CAPITOLO-52

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Regnava un imbarazzante silenzio già da un po’. Lui era entrato nella vasca e mi stava osservando in attesa di chissà cosa, forse dei miei sentimenti o che so io, sta di fatto che era davvero imbarazzante e avrei davvero dovuto tenere la bocca chiusa.
<<Hai finito? Mi stai mettendo in soggezione…>> arricciai il naso e sorrise sospirando <<Il mio intento era solo di far tornare il vecchio Louis scorbutico amore,>> sorrisi al soprannome come sempre <<Ora te ne resti lì in solitudine o mi lavi i capelli?>>
Osservai i suoi ricci <<I tuoi capelli sono già puliti…>>
<<Sì ma sto facendo il bagno>>
<<E allora bagnali>>
<<Cos->> prima che potesse finire lo affogai per qualche secondo, dandogli giusto il tempo di “bagnare” i capelli.
Quando riemerse iniziai ad insaponarglieli in ginocchio tra le sue gambe con un sorrisetto divertito.
<<Ohw guarda, con questo nuovo look a banana saresti super->> una sculacciata mi lasciò ansimante.
<<Lava decentemente i miei capelli donna>> ruggì e lo guardai male afferrando il soffione e puntandoglielo in faccia, sfregandovi sopra perché <<Devo togliere lo shampoo, sai>> affogandolo un altro po’.
<<Hai finito?!>> mi bloccò i polsi girando il getto contro di me e indietreggiai senza successo finendo solo a sputargli contro l’acqua che mi finiva in bocca. Quando la chiuse sembravamo due foche bagnate senza un minimo di stile.
<<Oh Dio, sei ridicolo>> m’indicò e portai i capelli indietro strofinando i suoi e annodandoli <<Okay, me lo rimangio! Basta che la smetti- come sei manesco!>> partì un’altra sculacciata e gridai <<Ma cos’è?! Un cuscinetto antistress?!>> irritato mi girai afferrandomi il fianco per tirare la pelle del sedere e arrivare a vedere le impronte delle sue mani su questo.
<<Cazzo Harry, tu sei manesco!>> sbuffai indicando la zona lesa e sorrise fintamente dispiaciuto <<Scusa tanto tesoro, se ti giri posso guarire tutto>>
<<No!>> lo spinsi via rimettendomi seduto nonostante l’acqua calda bruciasse sulla pelle. Sibilai scomodo ma cercai d’ignorare la cosa osservando invece le sue mani giocare con le mie dita <<Pensa se avessi avuto gli anelli…>> mugolai e sbuffò alzando gli occhi al cielo tirandomi a sé. Scivolò più giù lasciandomi lì mogio tra le sue gambe e con la guancia schiacciata al suo petto, le braccia a circondare il suo collo e le sue mani ad accarezzarmi la schiena bagnata e qualche volta le natiche.
<<Ancora un po’ che stiamo qui e cena ce la possiamo sognare>> mormorai mezzo addormentato e mugolò, cosa che mi fece alzare lo sguardo trovandolo praticamente appisolato contro il bordo della vasca.
Mi alzai quindi da lui afferrando l’asciugamano fuori e legandomelo attorno alla vita prima di scuoterlo e tirarlo su così da asciugare pure lui <<Forza! Che razza di uomo sei eh? Guardi piccole donne, fai piangere la gente più piccola di te e poi ti addormenti in vasca?>> lo stuzzicai e sbuffando mi strappò l’asciugamano sfregandosi i capelli e rivestendosi.
Io, che ero già a posto, scesi di sotto cercando di svegliarmi.
Mentre cucinava rimasi a sgranocchiare qualche pomodoro dell’insalata ed era talmente pigro che ogni volta che finiva di cucinare qualcosa, si accoccolava contro di me, che me ne stavo seduto sul bancone, per farsi accarezzare i ricci veramente esplosi dopo la doccia. Sorrisi accarezzandogli il viso e baciandolo per poi tirarlo a me <<Mi sembri il bambolotto che avevo a nove anni, quello che mi trascinavo ovunque e sbatacchiavo qua e là>>
Grugnì una risata prima di spronarmi a portare la roba in tavola e sedermisi addosso. Mugolai al peso ma lo lasciai fare prendendomi cura di lui e accontentandolo. Si sgranchì il collo finita cena e mi scivolò addosso sedendosi fra le mie gambe, <<Cosa vuoi fare cucciolotto?>> chiesi divertito pizzicando le sue guance e si alzò <<Un attimo, devo solo riprendermi>> si stirò per un po’, poi si diresse in cucina e confuso lo seguì con lo sguardo fino a che non lo vidi riempirsi il bicchiere di vino e berselo mentre controllava il telefono.
<<Uhm, Harry? Che stai facendo?>>
<<Mi riprendo dalle coccole post sesso>> sorrise con un che di furbo prima di finire il bicchiere e versarsene un altro. E un altro e un altro e poi, quando ormai avevo finito di sparecchiare, mi bloccò mentre passavo spaventandomi, strinse la presa sul mio polso, lo sguardo stralunato contro il pavimento, il telefono spento in mano.
<<Louis>> abbaiò e corrugai la fronte leggermente preoccupato <<Credo di essere ubriaco>> rimase serio altri due secondi, poi ridacchiò tirandosi in piedi energico <<Ma, ho ripreso le forze quindi possiamo fare il secondo round>> e fece per avvicinarsi ma storsi il naso <<Dovrei fare sesso con uno sbronzo?>>
<<Non fare lo schizzinoso>> biascicò appena e alzai gli occhi scocciato <<Perché ti sei ubriacato Harry?>>
<<Oh ma insomma! Un uomo può- fare quel che vuole?>> corrugò la fronte avanzando a passo incerto fino al divano <<Ho sete>> ansimò e quando gli sporsi l’acqua sorrise <<Hai sbagliato bottiglia>>
Mi sedetti sulla poltrona prendendo il telefono e ignorandolo, peggio di un bimbo piccolo.
<<Bevi con meee>> sbuffò e dissentì <<No, riprenditi e fatti furbo Harry>> sorrisi..
<<Che palle che sei, Louis sei noioso>>
Sorrisi di nascosto, fingendo poi un aria apatica <<Bene. Allora vado di sopra a stendermi, qui non vedo nessun sobrio in grado di tenermi compagnia>>
Mi fissò con sguardo lucido, mugolando quando salì di sopra.
Mi spogliai restando in boxer e, abbastanza stanco, scorsi ancora un po’ i social prima di chiudere il telefono cercando di riposare. Prima o poi sarebbe salito anche lui.
Quando lo fece lo sentì spogliarsi per strada e gettarsi al mio fianco senza riguardo che io stessi dormendo o altro, ma finsi di starlo facendo. Il suo secondo round andò a farsi benedire nell’esatto momento in cui mi tirò a sé solo per farmi da grande cucchiaio e addormentarmisi addosso.
Sorrisi accarezzandogli il capo girandomi sotto di lui, assopendomi piano.
Per com’era stato fatto, di round me n’era bastato uno.

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora