<<Buongiorno mio splendido fidanzato!>> nell’esatto istante in cui Harry si chiuse la porta dell’appartamento alle spalle sobbalzai rischiando quasi di far cadere la colazione che mi stavo portando in sala. E nuovamente, ero solo in boxer per colpa del caldo.
Lo ignorai capendo che aveva approfittato del portone aperto da quelli che ritiravano la pattumiera dei ritardatari e di Zayn che tornava dal bucato e aveva lasciato la porta aperta per scendere con il secondo carico.
Zayn alzò gli occhi al cielo <<Sfamiamo una persona in più?>>
<<Sì per i prossimi tre giorni>>
<<Okay, be’ Louis è…>> mi buttò un'occhiata <<E’ un problema se vi lascio soli? La lavatrice sotto sta finendo e hai già il primo cesto di roba da piegare…>>
Corrugai la fronte <<Primo cesto? Ma quanta roba c’è da lavare scusa?>>
<<Quella di questi giorni no? Quindi è un problema se vi lascio soli?>>
<<Chi?>>
Lui mi osservò confuso <<Tu e Harry>>
Mi guardai intorno fingendo indifferenza <<Non ho idea di cosa tu stia parlando>> e scrollando le spalle ripresi a mangiare accompagnato dalla risata del riccio e dai sospiri di Zayn che <<Come vuoi>> e poi scese di nuovo.
<<Ignorarmi servirà a poco, ma se proprio insisti te lo renderò difficile>> e dunque si sedette davanti a me il più rumorosamente possibile.
<<Stamattina ho chiamato Darcy e tornerà alla fine della settimana prossima. Nonostante la vacanza le amiche e tutto sembrava abbastanza nervosa, ne sai niente?>>
Mi stava prendendo in giro? Gli lanciai una veloce occhiata e vedendolo realmente confuso tornai alla mia tazza.
<<Oh, allora mi vedi!>> esultò e due minuti dopo bussarono alla porta socchiusa. Margaret apparve con l’ennesimo piatto di biscotti, solo che questi erano al burro, e mi sorrise vedendomi in sala.
<<Louis, caro questa volta ho cambiato la ricetta>> sorrise aprendo bocca per continuare ma s’interruppe vedendo Harry <<Oh. Disturbo?>>
Prima che potessi aprire bocca Harry si alzò sovrastandola in altezza e porgendole la mano <<Certo che no signora, sono Harry, il fidanzato di Louis>>
Lo spintonai via prendendo i biscotti a Margaret <<Non è il mio fidanzato>> borbottai e lei ci osservò confusa ancora un po’ mentre Harry sorrideva <<Oh, allora hai smesso d’ignorarmi?>> per cui ritornai al mio mutismo.
<<Uhm, mi chiedevo,>> riprese lei <<Se uno di voi due aveva voglia per caso di accompagnarmi al supermercato più tardi. Oggi verranno i miei nipoti e pensavo di fare una bella sfoglia>>
Harry sorrise <<Le sfoglie sono le migliori signora>>
<<Certo lo so, ma non sono tanto in grado di farle…se le sai fare potresti aiutarmi tu Harry, non voglio disturbare Zaynie e Louis>> gli battè sulla spalla pensierosa e Harry mi sorrise vittorioso.
Alzai gli occhi <<Ti accompagno io a fare la spesa, mi vesto e arrivo>>
<<Posso venire?>>
<<No>>
<<Certo caro>>
Grugnì sbuffando mentre infilavo dei pantaloncini e una maglietta dalle bretelle. Il mondo mi stava per caso remando contro?
Una volta fuori casa le chiesi di prendere l’ascensore mentre informavo Zayn che prendevo la sua macchina, alla fine, volente o nolente, aveva dovuto abbandonare la moto a casa. Ma ero convinto l’avrebbe ripresa prima o poi…
Quando gl’indicai l’auto mi misi alla guida ricordando la strada per il centro commerciale e i due rimasero per tutto il tempo a sorridersi e confabulare su torte, cibi vari e me a giudicare dalle occhiatine che mi lanciavano prima di tornare a ridersela fra di loro. Ma come faceva Harry a essere così calmo se mi aveva sempre assillato per sua madre?
