CAPITOLO-50

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<<Papà com’è possibile che ti trovo sempre qui?>> scherzò Darcy entrando in caffetteria e mi zittì smettendo di raccontare al riccio come la domenica prima, dopo che lui era uscito dalla finestra a chissà che ora, fosse stata devastante. Papà non aveva riconosciuto nessuno di noi e gl’infermieri temevano il crollo imminente. Speravo davvero che non sarebbe successo, l’idea che tuo padre si scordi di tutto fa abbastanza schifo.
Harry le sorrise ma la bionda corrugò la fronte <<No davvero, ricordo che Louis non ti piaceva per niente…senza offesa, ora siete amici?>>
Risi prima che Harry potesse dire qualcosa <<E’ semplicemente un cliente Darcy, sono gentile con tutti i clienti>>
<<A prescindere da quanto successo>> riprese Harry e così Darcy scrollò le spalle sedendosi a fianco a lui <<Papà sai che Louis non ha una compagna per il ballo? O compagno che sia>> fece l’occhiolino e arrossì sotto lo sguardo divertito di Harry.
<<Vorrà dire che ci terremo compagnia. Ci saranno anche gl’insegnanti>> scrollò le spalle e Darcy stava per dire altro, se solo non fosse che Fyn arrivò guardandomi storto <<Non verrò al ballo con te, giovane, pare che sarò a lavoro… ma sei davvero di pessimo gusto a non volerci andare>>
Non potei dire altro che Liam, spuntato fuori dal nulla, s’intromise con a seguito gli altri <<Hey, siamo venuti a trovarti>> salutò e Niall subito mise il naso <<Allora alla fine non ci vieni?>> Zayn invece sogghignò verso Harry <<Signore>> ridacchiò e Darcy si mise a parlare con Niall del fatto sconvolgente che non andassi al ballo.
<<Ma scusate cos’è un “ritrovo rompipalle per Louis”?>> sbottai seccato mentre Eleanor rientrava dalla pausa.
<<Hey ragazzi, che bello vedervi>>
Alzai gli occhi andando a servire molto più lontano rispetto a loro e mentre Darcy parlava della sua festa ai ragazzi notai Zayn e Harry confabulare.
Quando Zayn si prese un tavolo lontano gli andai addosso <<Di che parlavi con Harry?>>
<<Niente Lou, sta tranquillo>> sorrise <<Stuzzicavo il tuo principe>>
Quando tornai al bancone affermai contento <<Ho finito per oggi, devo andare a prendere le ragazze, quindi ciao banda di pazzi stalker>> sorrisi e Niall mi fece la linguaccia.
A giudicare da come Liam fosse distaccato pensai che forse avevano parlato della faccenda universitaria… ma non avevo tempo, ero già in ritardo così non mi cambiai nemmeno, restando con l’orrenda divisa attillata, e incamminandomi verso l’uscita con ancora lo zaino di scuola.
<<Devo andare anche io, ho qualche riunione fuori orario… Darcy?>> mi bloccai fingendo di cercare qualcosa, aspettandolo.
<<Oh no, aspetto Logan>>
Si salutarono e quando me lo ritrovai dietro uscì accendendomi una sigaretta.
<<Hai la macchina?>> domandò camminandomi a fianco e annuì <<Sì>>
<<Peccato>> si fermò dietro la sua e scrollai le spalle <<Se le gemelle ti vedessero ancora direbbero tutto alla mamma…>>
<<Mi hanno già visto>>
<<E la prima volta sono state zitte, la seconda che ne sai?>> tirai fuori le chiavi della macchina pestando il mozzicone ormai consumato e sospirò <<Io ti faccio bene, la scuola ti fa male>>
Corrugai la fronte guardandolo confuso <<Che dici?>>
<<Con me non fumi>> ammiccò e sorrisi esasperato <<E’ tutta apparenza>> mi sporsi a lasciargli un bacio veloce ma mi trattenne più del dovuto <<Sono in ritardo>> mi staccai strofinandogli i ricci e tirandogli le guance <<Ci sentiamo orsacchiotto>> scherzai e come mi aspettavo fece una smorfia, non proprio adorante del soprannome.
