Il weekend della partenza era arrivato e Harry non stava nella pelle. Il giorno dopo quella chiamata, non ci aveva pensato due volte a prenotare un volo per Parigi per quel fine settimana stesso e subito aveva chiamato l'azienda per confermargli il suo arrivo.
La giovane - che doveva chiamarsi Hermione - probabilmente aveva sorriso e lo aveva ringraziato per l'enorme disponibilità che stava dando, non poteva minimamente immaginare quanto fosse importante per lui quel colloquio.
Aveva annullato tutti gli impegni che quella settimana si era preso a partire dalla serata in discoteca che lo avrebbe aspettato la sera del venerdì fino..alla serata della domenica sera sempre e rigorosamente in discoteca. Era diventato un vero e proprio passatempo ormai.Come se già il colloquio non fosse troppo per lui, l'azienda si era preoccupata di prenotargli una stanza in uno degli alberghi più costosi di Parigi; Harry non aveva la più pallida idea di come si sarebbe dovuto comportare ma quella situazione lo stava intrigando talmente tanto che si sarebbe adattato.
Molti, se fossero stati al suo posto, si sarebbero posti il problema della lingua ma il ragazzo corvino era l'ultima cosa a cui stava pensando. Sua madre, Amelie, era di origini francesi e sin da quando era solo un bambino si era preoccupata di parlargli sopratutto in francese e pian piano, con il tempo, era riuscito ad acquisire un minimo di parlato. Spesso, quando la vedeva, le parlava in francese perché sapeva che quella era la sua lingua madre e che avrebbe capito molto di più in quel modo che in inglese.
Abitava da qualche anno a Londra, si era trasferito all'età di vent'anni e da quando i suoi occhi avevano incontrato il panorama della città, se n'era completamente innamorato. Si era affrettato ad annunciare la sua decisione ai suoi genitori e questi ultimi non avevano posto nessun tipo di resistenza, al contrario non vedevano l'ora che il figlio si allontanasse da casa loro. Pensavano che fosse abbastanza maturo da intraprendere una nuova vita in una città ancora a lui sconosciuta, l'avrebbe aiutato a crescere e a capire quanto - a loro parere - fosse sbagliata quella sua decisione.
I genitori del giovane però, al contrario di quanto si poteva pensare, non erano mai stati al suo fianco: avevano fatto fatica - e la facevano tutt'ora - ad accettare la sua omosessualità, non erano mai stati d'accordo sul suo assurdo sogno di diventare stilista ed erano del parere che non sarebbe mai potuto essere completamente felice se al suo fianco ci fosse stato un uomo che, oltre del sesso, non poteva regalargli una famiglia. Avevano passato la maggior parte del tempo a giudicarlo e a cercare di convincerlo del fatto che quella non fosse la strada giusta per lui ma tutti i loro sforzi erano stati vani perché Harry non c'era nient'altro al mondo che volesse fare.
Quel giorno, il tramonto era ben visibile oltre le colline e il vento scompigliava i capelli corvini di Harry che non vedeva l'ora di salire su quell'aereo che l'avrebbe condotto nel luogo dove probabilmente si sarebbero potuti avverare tutti i suoi sogni.
Dopo ore che sembrarono infinite riuscì ad imbarcarsi, il cuore in gola e il petto che gli doleva a causa della troppa ansia. Non poteva crederci.
Quando l'aereo si alzò in cielo, il giovane chiuse gli occhi per un istante provando ad immaginare come sarebbe potuta andare non riuscendo però a fare molto, l'ansia era troppa e gli rendeva difficile pensare lucidamente.Poi non seppe come ma chiuse gli occhi e, nel silenzio di quell'aereo, riuscì ad addormentarsi. La notte precedente non aveva dormito molto.
Aprì gli occhi verdi smeraldo solo quando sentì la voce meccanica fuoriuscire da una radiolina, era arrivato.
Scese lentamente e dopo esser arrivato fuori dall'aeroporto, si incamminò verso l'aerea dei taxi con l'intenzione di prenderne uno e raggiungere la meta prima possibile ma un uomo vestito di tutto punto gli si parò davanti impedendogli il passaggio.
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...