Sbuffando osservai il nome di Harry comparire sullo schermo. Era passato solo un giorno dalla partenza di papà, ma la casa sembrava smorta. Vuota. Silenziosa e buia.
Mi sfregai il viso sibilando al male al naso e al labbro che tornò a bruciare. Le avevo prese da Zayn ma Harry ricordava di me con il volto poco più che livido, non sicuramente di nuovo spaccato.
Alla fine gli chiusi in faccia e tornai a studiare mettendo il silenzioso. I ragazzi, che avevano saputo, continuavano a chiedermi come stessi e anche Eleanor, che aveva parlato con Zayn sistemando le cose, si era aggiunta. Ma non m’importava, io volevo stare solo.
<<Louis?>> Jay entrò nella stanza sorridendomi leggermente <<Ti ho portato un po’ di merenda>> mi porse il piatto di pancake e sorrisi leggermente triste.
Lei sospirò sedendosi a fianco a me <<Boo, so che è difficile, specie per te ma dobbiamo tenere duro okay? Sappiamo entrambi che questa malattia lo porterà via molto più in fretta del previsto e->>
<<Sono gay mamma>> sussurrai e lei rimase ferma un secondo. Sbattei gli occhi confuso sul perché l’avessi detto <<No- io- aspetta non…>> mi agitai sul letto nervoso e lei sorrise accarezzandomi il capo attirandomi a sé. Scoppiai a piangere senza motivo.
<<Okay Louis, è okay>>
<<N-no io sono bisex, sto- non so cosa sto facendo>> scossi il capo desolato <<E papà sta male e io ti assillo con- con queste->> spezzato mi zittì di nuovo affondando nel suo odore solito e confortante e lei continuò ad accarezzarmi la schiena.
<<Va tutto bene Louis, non c’è niente di male nell’amare qualcuno come te. Basta che ti renda felice, papà ti direbbe le stesse cose>>
Mi scansai asciugandomi le lacrime <<Lo so ma…>> deglutì cercando di dire qualcosa di vero <<Mamma, mi giudicheresti mai?>> strinsi i denti cercando di non piangere nuovamente.
<<Certo che no, che c’è che non va?>>
<<Io- io credo di essere innamorato di->>
<<Mamma! Daisy ha di nuovo finito tutto il dolce per prima!>> Phoebe entrò sbuffando e sospirando mi voltai per asciugarmi le lacrime.
Jay sorrise prendendola in braccio. Phoebe corrugò la fronte <<Boo piangi?>> scossi il capo sbuffando una risata <<No, certo che no! Queste sono lacrime da uomo!>> la spinsi e lei rise.
<<Sei una principessa Booo!>>
<<Scusami?!>>
Jay mi sorrise e mormorò un <<Continuiamo dopo, scusa ma rischio di bruciare la cena>> e scese lasciandomi con Phoebe che rimase appollaiata contro di me mentre completavo degli esercizi di francese.
<<Boo? Chi è Harry?>> domandò smettendo di giocare con il mio telefono a causa dei messaggi <<E che vuol dire “S-sei davvero…uh- stronzo”?>> le presi il telefono di mano spegnendolo subito lanciandolo via <<Niente. Vuol dire qualcosa di brutto>>
Corrucciò la fronte <<Allora Harry è cattivo?>>
<<Lui- no>> sospirai <<Non lo è. E’ solo arrabbiato con me>>
<<Avete litigato?>> annuì e lei parve pensarci. Poi sorrise <<E allora tu digli che lo ami tanto tanto, quando Daisy lo dice a mamma funziona sempre>>
Sobbalzai osservando il suo sguardo innocente mentre quelle parole ingenue mi ronzavano in testa.
<<Non…non sempre è così facile Phi-Phi>> le spettinai i capelli e lei adocchiò i miei pancake.
Glieli porsi divertito dato che ormai il mio stomaco era chiuso.
Quando verso l’ora di cena scesi di sotto mamma mi sorrise <<Lou, dopo cena vado da papà okay?>> annuì sapendo che non sarei potuto andare perché dovevo tenere le gemelle <<Domattina devo iniziare a lavorare molto presto,>> aggiunse porgendo un tovagliolo a Phoebe <<Riesci a portare le ragazze a scuola?>>
Annuì anche se sarei arrivato tardi e Jay mi osservò a lungo <<Lou, so che sei maggiorenne e tutto ma…posso parlarne con la tua scuola? Mi farebbe piacere se il tuo preside capisse e non decidesse di abbassarti i voti per i ritardi che molto probabilmente farai>> sospirò sfregandosi le guance e restai a pensarci capendo che non le avrei detto per chi provassi quel che provavo.
Ammettere quella parola a me stesso, pensarla… Mi bloccai leggermente spaventato. Stavo per dire a mia madre che io amavo Harry. Stavo per mandare tutto a monte per una mia debolezza? Come se mia madre avesse mai potuto accettarlo. Per un secondo mi venne da ridere dentro per la mia stupidità. Le cose accadute quel giorno mi avevano buttato nella realtà e anche se tutto faceva di nuovo schifo ora il mio mondo era di nuovo reale. Nessun isola felice, nessun sentimento d’amore, nessuna vita facile. L’amore non serviva a niente. Mia madre aveva provato tanto per Mark e ora si ritrovava sola di nuovo, a doversi arrangiare. A cosa serviva un sentimento simile che prima ti dava tutto e poi ti mostrava solo l’enorme cratere lasciato? E Harry che mi diceva di amarmi, a cosa serviva? Tanto io me ne sarei andato e non ci saremo visti più. Non sapevo nemmeno se sarei tornato a casa o se avrei insegnato qui, non sapevo niente. Non sapevo niente del mio futuro e chissà, magari sarei andato a vivere via solo per cercare soldi così da poter aiutare la mia famiglia e Harry. Cosa me ne facevo di Harry? Del suo amore che non avrebbe mai funzionato, che non avrebbe portato a niente, che mi avrebbe solo ferito.
Mi sentì un idiota perché ormai c’ero dentro fino al collo, l’avevo lasciato fare e mi sembrava di essere un bambino che crede che l’uomo cattivo abbia le sue caramelle preferite.
<<Louis?>> sobbalzai e mi cadde la forchetta a terra. Annuì a mia madre e lei mi osservò dispiaciuta pensando forse che fossi intristito per papà ma quando arrivai in cucina mi permisi di tirare fuori il telefono e leggere i suoi messaggi con la terribile accortezza che mi mancasse e allo stesso tempo mi calmasse.
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanfictionLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...