Si voltò sorridendomi falso mentre salivo in macchina <<Sì, ti telefono nanetto del mio cuore>> disse e solo per questo si guadagnò un medio.
Ma almeno mi telefonò davvero quella sera. Prima mi scrisse se poteva e, una volta confermato non stessi studiando, chiamò.
<<Qualcosa d’urgente da dirmi my lord>> sorrisi al gioco e lo sentì sospirare.
<<A dire il vero sì principessa>>
<<Perché devo essere io la principessa? La sembri più tu quando fai il passivo>> brontolai e mi zittì probabilmente non in vena.
<<E’ successo qualcosa di brutto?>> domandai allora e sentì per un po’ silenzio.
<<Ho scritto a Gemma>>
Rimasi bloccato un attimo, poi sorrisi <<E?>>
<<E sabato ci vedremo a Londra. Con i miei…>>
Persi il sorriso. Se c’era sua madre non ne sarebbe venuto niente di buono, ci scommettevo tutto quel che avevo <<Oh. Mi dispiace->>
<<Nono, l’ho proposto io. Voglio che papà tiri fuori le palle e che mamma ammetta le lettere e tutto il resto. Voglio vedere la sua faccia, se si sentirà in colpa, se ammetterà di aver rovinato una famiglia>> iniziò a scaldarsi con voce amareggiata e mi mordicchiai il labbro dispiaciuto.
<<Magari andrà male Harry, anzi, quasi sicuramente andrà male, ma non partire con il piede sbagliato. Suppongo che tua madre non sappia che ci saranno Gemma e tuo padre e tuo padre non sa di tua madre o te, giusto?>>
<<Infatti, ma o ci sediamo a parlarne una volta per tutte o dirò espressamente a mia madre che Darcy saprà tutto e non la vedrà mai più. Tanto non la vede quasi mai lo stesso>> sospirò e mi guardai intorno sconfortato per lui.
<<Dov’è ora?>>
<<In camera, sta parlando con le sue amiche al telefono, credo stiano organizzando la festa e tutto>>
<<Okay. Se vuoi dopo sabato possiamo uscire… Così ti distrai…>> proposi.
<<No, sabato Gemma conoscerà Darcy>>
Corrugai la fronte <<Cosa? Aspetta, è la prima volta che vi vedete dopo anni e pensi già che riuscirai a perdonarla e tutto? Ma se fino a pochi giorni fa…>>
<<Non è importante. Voglio che Darcy la conosca, voglio smettere di nasconderle le cose, a parte te per ora. Mi aveva già chiesto il perché del suo secondo nome ma non le ho mai risposto… e magari si toglierà dalla testa che scappavo di casa per una possibile fidanzata. Penserà che stavo rimettendo a posto le cose con mia sorella e quindi saremo salvi anche noi>>
<<Oh. Okay… allora mi preparerò a sentire lo sclero di Darcy su di una zia sbucata fuori dal nulla…>>
<<Mi dispiace che siate amici. Quando scoprirà di noi ti rinfaccerà un sacco di cose e si sentirà presa in giro>>
<<Già. Ma il peggio lo passerai tu quindi mi tiro fuori… manca un mese alla fine della scuola, e agli esami. Poi io andrò in crisi, dovrò trovare l’appartamento con Zayn, sperare che Jay non ci rifiuti e che mio padre non crolli nell’oblio. Dio ha qualcosa contro i Tomlinson…>>
<<E gli Styles>>
Sorrisi e sentì lui fare lo stesso dall’altra parte. Poi pensai alle parole di Gemma su Camille e ritenni giusto domandare <<Ma Camille? Insomma sembra sparita…>>
<<Non lo so. Il vero divorzio deve averla inasprita. Sono sicura che non vorrà proprio più sentir parlare di noi per un bel po’. Telefona a Darcy qualche volta>>
Ci fu silenzio per un po’, poi ripresi <<Non sarà compromettente per te sederti al mio tavolo al ballo?>>
<<No, e poi magari trovi qualcuno davvero. Intanto io dovrò chiedere un ballo alla professoressa Smicht>> alle sue parole scoppiai a ridere. La Smicht era una delle più vecchie professoresse che avessimo!
<<Scherzi?>>
<<No è buona educazione Louis, poi potrò ballare con Darcy se mi permetterà questo grande disagio e poi potrò sedermi al tuo tavolo con la scusa di rovinarti la festa parlando di università>>
<<O mi sembra un gran piano signore. Ha anche previsto la parte in cui andremo a fare sesso nel suo ufficio?>>
<<Forse>>
<<E lì mi concederà un ballo?>>
<<Certo, rigorosamente nudo solo per voi my lady. E’ un ballo particolare, qui a Doncaster lo chiamiamo “dirty dancing”>>
Corrugai la fronte <<In tanti anni che abito qui non l’ho mai sentita… aspetta, intendi quegli strusciamenti poveri del film?>>
<<No caro, cercala su internet>>
Staccai il telefono dall’orecchio, misi il vivavoce basso e digitai su google la posizione. Risi quando vidi il disegno di una coppia etero in cui lei stava in piedi, davanti lui le reggeva una gamba e facevano sesso così, in piedi.
<<Hai considerato che non ho una vagina e quindi sarà abbastanza improbabile riuscire a fare questo?>>
<<Be’ allora se scorri nel sito che credo tu stia guardando troverai le altre novanta posizioni. Ah, ci sono anche per i segni zodiacali>> informò e ridacchiando scorsi in basso dove li trovai, ovviamente se c’entrava il sesso Harry non si smentiva mai.
<<Tesoro qua dice che ai capricorno piace stare sopra>> sogghignai <<Mi sa che per la sera del ballo sarai tu in missionaria>> risi e poi andai a leggere il suo <<No il tuo è troppo da donna. La farfalla Harry. Quando mai? Mi schiacceresti>>
<<Ah ah ah, quanto ti amo quando te ne esci con queste finezze>> ironizzò <<Comunque giocherò di fantasia, magari qualche forbice>>
Scaricai l’immagine di questa e sorrisi divertito. Praticamente era un intreccio di gambe che permetteva a lei di avere le gambe aperte da quelle di lui e di avere una penetrazione orizzontale.
<<Certo, poi nel tuo studio viene di una comodità tutta sua>>
<<Qui c’è scritto che all’acquario piace fare esperienze nuove… sono un Don Giovanni Loueh>> rise e arrossì senza nessuna ragione particolare.
<<A me dice che sono di ghiaccio e…che sono hard a letto…>> scorsi sulla pagina stupito di quanto stessi leggendo e lui m’interruppe <<Okay basta leggere queste minchiate, faremo sesso hard e sperimenteremo come sempre>> decise e tolsi il vivavoce <<Bene, prossimo argomento?>>
<<Non abbiamo ancora visto un film insieme ora che ci penso>> disse a un certo punto e corrugai la fronte <<Che generi ti piacciono?>>
<<Non lo so, d’avventura, horror forse? Non cose come Love Actually, Romeo e Giulietta o A Star Is Born di certo>>
<<Mi chiedo ancora perché ci frequentiamo…>>
Risi di lui <<A te piace Love Actually?>>
<<No ma Piccole donne sì. E anche la Disney, i film gay o->>
<<La La Land, Io Prima Di Te, Il Grande Gatsby, Lolita…>> continuai per lui e sbottò <<Come fa a non piacerti Il Grande Gatsby?!>>
<<Non si capisce niente di quel film Harry! Meglio Lolita!>>
<<Lolita è ridicolo e fa piangere>>
<<Tu piangi per queste cazzate?>>
<<Dovrei veramente lasciarti in questo momento>>
<<Perdonami luce dei miei occhi ma sai, sono un vero uomo io. Pertanto->>
<<Cosa gli Avengers? Gli X-Man? Queste boiate da bimbi?>>
Boccheggiai un attimo prima di sbuffare <<Sì dovremmo davvero rompere. Non guarderò mai Piccole Donne con te>>
<<Pazienza, n’è uscito uno più moderno, lo guarderò con Darcy>>
<<Esatto perché io mi rifiuto>>
Mi rifiutai talmente bene che due settimane dopo, per staccare dall’ansia degli esami che erano già iniziati, mancavano infatti solo tre giorni all’estrazioni delle classi che sarebbero passate per prime, mi ritrovai a piangere per la morte della sorella minore, Beth.