Fu quello che gli chiesi senza riuscire a trattenermi quando scappai dalla presa del suo braccio sulle spalle.
<<Ora esisto di nuovo?>> ironizzò seguendo con lo sguardo Margaret che girava le corsie con velocità come se niente fosse. Non ricevendo risposta proseguì <<Mia madre ha i domestici, lei non fa la spesa>>
Sua madre sembrava una sorta di boss mafioso che usciva di casa solo per vedere come andavano i suoi scagnozzi nel tagliare le gole degli indebitati. Sbuffai una risata all’idea e mi guardò corrucciato <<Ti fa ridere l’idea dei domestici?>>
Scossi il capo con un cenno di mano e tornai silenzioso lasciandolo discutere sulle sfoglie migliori con l’anziana che poi ci tenne anche a iniziare a domandare di noi.
<<Sai Harry, credevo che stesse con Zaynie all’inizio, ma poi mi ha detto che è fidanzato quindi pensavo avesse una signorina anche lui ma tu sei davvero una sorpresa ragazzo mio>> gli battè sul braccio con aria dolce <<E cosa fai? Studi anche tu?>>
<<No io lavoro già>>
<<Oh, allora sei solo venuto a trovare il tuo moroso eh?>> ammiccò e Harry sorrise divertito afferrandomi per il collo stringendoci il braccio attorno per schioccarmi un bacio sulla guancia <<Sì signora, sono venuto a trovare il mio ragazzo>>
<<Non sono il tuo ragazzo>> protestai cercando di scansarmi senza successo.
Margaret ridacchiò <<Su, su Louis caro, non me lo nascondere, io non ho niente contro i gay>>
<<Già Louis, apriti un po’>> mi battè sul petto con il braccio che mi circondava ancora le spalle e distolsi lo sguardo preferendo non rilassarmi fra le sue braccia, anche se l’avrei fatto volentieri.
<<Allora? Vuoi ignorarmi per i prossimi tre giorni o rendere le cose interessanti?>>
Grugnì spintonandolo senza successo <<Non c’è niente d’interessante per te qui>>
Sorrise negando <<Tu sei più che sufficiente Louis. Ma se proprio vuoi ignorarmi>> scrollò le spalle liberandomi dal suo braccio e lo osservai allontanarsi, non capendo il suo gioco.
A fine spesa Margaret si fermò davanti a un negozio per accessori maschili perché <<Devo proprio prendere quella a Frank!>> e quindi sgambettò dentro inseguendo la fatidica cintura.
Posai le borse della spesa a terra sedendomi su una panchina guardandomi intorno mentre Harry prendeva posto vicino a me <<Allora,>> iniziò <<Ti piace Londra? Personalmente a me no>>
Sbuffai all’argomento <<Allora meno male che non ci devi vivere tu>>
<<Quindi->>
<<La smetti?>> scattai <<E’ inutile che ci provi, non funzionerà. Non c’è nessuna riconquista Harry, ti ho lasciato e basta. Fattene una ragione e torna a casa>>
Mi sorrise amaro <<Il problema Louis, è che non mi hai lasciato perché lo vuoi a giudicare da quello che hai detto ieri. E dato che io amo te e tu ami me->>
<<Io non ti amo!>>
<<-insisterò fino a quando non avremo risolto>>
<<Stai solo perdendo tempo>>
Lui però mi guardò con furbizia <<E’ estate, la scuola è chiusa e non c’è altro che io voglia fare al momento. Lasciami sprecare il mio tempo Louis>>
Lo guardai non riuscendo davvero a capire perché insistesse. Se mi avesse lasciato io non l’avrei cercato, forse i primi giorni ma poi l’avrei mandato a stendere!
