Al contrario di quanto i due ragazzi si erano aspettati, riuscirono a creare il vestito che Simon aveva sempre sognato senza che Draco facesse ulteriori battutine.
Il disegno era uscito benissimo e il ragazzo si era complimentato più volte con Harry per la sua mano leggera e per il suo modo di disegnare: era a dir poco mozzafiato.
Dopo un paio d'ore di lavoro, i due giovani accompagnarono Simon alla porta promettendogli che entro due settimane lo smoking sarebbe stato pronto e che sarebbe dovuto tornare a Parigi per provarlo; il castano aveva sorriso felice.
«Harry» lo richiamò il ragazzo quando vide il corvino rientrare per seguire il biondo.
Harry si girò «Sì?»
«Grazie» disse semplicemente «Avevi tutto il diritto di rifiutarti eppure non l'hai fatto. Davvero, grazie»
«Non c'è di che» sorrise.
«E so che è passato tanto tempo, forse avrei dovuto rimediare prima ma mi dispiace per quello che ti ho fatto al liceo. Ero piccolo e volevo solo divertirmi, non volevo nulla di serio»
Il corvino sospirò e si poggiò allo stipite della porta con le braccia incrociate intenzionato a chiarire una volta per tutte quella situazione.
«Diciamo che quella situazione non ha portato molti vantaggi nella mia vita ma non potevo aspettarmi altro, forse sono io che ho ingigantito una situazione che effettivamente non c'era»
«Avrei dovuto mettere le cose in chiaro sin da subito, ho sbagliato a dare per scontato ciò che pensavo»
«Sì, avresti dovuto» annuì «Mi dispiace solo non esser stato il tuo primo amore, sarebbe stato..uhm..carino» fece un mezzo sorriso.
Il ragazzo ridacchiò «Sì decisamente ma va bene così, forse doveva andare proprio in questo modo»
«Già» concordò Harry.
«Non sono di molte parole su questo campo, sono un disastro anche a capirle determinate cose ma sappi che quel ragazzo ti ama da impazzire. Si vede lontano un miglio che ci tiene a te»
Harry trattenne un sorriso davanti a quell'affermazione.
«A proposito» cercò di svagare «Scusami per la brutta scena a cui hai dovuto assistere ma non è uno che trattiene molto le emozioni, gli si legge in faccia ciò che pensa»
«Ho notato» lo guardò «Ma non mi sono offeso, penso sia normale avere quella reazione»
«Non è così nella vita di tutti i giorni, lo giuro» scherzò.
«Ci credo» annuì divertito «Però è bello, te lo sei scelto bene» lo guardò attentamente.
«Quando mai mi scelgo male i ragazzi?» chiese retorico «Poi se mi fai il favore di togliergli lo sguardo da dosso, mi faresti un favore» lo riprese quando notò - per i suoi gusti - che lo stava guardando un po' troppo.
«Bel culo» si complimentò mentre posava lo sguardo su Harry.
«Ci vediamo tra due settimane» rispose utilizzando un tono duro e rientrò chiudendogli la porta in faccia decidendo non fosse il caso di mandare avanti quella conversazione.
«Tutto bene?» gli chiese dolcemente Draco andando verso di lui.
«Se escludiamo il fatto che Simon ti ha guardato il culo sì, tutto bene» ironizzò.
«Oh piccolino, sei geloso?» rise.
«Io? No, perché mai dovrei esserlo?» sbottò prendendosi Scorpius in braccio «Tanto è mio» e girò i tacchi intenzionato a ritornare in ufficio per riprendersi le sue cose e tornare nel loro appartamento.
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...