E come se non bastasse Laurie non sposava più Jo, ma Amy!
<<Hey, vero uomo, vuoi un fazzoletto?>> mi sussurrò Harry all’orecchio e lo colpì sul petto preferendo asciugarmi contro la sua maglietta.
<<Non sei divertente!>> mugolai a disagio <<Tu non stai piangendo solo perché l’hai già visto>> mormorai mentre continuava a svolgersi il matrimonio fra i due.
<<La metà del mondo sa che Beth muore Lou>> continuò a sussurrare per non disturbarmi dal sentire il film. Mi accartocciai nel suo collo lasciandomi accarezzare i fianchi <<Ma che merda di film è per tirarmi su di morale dagli esami?>> borbottai poi e mi baciò una tempia <<E’ come avere Darcy qua accanto>> sogghignò e lo colpì al fianco con una gomitata secca.
<<L’hai chiamata così per Orgoglio e Pregiudizio? Sta roba se la guarda mia madre>> brontolai asciugando le lacrime mentre Jo si accorgeva che provava amore verso il professore tedesco.
<<Forse, vuoi vedere anche quello?>>
Negai subito <<No per favore, mia madre adora quel film, lo so a memoria>> sospirai rannicchiando le gambe fra le sue <<La prossima volta ci guardiamo un horror e vaffanculo>> fissai il bacio finale e chiusi gli occhi quando finì.
<<Quindi?>> domandò dopo un po’ di silenzio <<Ora stai meglio?>>
<<No! Prima quando ti raccontavo di papà stavo provando a non piangere e tu hai messo su tutta questa moina!>> sbuffai spostandomi per stringermi nel cuscino del divano <<Sei un mostro, riccio>>
Ridacchiò sporgendosi verso di me per posare il capo sulle mie ginocchia osservandomi <<Mi dispiace per tuo papà, ma ha passato tanti anni a vivere di flashback, forse è un bene che ora sia tornato alla sua infanzia no? Non credo fosse felice di farsi vedere così o di viverci>>
<<Mi stai dicendo che starà bene da morto?>> i miei occhi tornarono bagnati e ignorai le sue scuse.
<<No hai ragione tu, ovvio che starà meglio da morto ma- cazzo diventare orfano a vent’anni non era proprio la mia idea base>> sbuffai asciugandomi le guance e mi strinse a sé dispiaciuto.
<<Non se ne andrà domani Lou>>
<<Ci mancherebbe>> mugolai <<Ora non ho più voglia di studiare>> mi sedetti su di lui appendendomi al suo collo e sospirando chiusi gli occhi lasciandomi carezzare la schiena.
<<Darcy approfitta della fine della scuola per dormire fuori. Resti con me? Torna domani sera>>
Annuì accettando e bene o male rimasi tutto il giorno avvinghiato a lui, a ripassare le cose in cui non ero bravo, a ripetergliele, o semplicemente a giocherellare con i suoi ricci pensieroso.
<<Mi chiederanno di sicuro le leggi di fisica… io e Eleanor saremo quelli più bombardati perché abbiamo ripetuto l’anno. Più lei di me. Forse dovrei ripassare con lei…>> riflettei durante la pausa e Harry mi osservò scrollando le spalle.
<<Come vuoi, ma hai passato tutta la mattina a ripetere le lingue e matematica, se ora hai finito fisica non pensi di dover fare anche letteratura?>> storsi il naso porgendogli però il libro e fu la mezz'ora più difficile della vita. Odiavo la poesia, la grammatica, i verbi e lui si divertiva a intersecarmi i poemi con la storia.
Sarebbe stata una lunga giornata…






Una vera coppietta!
Pensate che gli esami di Louis andranno bene? E dopo?
Andrà al ballo di fine anno?

Il Fidanzato Di Mia FigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora