Inutile dire che andare a scuola divenne nuovamente qualcosa che richiedeva molta attenzione. Nonostante fosse l’ufficio di Harry e nonostante ci vedessimo più volte temevo ci avrebbero potuti sentire, era già una fortuna non ci fossero le telecamere…
E alle volte perdevo la cognizione, proprio come quel lunedì. Non ci eravamo visti per tutto il weekend e Harry, che mi aveva proposto mille luoghi coperti, me la stava facendo pesare mentre continuava ad andare lento, tenendomi fermi i fianchi con le mani mentre lui stesso alzava il sedere dalla sedia e si muoveva impedendomi di fare lo stesso.
Strinsi gli occhi adocchiando l’orologio. Sì, sesso delle sette e cinquantadue okay?
<<M-merda Harry, perché fai così?>> ansimai mordendomi poi il labbro per non fare troppo casino, già la sedia cigolava.
Di tutta risposta lui grugnì e impresse le orme delle sue unghie nel mio sedere aprendolo, continuando a fare lenti e decisi movimenti di bacino.
<<Guarda che qua non hai l-la doccia>> ricordai stringendomi ai braccioli mentre sentivo il suo sguardo bruciarmi sulla schiena. Quanto avrei voluto vedere i suoi muscoli sudati guizzare mentre mi teneva fottutamente in aria con le sole mani. Le sue labbra rosse, gli occhi lucidi di piacere e i ricci spettinati dalle mie dita…
Di scatto lasciò andare le mie gambe e ricaddi su di lui penetrandomi a fondo da solo. Sobbalzai gemendo fortemente pregando che non avesse intenzione di farmi restare eccitato per il resto della giornata. Ma le sue mani scesero veloci ad abbracciarmi la vita prima che una si spostasse sul mio membro muovendosi velocemente. Sibilai prendendo a muovere i fianchi quando capì che lui non l’avrebbe fatto, anche se con qualche difficoltà dovuta al fatto che il suo petto stesse aderendo contro la mia schiena.
Un bussare alla porta ci fece bloccare. Sgranai gli occhi temendo che chiunque fosse sarebbe potuto entrare e Harry socchiuse le labbra cercando di farfugliare qualcosa. Gli strinsi il braccio spronandolo a levarmi le mani di dosso in modo tale che sarei potuto andarmene ma lui sembrava deciso a finire per tanto la voce fuori si schiarì e <<Muovetevi piccioncini, avete esaurito il tempo, sta per suon->> la voce di Liam venne interrotta dalla campana e sospirando mi appoggiai al petto di Harry completamente sciupato.
Senza lasciarlo finire, lo spavento mi aveva levato l’eccitazione di dosso, mi alzai svelto infilando la maglia e i boxer.
<<Louis->>
<<Hai la scrivania che possa coprire quella, io arrivo ogni mattina tardi non voglio beccarmi un rimprovero>> scossi il capo allacciando la zip dei jeans <<In più>> afferrai la giacca e lo zaino voltandomi per osservarlo mentre s’infilava la camicia e i boxer muovendoli più volte scomodo <<Ci vediamo all’uscita no?>>
Harry sbuffò appoggiandosi alla scrivania, la zip aperta e la cintura pendente dai passanti <<No, ho dei colloqui>>
Mi mordicchiai il labbro scrollando le spalle <<Allora…a domattina>>
Prima che potessi uscire mi tirò a sé con un <<No, ci sentiamo stasera dove faremo fottuto sesso telefonico>>
Risi lasciandomi mordere la guancia e successivamente mi voltai per baciarlo veloce prima di uscire sorridendo a Liam <<Grazie amico ma ho perso dieci anni di vita!>>
Lui sogghignò mentre salivamo le scale <<Sono stato zitto per alcuni minuti apposta>> confessò e lo colpì al braccio sbuffando anche se non riuscì a perdere il sorriso.
Mi osservò curioso <<Lou, come siete ora? Voglio dire….Siete…?>>
<<No, non siamo fidanzati o che. Noi- noi proviamo dei sentimenti, è ovvio, credo sia geloso, e io non voglio niente di serio perché non voglio nasconderlo alla mia famiglia, in più a Settembre partirò e tornerò qua solo per le vacanze, se va bene…>> scossi il capo e Liam annuì intendendo.
<<Okay, ma così facendo sarà poi strano quando non lo avrai>>
Ci lasciammo al bivio dei corridoi e riflettei sulle sue parole. Intendeva per il sesso? O la compagnia? Forse per i nostri sentimenti repressi…
No, sarebbe terribile vivere come due fidanzatini che ogni tre secondi si confessano il loro amore e doverlo poi lasciare. Quello sarebbe davvero…triste. Anche se la parola “triste”, conoscendomi, non sarebbe mai abbastanza per descrivere dei sentimenti spezzati.
Dunque era meglio così.
Anche se poi avrei avuto i sensi di colpa.
Non eravamo in un film, non avrei potuto tornare indietro per lui come nelle peggiori storie romanzate.
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...