Quando fui stabile e tranquillo mi schiarì la voce mentre lui mi scrutava.
<<Grazie per…>> feci un cenno <<Hai capito>> mormorai poi mettendomi a sedere nonostante fossi lo stesso tra le sue gambe.
Guardai le lettere a terra e abbassai la sua gamba scivolando fino al tappetto.
<<Quindi, quale di queste?>> mormorai e lui chiuse il libro girandosi su un fianco stirandosi appena per poi indicarne una gialla.
<<Londra>> mormorai leggendola brevemente per poi annuire <<Sì, direi che…Che posso tentare>>
Harry rise e poi afferrò la mia testa fra le sue grandi mani <<Tentare? Non so se lo sai ma questo cervello è troppo scivoloso per non entrare nelle porte di quell’università>>
<<Era un complimento?>> mi voltai a guardarlo e lui sorrise.
<<Forse>> mormorò per poi alzarsi e dirigersi dall’altra parte della scrivania.
Lo osservai rimettere in ordine prima di parlare <<Secondo te provo qualcosa per te vero?>>
S’immobilizzò e cercò di mascherare un sorrisetto <<A meno che per te tutta questa non sia una grande amicizia per cui lasciarti andare così o una cosa per rilassarti, sì. Penso ci sia qualcosa oltre l’attrazione>>
Lo fissai da capo a piedi prima di annuire leggermente e abbassare lo sguardo. Ma le sue parole mi fecero arrossire <<Quindi deduco sia un sì?>>
<<Non lo so io, non puoi saperlo tu>> scrollai le spalle e lui annuì prima di appoggiarsi alla scrivania.
<<Di solito se ne accorge prima il partner sai?>> sogghignò e io risi alzando gli occhi al cielo.
<<Allora meno male che non siamo una coppia>>
Harry sorrise prima di guardarmi mordicchiandosi un labbro. Stranamente percepì i suoi pensieri che sembravano dire “lo vorresti?” e scossi subito il capo.
<<Non ho detto quello>>
<<Ma sarebbe un problema in generale>>
<<Non se l’altro è maggiorenne>> sussurrai giocherellando con il tappeto e sentì il suo sorriso quando parlò.
<<Allora meno male che tu sei maggiorenne avanzato>> sogghignò e scossi il capo mordendomi un sorriso.
<<Dì a Darcy che sono tornato a casa per cenare>> mi tirai in piedi e lui mi accompagnò fin sotto. Infilai la giacca e aprì la porta prima di voltarmi <<Harry?>>
Si appoggiò allo stipite per niente infreddolito osservandomi con un sorrisetto di chi la sapeva lunga <<Figurati>> mi precedette e annuì per poi dargli le spalle e scivolare via.
Mamma mi scrutò curiosa per tutta la cena <<Cos’è quel sorriso?>> scrollai le spalle.
<<Niente ma’, niente…>>+++++++++++++++
<<Allora, questo piano geniale?>> domandai sedendomi con loro al tavolo della mensa. Zayn corrugò la fronte non ricordando ma Niall sorrise saltellando sulle gambe di Liam.
<<Giusto! Pensavo, dato che tu e Darcy siete intimi potresti uscire più spesso con lei in modo che Eleanor la veda e ti lasci stare…>> propose ma scossi il capo.
<<No. Assolutamente no. Darcy è una tipa curiosa, non rovinerò tutto rivelandole anche il mio passato da fattone>> scossi il capo ostinato e in quel momento sentì di essere fissato. Voltai il capo confuso e sobbalzai quando vidi proprio Eleanor sulla soglia delle porte antincendio che cercava di non farsi scoprire.
<<Merda...>> mi alzai non appena capì che la mora mi avesse ormai visto.
<<Louis! Per favore,>> Eleanor mi seguì fino al mio tavolo <<Sono entrata qua di nascosto, almeno ascoltami!>>
Ringraziai di non avere più il tutore quando Niall si alzò al mio fianco iniziando ad allontanarla lasciandomi scappare via. Lei però ignorò il biondo e mi rincorse.
<<Stammi lontano!>> sbottai e mi rincorse fino a quando non sbattè contro un gruppo di ragazze tra cui c’era anche Darcy. Ma lei se ne fregò e urlò il mio nome riprendendo ad inseguirmi.
Con mani tremanti estrassi il telefono e scrissi a Harry per la prima volta.Io: Chiamami in presidenza.
Salì la rampa di scale deciso a ignorare il fatto che ora anche Darcy stesse seguendo la mora.
<<Hey!>> urlò la bionda e mi sentì così in colpa che andai più veloce rischiando di rompermi l’altra gamba.
<<Louis!>> esclamarono contemporaneamente e poco dopo il mio nome accompagnato da “presidenza” venne annunciato all’interfono.
