CAPITOLO-65

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Mi si spezzò il respiro.
Lei sapeva.
In quel momento vidi passarmi davanti la nostra relazione e fu come se tutto fosse stato sul punto di crollare.
Darcy sorrise compiaciuta <<E’ divertente come mi abbiate presa per fessa per mesi, e credimi all’inizio ha fatto male. Non pensare male, la mia relazione con te l’ho intrapresa perché mi piacevi, nella mia testa c’era davvero anche Logan ma quando ci siamo lasciati ho iniziato a tenere gli occhi aperti più spesso e il fatto che tu finissi in presidenza quasi ogni ora era ridicolo. Così mi sono inventata che qualche volta uscivo, qualche volta dormivo via, ma invece stavo semplicemente in strada nel bar a qualche isolato più in là. E tu arrivavi sempre ogni sera a casa nostra>> mi lanciò un'occhiata mentre il mio cuore sprofondava sempre di più <<E quella cosa del cinema. Siete stati davvero stupidi a pensare che fossi così deficiente da crederci. Non mi fraintendere, sono felice con Logan e amo mio padre, ma tu hai iniziato a farmi schifo qualche mese fa e ho continuato tutta questa stronzata solo per vedere dove avevi intenzione di spingerti. Potevi essere una semplice sveltina per lui, e l’avrei accettato, anche se realizzare così di colpo che tuo padre è gay fa molto male. Ma hai preferito prenderti tutto Louis e io davvero non lo posso accettare perché mi sono fidata di te, ci sono stata con te, ti ho anche rivelato che pensavo avesse una fidanzata porca troia e tu hai continuato a rassicurarmi con le tue stronzate quando è sempre stata colpa tua se litigavamo così spesso, se lui usciva, se lui non c’era, se poi aveva del lavoro arretrato->>
<<Darcy->>
<<Sta zitto cazzo perché mi sto davvero sforzando per non urlarti addosso e ho piani ben peggiori per te Louis>> sibilò asciugandosi una lacrima e guardandomi con odio. E no, quella davanti a me non era Darcy, quella era Camille in persona <<Comunque,>> tornò a sorridere come se niente fosse <<Ti sono stata attaccata per mesi e tra l’altro, sapevi che mio padre detesta lavorare nei bar? Come quello in cui tu lavori. Quando ero piccola e mi veniva a prendere aveva lo stesso da lavorare, certo si sforzava per non farlo ma mi ha sempre rivelato quanto odiasse essere di fretta e finire le cose nei posti affollati. Ma per te lo faceva. E pensava davvero che mi bevessi ogni scusa sul perché fosse sempre lì…>> rise per niente divertita <<Non hai avuto un minimo di riguardo nei miei confronti Louis, fingi che t’importi ma non è vero, altrimenti non te lo saresti scopato anche quando io ero in casa>> mi scoccò un'occhiata carica d’odio e persi il respiro sentendo il cuore iniziare a galopparmi in petto e il sangue ghiacciarsi.
<<Io… io non…>>
<<Poi mi hai detto che te ne andavi a Londra per il college e allora ho pensato di essere libera, che io e papà saremo tornati alla normalità. Ma sai cos’ho trovato nel suo telefono Louis? Messaggi di Brighton. Mi sono stesa su un letto dove voi avete fatto sesso>> il suo tono si fece disgustato <<E messaggi d’amore. Lo ami Louis?>> rise schernendomi <<Ohw, pensavi davvero che sarebbe andato tutto alla grande? Che non avrei capito un cazzo, che me l’avreste detto perché lui è il mio adorabile papà e gli devo volere bene così com’è? Devi davvero aver vissuto in una favola per tutto l’anno, perché suppongo che vada avanti da troppo. Di una cosa sola ti devo ringraziare purtroppo Louis: se non fosse stato per te non avrei conosciuto Gemma o capito che stronza sia mia nonna. Ma anche mia zia non sa tenere bassa la voce e l’ho sentita mentre pianificava con papà di dirmelo. Siete veramente ridicoli>> si asciugò le lacrime guardandomi mentre mi rompevo in mille pezzi ad ogni sua parola.