Riprendemmo a camminare fino alla macchina dove portammo il regalo in questione a Frank e poi tornammo a casa per pranzo, e faceva un caldo assurdo.
<<Dio, non si respira>> lamentai entrando in casa mentre Harry si organizzava per gli orari con Margaret per aiutarla in cucina.
Zayn scrollò le spalle uscendo dalla cucina con le pentole in mano che poi posò sul tavolo già apparecchiato <<Allora fortuna che ho fatto una freschissima insalata di pollo. Se non ci fossi io vivresti di panini Lou>> alzò gli occhi al cielo e scrollai le spalle sciacquandomi le mani e sfilandomi la maglia.
<<Senti Lou, ho chiesto ai ragazzi se vogliono venire la prossima settimana nel weekend, insieme a El>> iniziò mentre mangiavamo e scrollai le spalle <<Per me, tanto Niall e Liam possono dormire appiccicati sul divano e tu con Eleanor no?>>
<<Sì, nel caso ospiti uno dei due nel tuo letto>>
Scrollai le spalle e poi Harry attaccò <<Vi siete già fatti un giro al campus?>>
<<No>>
<<Trovato lavoro?>>
<<Nemmeno>>
Ricevette risposte solo da Zayn e poi verso le due e mezza si alzò annunciando che andava ad aiutare Margaret con quelle sfoglie.
Mentre sparecchiavamo Zayn mi lanciò qualche occhiata ma prima che potesse iniziare a parlare lo zittì scappando in camera dove rimasi rischiando anche di appisolarmi un attimo prima di risvegliarmi dal dormiveglia non solo per la spiacevole erezione dovuta a un ottimo sogno di cui nemmeno ricordavo qualcosa, ma anche perché qualcuno la stava già soddisfacendo.
Sospirai credendo di starmelo immaginando ma quando poi sentì delle dita entrare dentro le mie mutande e altre stuzzicarmi un capezzolo sobbalzai nell’esatto istante cui la mia punta venne strizzata.
Aprì gli occhi ansimando e subito intercettai quelli di Harry che torreggiava dietro di me ansioso di vedermi venire tra le sue dita ancora una volta.
<<Prova a ignorare questo se ci riesci>> e prese a masturbarmi con una certa foga per cui mi fu difficile trattenere i gemiti che uscirono strozzati <<Zayn è uscito per cercare un lavoro e dare un occhiata al campus, sono le cinque e mezza di sera e sei da solo con me. Tu come la vedi Louis?>>
Ansimai stringendo le lenzuola quando rallentò ancora sfregandomi solo il buchino con il pollice, stimolando l’orgasmo che sentì stava per arrivare. Gemetti chiudendo gli occhi <<Cazzo>> continuò ad accarezzarmi lentamente, osservandomi sollevato su un gomito <<Be’ effettivamente è una visuale molto affascinante ma mi aspettavo qualcosa di più delicato>> mormorò schernendo che l’unica cosa riuscissi a fare era gemere e imprecare.
<<Har-ry>> ansimai stringendo i denti alla lentezza della cosa.
Mi guardò stupito <<Oh, allora esisto?>>
<<Mh…>> mugolai chiudendo gli occhi desiderando solo venire.
<<M’ignorerai ancora Louis?>>
<<S-s-ah!>> sgranai gli occhi sobbalzando quando mi strinse i testicoli scuotendo il capo <<Risposta sbagliata>>
Lo guardai deciso nella mia risposta e sospirò rialzando i boxer <<Molto bene>> e scivolò giù dal letto alzandosi per uscire dalla stanza. Quando la porta si chiuse rimasi boccheggiante e solo e dovetti risolvermela.
<<Stronzo>> ansimai sporcandomi le dita mentre però stavo pensando a lui in modo molto esplicito.
Quando uscì dalla stanza passai dal bagno per sciacquarmi le mani e una volta in cucina trovai un messaggio di Zayn al telefono che avvisava sarebbe tornato per le sei, cioè fra un ora.