Arrivai sbrigativo alla sua porta e me la chiusi alle spalle voltandomi subito per girare la chiave. Cercando di calmare il respiro vidi la figura di Eleanor proseguire per andarsene e quella di Darcy fermarsi. Poco dopo la vidi riscendere.
Sospirando mi appoggiai contro al legno della porta e chiusi gli occhi.
<<Spiegazione>> sentì il suo tono deciso e lo guardai dopo quelle che dovevano essere due settimane.
Indossava un solito completo elegante e stava scrivendo su dei fogli.
<<Io- uhm, cose private>>
<<E’ ciò che dovrò dire stasera a Darcy quando mi chiederà perché ti ho chiamato qui?>> Harry alzò gli occhi nei miei e mi osservò in attesa.
<<Io->> sbuffando mi sedetti sulla poltroncina di fronte a lui <<C’è questa ragazza…che è tornata dopo qualche anno e…Ecco io non voglio che si avvicini a me perché è per colpa sua che mi hanno bocciato>> mormorai sbrigativo e lui inarcò un sopracciglio.
<<Ed era la tua ragazza?>>
<<Sì>>
<<E quindi non vuoi nuovamente starci?>> sobbalzai alle sue parole e lo guardai male.
<<Non voglio averci a che fare>> ripetei e lui annuì velocemente.
<<Cambiando argomento, Darcy mi ha detto che vuole farti conoscere Camille….>> deglutì e abbassai il capo <<Spero per te che tu stia zitto>> mi avvisò dopo e nonostante ci rimasi stranamente male non lo diedi a vedere.
<<Se no che fai mi bocci? Che, hai ripreso a fartela?>> mi morsi la lingua alla seconda domanda.
Zitto, non avrei dovuto sentirmi così geloso.
Vidi subito un sorrisetto formarsi sulle sue labbra e si alzò sfilandosi la giacca restando con la camicia. Mi si avvicinò e strinsi i pugni cercando di non farmi vedere nervoso quando poggiò bruscamente le mani contri ai braccioli della mia sedia girandola verso di sé. Abbassai lo sguardo evitando il suo e sentì il suo respiro contro alla fronte.
<<Non è lei ciò che voglio, ma lo sai>>
A quelle parole grugnì alzando il viso contro al suo <<A lo so?>> sbeffeggiai e Harry alzò gli occhi rimettendosi dritto.
<<A me no che tu non sia così smemorato ti ricordo che è con te che sto facendo sesso>> camminò intorno alla stanza fino a posarsi contro la finestra guardando quella ragazza per lui sconosciuta che pareva davvero abbattuta mentre usciva dalla scuola. Quando si voltò mi sorprese a fissarla a mia volta e sbuffò.
<<Quindi?>> mi ripresi <<Noi abbiamo smesso di fare sesso mi pare>> continuai e lui sorrise abbassando il capo.
<<E chi l’ha deciso>>
<<Io quando ho detto che posso fare a meno di te>> balbettai e Harry annuì con espressione divertita.
<<Certo…Quindi tu cosa faresti se ora ti toccassi?>>
Mi alzai subito in piedi scostandomi <<Perché fai così?>> ringhiai <<Ogni volta che mi allontano tu torni sempre!>>
<<Lascia Darcy e non ti starò addosso>> scrollò le spalle e io sgranai gli occhi.
<<Sai cosa? Sei davvero un pessimo padre Harry>> lo indicai <<Io sto cercando di capire o correggermi e tu un giorno mi scopi, l’altro mi dici di lasciare tua figlia, poi di parlare bene di lei, ma qual è il tuo problema?! Non so cosa voglio da Darcy né da te, okay, ma se davvero tenessi a lei non diresti queste cose!>> incrociai le braccia al petto guardandolo male.
Lui si appoggiò alla scrivania guardandomi leggermente seccato <<Ci siamo trovati dentro in due, e per quanto mi dispiaccia dire certe cose Darcy non è pronta ad una relazione dove un giorno le parli e l’altro no, perché non ti ha fatto nulla>>
<<Ma- tu dovresti dire queste cose a lei non a me! Io mica sono figlio tuo razza di pervertito!>> e forse esagerai con le parole perché poco dopo mi ritrovai il polso stretto nella sua mano con rudezza e gli occhi arrabbiati di Harry a poca distanza.
<<Com’è che ogni volta che mi vedi devi insultare? Tu non vuoi Darcy e lo sappiamo molto bene quindi se la lasciassi eviterebbe di sentirsi usata a lungo>> ringhiò e feci una smorfia.
<<E poi? Che cazzo di gioco è? “Scegli lo Styles”?>> sbottai e lui ghignò.
<<Ma Louis, tu hai già scelto>> e con quelle parole incollò la bocca alla mia premendo.
