Central Park e il Brooklyn Bridge Park erano stati a dir poco mozzafiato.
Draco, come gli aveva promesso, si era affrettato a sistemare più cose possibile per riuscire a portare il corvino in quei due posti che lui gli aveva nominato. Harry era rimasto colpito dalla bellezza e dalla maestosità di quei posti che aveva - inconsciamente - sempre troppo sottovalutato. Avevano preso il taxi dalla Fifth Avenue fino a Central Park dove rimasero per quasi due ore: il verde dei prati e il venticello fresco che tirava avevano spinto i due ragazzi a sedersi su una panchina per ammirare meglio tutto ciò che li circondava.
Era andato tutto bene fino a quando uni scoiattolo sbucò da un albero e si aggrappò sui jeans neri di Harry fino ad arrivare a sedersi sulla sua coscia probabilmente in cerca di cibo. All'inizio il ragazzo aveva assunto un'espressione spaventata ma poi il biondo gli aveva dato fra le mani una nocciolina che tirò fuori dalla tasca - Harry si chiese dove l'avesse presa. Il corvino la prese e la porse all'animaletto ancora posto sulla sua gamba che alla velocità della luce la prese e se la mise in bocca prima di scendere e risalire sul ramo di un albero dove terminò il suo pasto.
Harry aveva sorriso dolcemente e solo dopo quel momento decisero di farsi portare da un altro taxi nel Brooklyn Bridge dove ammirarono l'East River in tutta la sua bellezza; le luci della città riflettevano sull'acqua e i ragazzi ne rimasero estasiati. Era stata decisamente l'uscita più bella che ebbero mai potuto fare.
Quella sera i due ragazzi si donarono uno all'altro senza esitare, senza pensarci perché non ce n'era bisogno. In quel momento se l'erano sentita e lo avevano semplicemente fatto senza troppi pensieri.
Era passato parecchio tempo ormai da quando la loro relazione aveva avuto inizio e quei due non stavano facendo altro che godersi i momenti che la vita gli stava dando senza crearsi problemi. Insieme stavano incredibilmente bene e ogni giorno che passava ne avevano sempre più la conferma; erano sicuri che quella era la prima volta che si sentivano così con una persona.
La notte passò veloce e Harry e Draco si svegliarono qualche ora dopo l'alba a causa di alcuni colpi sulla porta che li fecero letteralmente sobbalzare dal letto: Dorian aveva fatto il giro delle camere per far capire a tutti che era il momento di alzarsi, quella giornata stava per avere inizio e i ragazzi potevano iniziare a sentire l'ansia colpirli.
Non ci misero molto a vestirsi nonostante avessero passato i cinque minuti seguenti all'avvertimento dell'uomo a rigirarsi nel letto e a scambiarsi continui baci che sapevano durante la giornata avrebbero fatto fatica a darsi dato il gran lavoro che li attendeva una volta fuori da quell'hotel.
Scesero le scale uno affianco all'altro e raggiunsero presto Dorian che quando li vide gli dedicò un enorme sorriso.
«Buongiorno ragazzi, vi vedo riposati» gli disse.
«Buongiorno a te Dorian» ricambiò il saluto Harry «Siamo rientrati presto ieri sera, abbiamo avuto il tempo di riposarci» gli rispose.
«Avete fatto bene ragazzi, la giornata è lunga e dovrete mettere in campo tutte le energie necessarie per sistemare le ultime cose» sorrise ancora «Ci aspetta Alexandre fuori, ci porterà fino al teatro» li informò.
«Bene» annuì Draco «Le ragazze sono già fuori?»
«Sì» confermò l'uomo «Ci stanno aspettando» e gli fece cenno con la testa di seguirlo.
Appena salirono in macchina le due giovani quasi li assalirono per le mille domande che avevano iniziato a fargli.
«Come è stato? È bella New York? Dicono che camminano gli scoiattoli per Central Park, è vero?» iniziò a dire Ginny.
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Finché ci saranno le stelle - Drarry
FanfictionParigi, anni 2000. Harry Potter, professional designer, è ben deciso a fare della sua passione un lavoro ma nulla sembra essere all'altezza delle sue aspettative. All'alba dei suoi venticinque anni però, verrà contattato da un'azienda famosa, la Dor...