Sbuffai aprendo il frigo e prendendomi da bere una birra prima di buttarmi sul divano e notare che Harry si stesse facendo i fatti suoi al telefono. A questo punto doveva aver prenotato in un b&b se stava tutto il giorno qui anche per i pasti… mi rattristai di come stavano andando le cose, all’idea che se ne sarebbe andato col cuore spezzato e tutto il resto. Mi stavo comportando da vera merda umana prendendolo a pesci in faccia senza nemmeno dargli una spiegazione…
Guardai il programma in tv senza vederlo davvero e solo quando cambiò canale mi risvegliai e presi un altro sorso. Faceva schifo ignorarlo perché in quel momento avrei solo voluto stringermi fra le sue braccia e stare lì a guardare quegli scadenti programmi di cucina che tanto osservava.
E poi il mio telefono vibrò e non appena lessi “Darcy” mi lasciai scappare un lamento non indifferente. Harry mi buttò un'occhiata e poi dopo aver osservato il nome sul telefono illuminato fu svelto a prenderlo prima di me e chiudersi in bagno. Scattai in piedi allarmato battendo contro alla porta <<Harry! Ridammelo! Non leggere!>>
Effettivamente non mi aveva scritto molto da quando mi aveva rivelato di sapere la verità, solo “hai fino alla fine del mese” e quel messaggio ma non sapevo cosa dicesse!
<<Harry, per favore non leggere!>>
<<Fino alla fine del mese per fare cosa?>> chiese da dentro e mi mordicchiai un labbro <<Cosa…cosa dice l’ultimo messaggio?>>
<<Dice “è ancora lì?” Chi è ancora qui?>> ringraziai che non stesse usando la sua intelligenza e poi riprese <<”Se è ancora lì è mi stai prendendo in giro sai cosa succede Louis”?>>
Aprì la porta osservandomi confuso e gli rubai il telefono di mano guardandolo male <<Non azzardarti a farlo mai più>> avvisai prima di rispondere un breve “sì, lo so. Ma non si chiude così in due minuti” e tornare al divano per bere cercando di calmare i nervi.
Per un attimo avevo desiderato che leggesse di più, che capisse tutto e mi sostenesse o decidesse di andare contro a sua figlia per me, poi mi ero sentito un idiota.
<<Chi sarebbe qui?>> insistette ma tornai a ignorarlo stringendo bene il telefono fra le dita <<Lou->>
<<Nessuno Harry! Fatti gli affari tuoi!>>
<<Tu e mia figlia vi parlate in codice e dovrei stare bravo? Dopo che hai parlato con lei mi hai evitato per due settimane e poi sei scappato qui Louis, che cavolo sta succedendo?>> spense la tv concentrando l’attenzione su di sé e distolsi lo sguardo sbuffando.
<<Te l’ho già detto, fatti gli affari tuoi>>
Ma nel mentre pensavo “ti prego, scopri tutto e liberami di questo peso”.
<<Dovrei chiedere a lei?>>
Rimasi in silenzio e mi sentì come un bambino dispettoso che non voleva ammettere di aver colorato lui il muro e il padre gli chiedeva se dovesse chiedere al fratello maggiore chi fosse stato.
<<No>> sospirai poi <<Mi ha solo chiesto se Logan era ancora qua. L’ho incontrato qualche giorno fa>> mentì e Harry si rilassò visibilmente <<Non penso di volerti credere Louis, non considerando quel “se mi prendi in giro sai cosa succede”>>
Mi sfregai gli occhi stanco <<Darcy pensa che Logan la stia tradendo o qualcosa del genere, e quindi avrà pensato che per solidarietà fra uomini non le avrei detto la verità, non lo so. Intendeva “se mi state mentendo lo scoprirò e saranno guai”>> buttai lì pensando che ero davvero bravo a dire palle.
Harry mollò la presa ma non riaccese la tv quindi restammo in religioso silenzio finché non mi arrivo un altro messaggio.
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...