I giorni stavano passando più velocemente del dovuto e all'improvviso Harry si ritrovò a dover competere con la realtà: la sua settimana di prova era finita e ora aveva una riunione nell'ufficio di Dorian insieme a Draco per decidere il suo futuro.
L'ansia era molta, il corvino, nonostante avesse origliato quella discussione che c'era stata giorni prima fra Draco e Dorian nell'ufficio del primo, non stava per niente tranquillo. In quei giorni lui e il biondo non erano stati di molte parole e non aveva più sentito la sua voce prendere in giro qualcun altro lì dentro, probabilmente aveva deciso di prendere atto delle parole del suo capo per non giocarsi quel posto a lui tanto caro.
A passi lenti raggiunse l'ufficio dell'uomo e bussò un paio di volte prima di aprire la porta bianca contornata da dettagli in oro; immediatamente i suoi occhi verdi si incrociarono con quelli argentati del biondo che sul viso aveva dipinta un'espressione più che severa che fece ben intendere a Harry che le cose tra lui e Dorian non si erano risolte anzi, forse erano anche peggiorate.
Titubante si sedette sulla sedia posta dietro la scrivania, qualche centimetro distante da quella di Draco e li guardò entrambi in attesa che qualcuno dei due dicesse qualcosa, qualsiasi cosa che potesse smorzare quel silenzio assordante.
«Benvenuto Harry, sei stato puntuale» gli sorrise Dorian.
«Non mi piace ritardare» rispose con quasi un filo di voce, lo stomaco si stava contorcendo per la troppa ansia.
«Allora direi di arrivare subito al punto, no?»
«Sì, direi di sì» annuì concordando.
Un foglio da compilare venne poggiato sulla scrivania dal suo capo e un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto.
«Questo è il tuo documento di ammissione, compilalo, firmalo e restituiscimelo» gli disse «E questo» poggiò un altro foglio sopra quello precedente «È quello che ti renderà capo del tuo piano»
Il corvino guardò quest'ultimo documento con attenzione, poté sentire lo sguardo del ragazzo dagli occhi argentei bruciare su di sé. Un sospiro rilasciò le sue labbra e decise di non far capire a nessuno dei due che lui già sapesse, fece finta di nulla.
«Ma se io firmassi questo documento..» si prese una breve pausa, incrociò il suo sguardo con quello di Draco «..lui...»
«Non è più in grado di gestire quel piano, si fa influenzare troppo dalle emozioni e non ho bisogno di una persona così. Lui lo sa già, ne abbiamo parlato» gli disse l'uomo continuando a guardarlo.
«E se non accettassi?» spostò poi lo sguardo su Dorian che alzò un sopracciglio, aveva davvero intenzione di rifiutare un posto così importante? Gli sembrava assurdo.
«Cosa vuol dire?» soffiò il capo guardando poi il biondo che aveva gli occhi sgranati, non ci credeva nemmeno lui «Draco se è colpa tua..»
«Io non ho detto niente» si difese subito il ragazzo.
«Non c'entra niente lui» lo difese anche Harry «Penso solamente sia presto, sono alle prime armi e darmi un posto così importante..» sospirò ancora «Non è giusto per lui che è qui da più tempo di me»
«Da quando ti importa di Draco?» si azzardò a chiedere Dorian.
«Non mi importa infatti» disse facendo spallucce «Solo che se io fossi al suo posto, mi odierei e io non voglio che lui mi odi più di quanto già non faccia» spiegò «Penso dobbiate dargli un'ultima possibilità, questi giorni mi sembra si sia comportato bene, o almeno con me, Ron e Hermione è stato così. Se sa che questa è l'ultima possibilità che ha, non penso sia così scemo da mandarla all'aria. No?»
Draco lo stava guardando con attenzione e per un momento un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto pallido.
«Non capisco Harry, questo non era il tuo sogno?» gli chiese poi il suo capo.
«Sì» soffiò «Lo è, ma non mi va di togliere il posto ad una persona che c'è da prima di me. Sono contento abbiate deciso di assumermi, davvero, ma farmi capo di un posto di cui ancora non so niente non mi sembra il caso. È troppo e sono sicuro non saprei gestirlo» lo guardò «Ti ringrazio Dorian ma non firmerò questo documento, tra qualche mese magari sì ma ora non me la sento. Lascia spazio a chi, momentaneamente, se lo merita più di me» gli dedicò un mezzo sorriso, prese il foglio che avrebbe dovuto compilare per essere ammesso e si diresse verso la porta.
Fece per aprirla ma la voce di Dorian lo fece bloccare sui suoi stessi passi.
«Hai del potenziale Harry e per quanto questo tuo gesto sia stato nobile non posso arrendermi così, non è nella mia indole» l'uomo si alzò dalla sedia e si sistemò la giacca «Tu sei ammesso ma voglio darti un paio di settimane per ambientarti meglio e vedere se andando avanti il tuo operato migliorerà o meno. Tuttavia non posso lasciare quell'ufficio vuoto, un capo deve esserci necessariamente quindi in queste settimane Draco continuerà ad avere il suo posto e a valutarti come impiegato. Al termine delle due settimane, deciderò se renderti capo come secondo me meriteresti o lasciarti essere un semplice impiegato che a volte disegnerà dei vestiti e metterà bocca su delle scelte» lo informò «Buona giornata» e uscì dall'ufficio lasciando i due da soli a guardarsi negli occhi senza proferire una parola.
Harry sospirò per l'ennesima volta e fece per uscire ma la mano di Draco si poggiò sulla sua bloccando i suoi movimenti, una scarica di brividi percorse la sua spina dorsale ma non ci fece caso.
«Grazie» gli disse semplicemente il giovane, mezzo sorriso si dipinse sul viso del corvino che girò la testa per guardarlo.
«Non avrei dovuto fare una cosa del genere, tu con me non l'avresti fatto» confessò.
«Non è vero» scosse la testa «Se fossi stato al tuo posto l'avrei fatto anche io, so cosa significa togliere il posto ad una persona che tanto ha lottato per averlo»
«Farò finta di crederti»
«Non ti sto mentendo, lo penso davvero»
«Non riesco a prenderti sul serio, l'ultima volta che l'ho fatto me ne hai fatto pentire»
«Mi hai chiesto di uscire, cosa ti aspettavi?» quasi rise al ricordo.
«Non ti ho chiesto di uscire» lo contraddì «Solo di andare a bere qualcosa» precisò «Non so che idee strane ti sei fatto ma sappi che non avevo nessuna intenzione di avere un appuntamento con te o terminare la serata nel mio letto. Come hai detto tu, sei l'ultima persona con cui uscirei»
«Uoh, non mi trovi bello?» ghignò poggiandosi alla porta ancora chiusa, gli occhi incollati in quelli smeraldo del corvino.
«La bellezza fa poco se hai questo carattere di merda, magari gli altri cadranno ai tuoi piedi per due belle faccine che gli fai ma con me non funziona così. Ci vuole ben altro e tu non ce l'hai»
«Mi stai solamente facendo salire ancora di più la voglia di averti» si morse il labbro inferiore.
«Oh, mi sento lusingato» addolcì il tono mordendosi anche lui il labbro inferiore «Peccato che la cosa non sia ricambiata» si raggelò di nuovo riuscendo ad aprire la porta, uscì da lì lasciando Draco con un sorriso divertito dipinto sul volto.
Si promise che quel ragazzo sarebbe stato suo, sapeva non sarebbe stato facile ma si sa..ciò che è difficile attrae. Sempre.
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...