormorò Liam <<Dove Louis Tomlinson si fotte la figlia e il padre>> disse con voce grave e io gli diedi una gomitata per farlo smettere. 
<<Dai cazzo! Voglio andare a dormire e mi sa che non vengo questa settimana>> sospirai e Liam ridacchiò. 
<<Niente sesso quindi?>>
<<Nop>> risi con lui stringendomi nel mio cappotto. 
<<Allora Lou, a quando il tuo compleanno?>> 
<<Potremmo farlo il venti>>
<<Possiamo farne due diversi vero? No perché anche il compleanno con Darcy… Amico è fantastica, ingenua e tutto ma abbiamo bisogno di fare cazzate senza femmine>> mi lanciò un’occhiata. 
Scrollai le spalle <<Mhmh. Mi sta bene. Ci vediamo amico>> presi le stampelle e camminai fino alla porta di casa. Mamma aprì scombussolata nel vedermi. 
<<Louis! Cos’è successo?!>>
<<Sono caduto in palestra>> spiegai sedendomi sul divano <<Le gemelle?>> 
Lei borbottò qualcosa come <<Scuola>> che mi fece annuire. 
<<Posso dormire o hai bisogno di una mano?>> sbadigliai e lei sospirò nel vedermi assonnato e mal ridotto <<Dormi pure>>

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Quando aprì gli occhi erano le due del pomeriggio. Mi stirai fissando il fogliettino di fronte a me. 

“Sono a lavoro, papà è in garage, dormi e non andare a scuola credo tu ne abbiamo bisogno. Hai tutto in frigo
Xx mamma” 

Sorrisi rigettandomi a letto e ignorando la vibrazione del telefono che segnava un numero sconosciuto.
Quando mi svegliai era quasi sera e la gamba faceva ancora male. Presi il telefono sentendo distintamente le risatine delle mie sorelle e notai una chiamata persa da parte di Darcy e due da un numero sconosciuto. Richiamai Darcy. 
<<Louis?>>
Non era Darcy… <<Harry?>> cosa…?
<<Ti ho chiamato ma penso che sei a casa no?>> sentì un sospiro e mettendo il vivavoce salvai il suo numero scoprendo che fosse il fatidico sconosciuto.
<<Sì, è successo qualcosa?>>
<<Darcy è partira per le vacanze di Natale e mi ha pregato di dirtelo perchè non le rispondevi>> 
Corrugai la fronte, tutto lì? Era serio o era solo lui che aveva voluto sentirmi?
<<Ah...Okay? Le scriverò, ho avuto problemi con il telefono>> ci fu silenzio per un po' prima che riprendessi <<Uhm, tutto qui?>>
<<In realtà voleva chiamarti per parlarti di una piccola rissa avuta con una ragazza a scuola penso. Non lo so sono i soliti drammi adolescenziali>> 
Succedeva sempre tutto quando stavo via? <<Ah. E sta bene?>>
<<Sì. La tua gamba?>> 
Sospirai <<Non lo so. Fa male e non penso sia solo uno stiramento perciò forse dovrei farla controllare>> 
<<Okay, le dirò che ho fatto come richiesto>> 
E io dovevo crederci sul serio? Era normale che un padre chiamasse il ragazzo della figlia per avvisarlo della sua partenza? Forse lo era se non mi ero fatto più vivo con lei...
<<Uhm, Harry?>> mi mordicchiai un labbro <<Per te sarebbe un problema se… Insomma se Darcy venisse a trovarmi?>> mormorai dubbioso pensando che forse se i miei non erano in casa si poteva fare.
Ci fu silenzio per qualche secondo. 
Poi una risposta secca <<No, nessun problema glielo dirò>> e la cornetta in faccia.
Com’è che si dice? Di bene in meglio? 
Non capiva Harry, e questo già lo sapevo ma anche le cose banali come la sua gelosia mi risultavano confuse. 

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora