La mattina dopo i due ragazzi si svegliarono ad un orario abbastanza decente, riuscirono a trovare il tempo necessario per fare colazione e vestirsi in tranquillità senza nessuna fretta.
Appena aprirono gli occhi, i loro sguardi si incrociarono e due piccoli sorrisi si dipinsero sui loro volti. Sentivano ancora i residui della serata che avevano passato ma la cosa non gli pesò, stavano bene e quello era l'importante.
«Cazzo, la camicia è tutta stropicciata» si lamentò Draco appena afferrò la sua camicia bianca da terra.
«Dammi, te la stiro» allungò la mano verso di lui Harry.
«Oddio, quindi devo rimettermi i vestiti di ieri?» mugolò.
Harry sbuffò «Vogliamo scrivere ad Alexandre e dirgli di non passare così andiamo con la mia macchina fino a casa tua e ti cambi?» cantilenò.
Draco sorrise «Lo faresti?»
«Te lo sto proponendo, quindi sì» incrociò le braccia al petto.
«Sei la mi salvezza» così il biondo si avvicinò felice, gli rubò un bacio a stampo e corse in bagno.
Il corvino schiuse le labbra incredulo e si passò delicatamente le dita su di esse, come per capire se quello che era appena accaduto fosse reale.
Ci mise alcuni secondi per liberarsi dallo stato di shock in cui era caduto e appena ci riuscì, prese un bel respiro e si vestì. Prese il telefono e chiamò Alexandre, mise il vivavoce.
«Buongiorno Harry» la voce dell'uomo riempì la stanza, Draco si affacciò dalla porta sentendola.
«Buongiorno a te Alexandre» sorrise anche se non poteva vederlo «Ti chiamo per dirti che non è necessario passare a casa mia e di Draco, usiamo la mia macchina e veniamo al lavoro insieme» lo informò.
«Oh, va bene» rispose «Il Signor Malfoy è lì con lei?» chiese.
«Buongiorno Alexandre» intervenne il biondo sedendosi accanto a Harry.
«Buongiorno a lei» il tono era incredibilmente cordiale «Il Signor Leroy mi ha detto di ricordarle di portare i documenti di cui avete parlato ieri quando eravate in ufficio» lo informò.
«Sì mi ricordo, grazie Alexandre» si alzò dal letto, afferrò le scarpe.
«E sono arrivati i vestiti» disse poi.
«Quelli della nuova collezione?» intervenne Harry.
«Sì» confermò «Mi ha detto di dirvi di chiamare la Signorina Granger, lei saprà spiegarvi meglio»
«La chiamo subito, grazie» prese il telefono che aveva appoggiato sul comodino.
«A voi, ci vediamo dopo»
«Sicuramente, buona giornata Alexandre» e attaccò «Di che documenti parlava?» si azzardò poi a chiedere mentre cercava il numero di Hermione fra la rubrica del telefono.
«A giorni dovrebbe arrivare un ragazzo nuovo» lo informò «E servono dei documenti da fargli firmare»
Harry spostò lo sguardo su di lui «Un ragazzo nuovo?» chiese alzando un sopracciglio «Pensavo non foste in cerca di personale»
«E invece» sospirò «Dicono sia bravo e abbia esperienza nonostante sia molto giovane»
«Speriamo allora, due mani in più possono essere molto d'aiuto» si alzò afferrando le chiavi di casa e della macchina.
«E Harry» lo richiamò, il giovane si girò «Dorian è sempre più convinto di farti capo del piano» lo informò «Penso che te lo dirà a breve e ti prego, non rifiutare di nuovo»
![](https://img.wattpad.com/cover/271917749-288-k824262.jpg)
STAI LEGGENDO
Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...