Corrugai la fronte cercando di spingerlo via ma poco dopo mi ritrovai i pantaloni calati oltre il sedere e il viso contro ai suoi fogli da lavoro. I miei polsi erano stretti all’indietro dalla sua mano e cercai di muovermi o dimenarmi senza successo dato che la sua mano si abbattè contro la mia natica.
<<Ora, chiedi scusa>> e un’altra. Strinsi i denti e rimasi silenzioso.
<<Era troppo difficile da capire come domanda?>> schernì e schiantò nuovamente la mano contro al mio sedere.
<<Come ti pare>> mormorò poi e lo sentì sedersi e riprendere ad arrossare il mio sedere. Ringhiai cercando di capire che razza di roba fosse e quando provai a mettermi in piedi lui colpì il retro del mio ginocchio facendomi ricadere.
<<Mollami! Sto saltando l’ultima ora!>> lui rise.
<<Giustificherò la cosa per te>> e dopo qualche altra sculacciata sentì le sue labbra posarsi sulla pelle del mio sedere. Portai le mani a bordo della scrivania cercando di alzarmi ma quando sentì i suoi denti mordere prepotentemente sobbalzai e gemetti dolorante.
<<Ahia!>> sbottai e sorrise sulla mia pelle prima di leccare il segno e scendere sempre più giù fino ad arrivare là sotto. Avevo la pelle d’oca quando la sua lingua iniziò a passare contro la mia entrata facendomi ansimare. Sentivo la sua saliva bagnare la pelle ruvida mentre mi sforzavo di non fare rumori e lui iniziava a staccarsi pian piano portando il dito a premervi contro.
Sibilai quando entrò fino all’anello e subito dopo trasalì sentendo la mia semi erezione venir stretta dall’altra mano.
<<Oh ma guarda, qualcuno qua è eccitato forse?>> il suo dito smise di fare avanti e indietro e iniziò a ripiegarsi facendomi boccheggiare. Le mie gambe oscenamente spalancate tremarono e strinsi il bordo della scrivania buttando fuori l’aria cercando di non svenire.
<<O forse no>> e con quelle parole ritirò la mano e il dito lasciandomi così, dolorante e insoddisfatto.
<<Mh>> mugolai in una lamentela e solo dopo arrossì capendo il suo gioco.
<<Vuoi che questo pervertito continui Louis?>> mi morsi un labbro e il silenzio regnò nella stanza prima che lo schiaffo contro la mia natica risuonasse nuovamente per le pareti <<Non ho sentito risposta>>
<<Sì!>> sbottai all’orlo <<Sì>> posai la fronte contro al legno ma lui non fece nulla.
<<Vattene>>
Sgranai gli occhi e a corto di fiato voltai il capo guardandolo confuso. Aveva le mani unite e i gomiti poggiati sui braccioli.
<<Tu non vuoi che me ne vada>> sibilai e quando incontrai il suo sguardo eccitato mi fu chiara la risposta.
<<O mi chiedi scusa e ammetti che ti piace fare sesso con me una volta per tutte o quella è la porta>> avvampai e velocemente mi tirai in piedi rivestendomi.
<<Non sono uno schiavo sessuale>> ringhiai prima di sbattermi la porta alle spalle.
Mi passai la mano fra i capelli chiedendomi perché sentire le sue mani o il suo tocco mi eccitasse così tanto e fui curioso di quale potesse essere stata la sua reazione. Mi chinai fino alla serratura e osservai attentamente il suo viso. Pareva scontento, corruggiato e…un po’ rattristato dalla cosa. Lo vidi serrare la mascella e riprendere i fogli con seccatura.
Sbuffai silenziosamente e camminai rapido fino al bagno dove sciacquai la faccia cercando di riprendermi e levarmi quel calore dalle guance.
Quando suonò la campana scesi in mensa a prendermi lo zaino lasciato lì e incontrai Darcy all’uscita.
<<Posso avere una spiegazione?>> scattò lei riferendosi ad Eleanor e io scossi il capo.
<<Una vecchia conoscenza>> mi fermò dal raggiungere i ragazzi.
<<Avevate una storia?>> m’inseguì.
<<Sì>>
<<E?>>
<<Ed è finita di merda quindi non la voglio mai più vedere>> mi bloccai voltandomi e sospirando.
<<Oh, okay…Vieni con me?>> ma poco dopo le sue amiche le ricordarono dell’allenamento e sbuffando mi baciò le labbra velocemente sorridendomi e andandosene.
<<Amico,>> Liam battè la mano sulla mia spalla <<Sta sera danno una festa, sai è venerdì…Alcool?>>
Annuì sovrappensiero <<Alcool>>
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Il Fidanzato Di Mia Figlia
FanficLouis, un ragazzo semplice frequentante l'ultimo anno di liceo, vive per ora una vita normale nonostante i numerosi problemi familiari. Si porta un passato difficile alle spalle ma se c'è una cosa di cui è certo è che mai, mai più proverà amore per...