<<Perciò ecco cosa faremo Louis. Io amo mio padre, più di te sicuramente, non ho intenzione di passare gli anni con lui com’è successo con mia madre, di fidanzato in fidanzato, di venire presa in giro, di dover ritenere come patrigno un neo ventenne con cui ho persino fatto sesso>> e io non riuscivo a dire niente, a difendermi, a spiegarle le cose <<Non me ne frega un cazzo se vi amate. Mio padre può stare con un uomo, ma che abbia la sua età, che non sia un pezzo di merda disgustoso come te e che non me lo debba nascondere. Quindi tu chiuderai con lui, di persona e non di messaggio, voglio che sia credibile, questa vacanza da paradiso finisce qua per entrambi. Te ne andrai il più lontano possibile all’università, non vi vedrete mai più, non vi scriverete mai più o altrimenti giuro Louis che io lo mollo qui e me ne vado a New York da mia madre, e ti odierebbe con tutto il suo cuore per avergli portato via la sua bambina>> mi fissò con rabbia sibilando con veleno ogni parola e sentì le mie paure cadermi addosso come macigni.
<<D-Darcy non puoi farlo>> iniziai cercando di calmare la mia voce che però iniziava a tremare lo stesso <<Louis, Louis, Louis>> sorrise <<Lo vuoi un futuro vero? Non ci metto niente a telefonare a mia nonna e chiederle di renderti la vita al college un inferno perché indovina? Non vede l’ora di fare a pezzi mio padre e Gemma per quello che le hanno fatto>>
Quella ragazza era il diavolo. Non aveva niente di Harry, né la comprensione né l’intelligenza, lei era solo come sua nonna e sua madre.
<<Non- non sei tu che devi decidere, io…>>
<<Lo vuoi un futuro o no? Vedila così Louis, ti rendo libero prima, in ogni caso quando me l’avreste detto non l’avrei accettato e papà non avrebbe sopportato di perdermi>>
Scossi il capo sentendo gli occhi farsi lucidi e la rabbia salire <<Ti ho protetta tutto l’anno da cose che nemmeno sai->>
<<Forse prima di sprecarti avresti dovuto chiedermi se sapevo che i miei scopavano e che non erano nemmeno divorziati. Ma ancora una volta, tu hai convinto papà a riprendere le carte in mano e firmare. E ti odio da morire per avermi rovinato la famiglia Louis quindi fa un favore a tutti e vattene a Londra, non farti mai più vedere davanti a questa casa perché se ami davvero mio padre non vorrai vederlo rovinato, vero?>> mi riservò un ultimo sguardo prima di alzarsi e ravvivarsi i capelli <<Su, alzati, ci sta guardando dalla cucina. E sorridi Louis>> mi strattonò silenziosamente fino al cancello prima di sbattermelo in faccia e salutarmi con un sorriso finto e la mano <<Addio Louis, non mancherai a nessuno>>
Rimasi fermo per qualche secondo, osservandola rientrare con un sorriso nuovo e mi chiesi se davvero le avevo rovinato la vita così tanto. Avevo fatto di tutto per proteggerla da quello che stavo facendo, per farmi andare a genio, durante la nostra relazione ero persino cambia per lei e sempre per lei avevo chiuso con Harry più volte!
Prima che potessi rendermene conto stavo già singhiozzando e svelto mi nascosi oltre il muretto. Sentì il respiro mancarmi e mi nascosi tra le mani cercando di calmarmi, di fingere che non stesse succedendo niente, di fingere che quel cazzo di amore che avevo sempre temuto non facesse sempre così male e non mi avesse fottuto un'altra volta.
E lui che si preoccupava dei tradimenti… il mio Harry non centrava niente con quella stronza di sua figlia. Ma tutti gl’insulti non furono sufficienti a fermare le lacrime e mi rimisi in piedi, ignorando gli sguardi confusi di chiunque mi vedesse singhiozzare per strada, correndo in cerca di una mano amica.
Il mio telefono già vibrava di suoi messaggi ma nemmeno lo sentivo perché quando crollai in casa di Eleanor tutto ciò che riuscì a singhiozzare fu <<E’ finita>> mentre confuso dal baccano Zayn usciva dalla cucina osservando il suo migliore amico disperarsi per la seconda volta nella sua vita.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora