Chapter 2 - The Previous Evening

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«Quindi hai due lauree?» chiese l'uomo che Harry aveva scoperto si chiamasse Dorian.

«Sì» confermò «Una presa a Londra e l'altra a Roma, in Italia» specificò.

«Quindi parli italiano» constatò Hermione.

Il ragazzo annuì «Non molto bene ma sì, lo parlo»

«E sentiamo» stavolta a parlare fu il biondo seduto di fronte a lui, posò il calice di vino sul tavolo e lo guardò «Parli inglese, italiano e non il francese? Cosa pretendi? Che qui parleremo tutti inglese per te?» il tono era strafottente, sfacciato.

A Harry venne quasi da ridere «Chi te lo dice che non parlo francese?» assottigliò gli occhi.

«Non fai altro che parlare inglese da quando sei arrivato» disse.

«Fammi qualsiasi domanda in francese, chissà..magari saprò risponderti» fece spallucce.

«Non capirai nulla» parlò in francese, il corvino pensò che fosse tremendamente eccitante sentirlo parlare nella sua lingua madre. Gli si addiceva così tanto.

«Tu dici?» gli rispose in lingua.

Draco alzò un sopracciglio «Non sei in grado di fare un discorso»

«Proviamo» lo sfidò.

«Allora dicevamo» riprese il discorso sempre in francese «Hai due lauree, hai studiato a Londra e a Roma, hai dei vestiti addosso che ti danno l'aria di essere lo stilista perfetto ma la domanda sorge spontanea: lo sei davvero?»

Harry fece di nuovo spallucce «A questa domanda non so rispondere. Amo ciò che faccio, sin da bambino disegnavo e creavo vestiti con qualsiasi cosa mi trovassi davanti e negli anni questa mia passione non ha fatto altro che aumentare. So quanto valgo e so quanto posso dare ma se sono lo stilista perfetto non so dirlo, bisognerebbe provare, no?»

Draco aprì leggermente la bocca incredulo, lo sapeva parlare e anche molto bene. Non sapeva come avesse imparato ma era talmente bravo che se non sapesse le sue origini, l'avrebbe sicuramente scambiato come un francese qualsiasi.

Dorian fece una faccia divertita e mise in bocca un pezzo di carne, si guardò i due curioso di quello che sarebbe potuto accadere dopo.

«Hai già finito le domande?» chiese il corvino impertinente guardando il biondo ancora con la bocca leggermente aperta.

«T-Tu c-come..» non riuscì ad andare avanti, aveva appena fatto la figura più vergognosa di tutti i tempi. Doveva smetterla di essere così sicuro di sé.

«Mia madre è francese» rispose subito, bevve un sorso di vino dal calice posto avanti a sé «Ho imparato con lei, quando la vedo o la sento parliamo solo in francese. Lo capisce molto di più dell'inglese» spiegò.

Draco sospirò pesantemente e lasciò cadere la schiena sulla sedia, bevve anche lui un altro sorso di vino prima di alzarsi da tavola e lanciare un ultimo sguardo al corvino.

«Domani avrai le chiavi del tuo appartamento» annunciò riprendendo a parlare in inglese «Alle otto ti verrà a prendere Alexandre e ti scorterà fino in ufficio, lascia la valigia vicino alla porta che ci pensiamo noi» disse, presa la sua giacca e uscì dalla sala lasciando Harry con Dorian e Hermione.

«Q-questo c-cosa..» provò a dire ma la voce gli morì in gola, non ci credeva. Cosa era appena accaduto?

«Ma ancora non lo ha capito che comando io e non lui?» si lamentò Dorian, il biondo aveva quel grande vizio di decidere al suo posto senza nemmeno interpellarlo «Comunque è tutto okay, Harry» spostò lo sguardo sul ragazzo «Domani inizierà la tua settimana di prova, vedremo come andrà e in base a questo decideremo se assumerti o meno. Per ora inizia, se non ti proviamo mai sapremo» gli fece un sorriso.

Finché ci saranno le stelle - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora